Asbel Dumpierre Gomez
Giunto oggi per la prima volta assoluta in Italia, Asbel Dumpierre, tra i maggiori esponenti della giovane pittura cubana attuale, mostra una coerenza e una identità di mano sicure e potenti e, soprattutto, una indipendenza di visione, una autonomia di ispirazione e di linguaggio così totali e così sovrane da rendere pressoché unico il suo lavoro, inconfondibile, non assimilabile ad alcuna moda o tendenza oggi dominante.
Comunicato stampa
ASBEL DUMPIERRE GOMEZ
TUTTO INVISIBILE, TRANNE GLI OCCHI
Estratto dal testo critico di Chiara Gatti
Se è vero – come si dice – che gli occhi sono lo specchio dell'anima, le figure di Asbel devono avere un'anima complessa. Per lui, figlio di una cultura latino-americana che, in letteratura come in pittura, ha sempre mescolato realismo e magia, tradizione ed esotismo, plasmare personaggi fatti di luci e ombre, difficili dentro e fuori, tortuosi come labirinti, è cosa naturale. Dalle sue tele, colore del sangue e dell'arena, si affacciano infatti folle di volti inquieti, che sbirciano, osservano, puntano, scrutano. I loro occhi non battono ciglio, non cedono a colpi di sonno, sono grandi, immobili e, soprattutto, sono tanti. Decine di palpebre e di iridi profonde si aprono sulle guance floride come finestre, si schiudono come boccioli e si moltiplicano come esseri alieni. Sono occhi magici, occhi spettrali di creature fantasma, come quelli dello “stregatto” che, nei sogni di Lewis Carroll, si smaterializzava e diventava tutto invisibile, tranne gli occhi.
ASBEL O DELL’IMMAGINAZIONE
Estratto dal testo critico di Giorgio Seveso
Giunto oggi per la prima volta assoluta in Italia, Asbel Dumpierre, tra i maggiori esponenti della giovane pittura cubana attuale, mostra una coerenza e una identità di mano sicure e potenti e, soprattutto, una indipendenza di visione, una autonomia di ispirazione e di linguaggio così totali e così sovrane da rendere pressoché unico il suo lavoro, inconfondibile, non assimilabile ad alcuna moda o tendenza oggi dominante.
È, insomma, una grande sorpresa, un outsider, una personalità fuori dagli schemi. È una voce che si stacca con sicurezza dal coro un po’ monocorde della contemporaneità.
Un talento solitario, si potrebbe dire, che si invera da una parte in uno straordinario controllo della manualità pittorica e, dall’altra, si mostra nella complessità di un’energia narrativa di formidabile opulenza. Energia appassionata e incalzante, che spazia con umore e impudenza in ogni piega della storia dell’arte e dell’immaginario visivo di questi ultimi secoli d’umanità per attingerne materiali che si addensano tra il grottesco e l’ironico, tra il sarcastico e l’eccesso caricaturale, aprendosi a ogni invenzione e struggimento sentimentale, a ogni sussulto di affabulazione assoluta.
Asbel, dunque, è certamente una personalità creativa di primordine, da tenere d’occhio proprio perché è bravissimo pittore e formidabile esploratore delle assurdità dell’uomo.