Artwo temporary show
Una galleria temporanea dei migliori oggetti di design firmati Artwo è ospitata nello showroom Valcucine: è il passe-partout ideale per conoscere la filosofia operativa e lo stile della prima design company italiana di utilità sociale, di stanza a Roma, che crea ed edita serie limitate a partire da oggetti ordinari.
Comunicato stampa
Ecodesign con finalità umanitarie, arte utile, autoproduzione. Questa è Artwo, associazione fondata nel 2005 a Roma da Luca Modugno, oggi diventata cooperativa sociale.
In occasione del Fuorisalone 2012, Artwo, design company di utilità sociale, si trasferisce a Milano e presenta un nuovo brand ed il suo catalogo in tre degli show più importanti tra quelli dedicati alla sostenibilità nel progetto: Basita una famiglia di basi per tavoli disegnate da artisti visivi italiani e stranieri a "Milano si autoproduce" a cura di Alessandro Mendini, arredi, lighting e complementi da Valcucine, il vaso Inferno, realizzato con catena e rocchetto di bicicletta, selezionato sia da Valcucine sia da "Ioriciclo Turicicli".
Artwo intende avvicinare le persone all’arte contemporanea e al design con due obiettivi: condividere le stesse passioni tra committenti e progettisti, creando un cammino d’intelligenza estetica e qualità morale dei prodotti, perseguire utilità sociale nella produzione di straordinari oggetti funzionali.
Artwo produce oggetti di design ideati da artisti contemporanei che, partendo da utensili d’uso comune, li decontestualizzano e riciclano, dando loro nuova forma e adeguato utilizzo.
Ogni oggetto, prodotto in tiratura limitata con particolare attenzione a finalità sociali, è sostenibile sin dalla sua produzione, che coinvolge la parte a torto vissuta come la meno abile della società perché privata di progettualità e movimento – i detenuti.
BASITA è un nuovo marchio e si presenta per la prima volta al grande pubblico in occasione della mostra “Milano si autoproduce” a cura di Alessandro Mendini.
BASITA è una collezione di basi da tavolo progettate da artisti visivi e designer coinvolti dal direttore artistico, Luca Modugno, con la collaborazione della curatrice Alessandra Dini Hidalgo, a riflettere sul ritorno al nomadismo, sia esso una scelta inevitabile o una vera vocazione. Con un metodo di studio partecipato, i creativi che hanno aderito a questo invito si sono concentrati sul tavolo come elemento d'arredo imprescindibile ma non per questo immutabile.
Sono nate così sette basi trasformiste, slegate dall'abbinamento predeterminato con un piano d'appoggio, pronte ad adeguarsi all'insorgere di nuove necessità.
Il tavolo potrà cambiare di dimensione con pochi facili gesti, a seconda dello spazio disponibile, delle differenti occasioni di impiego e, non da ultimo, in base al gusto di chi acquista le basi e che riscopre felicemente la sua unicità.
BASITA, mutuando la sua identità da Brancusi, sostiene l'immaginazione altrui ma non si presenta come una banale pagina bianca, ha un carattere chiaro e riconoscibile, veicola un concetto, porta con sé una storia perché non nasconde la singolarità degli altri individui messi in gioco: gli artisti ed i designer che hanno progettato i suoi elementi.
Durante la mostra sarà visibile il primo prototipo realizzato da Michele Giangrande ed i progetti di altre cinque basi ideate dagli artisti e dai designer di Artwo.
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Una galleria temporanea dei migliori oggetti di design firmati Artwo è ospitata nello showroom Valcucine: è il passe-partout ideale per conoscere la filosofia operativa e lo stile della prima design company italiana di utilità sociale, di stanza a Roma, che crea ed edita serie limitate a partire da oggetti ordinari.
Il portaoggetti Erca, nato da un galleggiante, si accosta al leggio Gili creato a partire dall’incrocio di due spazzoloni da pavimento.
La sedia Hes (un grappolo di sellini di bici) racconta la passione del viaggio stando fermi a Sup, nuova edizione di un fortunato progetto: scodelle da tavolo blu intenso ottenute dai comuni secchi per l’acqua.
Il tavolino Lid è accanto agli sgabelli Oso, nati da secchi; il tavolo da caffè TG1 è ottenuto sovrapponendo una capote di un’auto e vetro. Il portacenere Medusa è un’audace crasi tra una camera d’aria ed un vetro.
Una serie di lampade – Ruben Eto, Luci Mesa, Fratz Castillo - ottenute dall’incrocio di tubi e rubinetti completa lo showcase, insieme con Idea, originale abat-jour tutt’uno con un libro.
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In occasione della terza edizione di IoricicloTuricicli, Artwo è stata invitata a presentare uno dei suoi più fortunati progetti in catalogo. E’ toccato al vaso Inferno, un complemento che lavora sul tema della mobilità e della libertà e da esse prende forma, grazie ad una catena di bicicletta avvolta fino a formare lo spazio per contenere oggetti.
Ideato dall’artista Stefano Canto nel 2005 in edizione di 29 pezzi, Inferno si poggia su una rocchetta di bici da cui si sviluppa un nido stretto fatto di cerchi concentrici di catena da bici.
ARTWO: gli artisti e la produzione
Artwo è una design company di utilità sociale con forma di cooperativa, nata per iniziativa di Luca Modugno. Vive e produce a Roma dal 2005 e si situa nei circuiti paralleli tra arte e design. Ha lo scopo di avvicinare le persone all’arte contemporanea per mezzo del design e di promuovere artisti e giovani designer in Italia e all’estero.
Gli artisti
Ogni sei mesi Artwo seleziona un artista fra quelli noti e meno noti presenti nel panorama italiano. Ogni artista si esprime nei modi e con i mezzi più diversi e nella produzione per Artwo esprimerà lo stesso pensiero, la stessa creatività e lo stesso modo di vedere le cose, inventando oggetti di design utili. Lavorando sul recupero funzionale di oggetti che hanno già avuto una loro storia, danno la loro particolare impronta creativa, rendendo così unica la produzione di Artwo. Tra gli artisti che hanno già aderito: Giovanni Albanese, Ivan Barlafante, Enrica Borghi, Carlo De Meo, Stefano Canto, Rocco Dubbini, Michele Giangrande, Yonel Hidalgo Perez, B.Zarro.
La produzione
Artwo utilizza oggetti di uso quotidiano, decontestualizzandoli ed inventando nuovo dal nuovo. Ogni pezzo è prodotto in tiratura limitata, numerato e firmato dall’artista, e ciò dà un valore aggiunto rispetto al design in tiratura industriale.
Coinvolgendo associazioni o strutture che operano nel sociale per la realizzazione degli oggetti, Artwo ha avviato un percorso formativo e successivamente di realizzazione dei suoi prodotti con i detenuti della Casa Circondariale di Rebibbia - Nuovo Complesso a Roma. Al suo interno Artwo ha organizzato un laboratorio con gli strumenti necessari alla produzione degli oggetti ed ha predisposto un periodo di formazione per i detenuti, durante il quale l’artista, oltre a spiegare la “costruzione” dell’oggetto, racconta sè stesso, il suo modo di fare arte e l’approccio
creativo ai progetti per Artwo.
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Note per la pubblicazione
Basita al Fuorisalone, una produzione di Artwo
Basi da tavolo trasformiste
Mostra: Milano si Autoproduce
Dove: “Cattedrale” della Fabbrica del Vapore Via Procaccini 4, Milano
Orari: 10-20, apertura straordinaria martedì 17 aprile ore 19.30-24
Artwo, temporary show
Selezioni del best of del catalogo Artwo e nuove produzioni
Dove: Showroom Valcucine, Corso Garibaldi 92 Milano
17 - 22 Aprile 2012 , ore 10 – 22 Press Preview Lunedì 16 ore 10 – 16 - Opening Ufficiale Martedì 17 ore 18.30
Artwo presenta: Vaso Inferno
Mostra collettiva: IoricicloTuricicli,
Nhow Hotel, Via Tortona 35, Milano.
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