Arturo Pagano – Necessità dello spazio

Informazioni Evento

Luogo
PUNTO EINAUDI SALERNO
Largo Luigi Barracano , Salerno, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

dal Lunedì al Sabato ore 9,30 – 13,00 / 16,30 – 20.00

Vernissage
17/12/2011

ore 18

Contatti
Email: paco_mohai@hotmail.it
Artisti
Arturo Pagano
Generi
arte contemporanea, personale

Mostra personale dell’artista beneventano Arturo Pagano Necessità dello spazio.Urgenza della progettazione, secondo appuntamento della rassegna “Immaginare la città”, un programma incentrato sul tema della metropoli, sull’osservazione delle sue trasformazioni ed evoluzioni, curata da Marcella Ferro e Pasquale Ruocco.

Comunicato stampa

IMMAGINARE LA CITTÀ

mostre, incontri, dibattiti, proiezioni sul tema della metropoli

Arturo Pagano Necessità dello spazio. Urgenza della progettazione

Punto Einaudi

Salerno 17 dicembre 2011

Vernissage ore 18,00

Comunicato stampa

Sabato 17 dicembre 2011, alle ore 18,00, presso gli spazi del Punto Einaudi di Salerno sarà inaugurata la mostra personale dell’artista beneventano Arturo Pagano Necessità dello spazio.Urgenza della progettazione, secondo appuntamento della rassegna “Immaginare la città”, un programma incentrato sul tema della metropoli, sull’osservazione delle sue trasformazioni ed evoluzioni, curata da Marcella Ferro e Pasquale Ruocco.

Come già messo in evidenza in altre occasioni del resto, Salerno in questo momento rappresenta una delle trasformazioni urbanistiche più importanti alle quali assistiamo in Italia e in Europa, oggetto di dibattiti e riflessioni sull'architettura e il ruolo dell'arte nel contesto ambientale. La rassegna mira attraverso le opere di un gruppo di artisti attivi sul territorio campano, a offrire suggestioni e suggerimenti sulla condizione dell'arte e della città, in particolare pittura e fotografia, ponendo in evidenza come le città entrino nel loro lavoro stimolandone ricerche e riflessioni.

In questo senso si indirizza anche il lavoro di Arturo Pagano ( Torre del Greco, 1958), autore di una serie di tecniche miste su carta realizzate tra il 2003 ed il 2011 dalle quali affiora evidente una volontà costruttiva dell’immagine, memore anche dell’insegnamento di Renato Barisani, suo insegnante del liceo.

“I lavori presentati – segnala Pasquale Ruocco - si evidenziano come progetti mentali legati ad una necessità di concepire lo spazio, di suggerire cioè ulteriori soluzioni immaginative per la città, più in generale per il luoghi della vita e della quotidianità, oscillando inevitabilmente tra pittura e scultura, tra il dato figurale ed un senso di pura astrazione, così come dimostra anche l’installazione realizzata nel chiostro di San Galgano, presso l’Università di Siena, nel 2009.

Mediante l’utilizzo del vetro, del metallo, dei colori sintetici, degli inchiostri Pagano da vita ad una serie di immagini nelle quali possiamo specchiarci, rifletterci, oppure perderci seguendo le immagini nascoste dietro velature e trasparenze, dalla purezza dei colori, in particolare del giallo, delle forme, delle linee. In un certo senso Pagano offre all’osservatore la possibilità di guardare se stesso attraverso le forme e le immagini di un panorama, quello urbano, che quotidianamente incornicia le nostre vite”.

Arturo Pagano nasce a Torre del Greco (NA) nel 1958. Si forma presso l’Istituto d’Arte della sua città natale, alla scuola di Renato Barisani, ed inizia la sua attività espositiva con due personali allestite a Milano, rispettivamente nel 1978 e nel 1979. Il lungo soggiorno nella Roma dei primi anni Ottanta impronta il suo lavoro sia in quegli anni, che sul finire del decennio Novanta. Del 1985 è la personale tenutasi alla galleria Luigi de Simone di Torre del Greco, dove l’opera è progressivamente depurata dall’elemento figurale. I lavori dei primi Novanta testimoniano l’emergere della forma dal piano per affermarsi come architettura. Del 1989 è la partecipazione alla XXXIV Mostra Nazionale d’Arte Contemporanea presso la Galleria Civica di Termoli ed alla collettiva “Vitalità della Scultura” presso il Nuovo spazio Aleph di Milano. Due personali nel 1990 ne riassumono l’esperienza: una presso la Galleria Dedalos

di San Severo, l’altra alla Pinacoteca ComunalexdixMacerata.

Espone più volte, dal 1990 al 1993, allo Studio Erreci Arte Contemporanea di Benevento; è presente nelle mostre “Trame del disegno Italiano Contemporaneo”, presso la galleria Dedalos di San Severo (FG), nel 1997, e “Paesaggi Contaminati”, nelle Ex Carceri di Vitulano, nel 1998. Nelle opere di questi anni compaiono brani di radiografie in impianti geometrici dai colori squillanti, quasi di ispirazione pop. Un nuovo cambiamento di rotta si registra nel 1999, con la partecipazione al “XXIV Premio Sulmona”, nell’Ex Convento Santa Chiara a Sulmona e a “Millenium 2000” mostra internazionale di mail-art nella Chiesa di San Leone a Pistoia, dove presenta un ciclo di opere dedicato alla tragedia contemporanea dell’Olocausto. Con l’avvio del secondo millennio, la progressiva riduzione del gap tra scultura e pittura, da sempre ricercata nel suo lavoro, si esplica nella personale “Itinerario Inverso”, allestita nel Museo del Sannio a Benevento, nel 2003, ed anche nella successiva alla galleria San Giorgio, di San Giorgio a Cremano, nel 2004. Del 2006 è la mostra antologica tenutasi al Fondo Regionale d’Arte Contemporanea di Baronissi (SA), mentre del maggio 2009 la personale alla galleria San Giorgio, di San Giorgio a Cremano e la presenza all’Istituto Italiano di Cultura a Berlino, in occasione della mostra collettiva dedicata al“Premio Strega”. Dello stesso anno è l’intervento realizzato nel chiostro di Palazzo San Galgano, nell’ambito della rassegna d’arte contemporanea promossa dall’Università di Siena. Nel 2010 ha realizzato il manifesto per il Premio Strega, unitamente ad una installazione per la rassegna “Cortili dell’Arte”, promossa dal Comune di Villaricca(NA) . Nello stesso anno si segnala la partecipazione alla rassegna “Prefigurazioni. Una parete dell’arte” presso lo show room Tekla di Cava de’Tirreni, raccolta l’anno dopo presso il Museo Frac di Baronissi. Nel corso del 2011, invece, partecipa alla 54º Biennale di Venezia, invitato al Padiglione regionale campano allestito nell’ex tabacchificio Centola di Pontecagnano e alla mostra “Carte contemporanee Esperienze del disegno italiano dal 1943 agli anni Novanta Omaggio ad Ugo Marano” ancora presso il museo Frac.

Vive e lavora Benevento.