Aspettando Gebrek
Un evento che permetterà ai visitatori di spiare attraverso il buco della serratura un progetto teatrale più ampio, “Gebrek” appunto, in scena al teatro Litta dall’11 dicembre.
Comunicato stampa
Il 9 dicembre Spazio Nour presenterà “Aspettando Gebrek”, un evento che permetterà ai visitatori di spiare attraverso il buco della serratura un progetto teatrale più ampio, “Gebrek” appunto, in scena al teatro Litta dall’11 dicembre. Gebrek, il cui nome significa difetto, è un aberrante e sadico dittatore di un futuro non ben precisato la cui tracotante malignità è forse sintomo ed effetto della società malata in cui vive. Lo Spazio Nour farà da palcoscenico al perfetto connubio tra arte e drammaturgia guidando gli spettatori tramite videoart e performance in un profondo percorso emotivo senza però privarli della curiosità di recarsi a teatro. Attraverso i potenti mezzi tecnologici l’arte contemporanea si erige a supporto esaltativo della trama teatrale, catturando l’attenzione anche di un pubblico nuovo.
DOVE
Spazio Nour, Viale Bligny 42, Milano
QUANDO
9 Dicembre 2014, dalle ore 19:00 alle ore 22:00
“Aspettando Gebrek” è tratto dallo spettacolo teatrale “Gebrek Monologo interrotto in due parti” di Claudio Elli, che andrà in scena presso il Teatro Litta dall’11 al 20 Dicembre 2014.
GEBREK
MONOLOGO INTERROTTO IN DUE PARTI
di Claudio Elli
interpretazione e regia di Riccardo Magherini e Claudio Elli
comics di Alex Miozzi
disegno luci Marco Meola
video Francesca Lolli
voce femminile fuori campo Federica Armillis
altre voci fuori campo Sveva Dondi, Martino Dondi, Ruggero Dondi, Caterina Lucia, Arianna Lucia
musica nella sigla di chiusura MISHAELA di Noa e NefEsh
esecutori Trio NefEsh (violino Daniele Parziani, chitarra Manuel Buda, contrabbasso Davide Tedesco)
Francesca Lolli
Nata a Perugia nel 1976. Francesca si trasferisce a Milano nel 1998 dopo un breve periodo di studi in filosofia a Perugia. Si diploma alla scuola di Teatro 'Arsenale' come attrice e poco dopo si laurea in scenografia all' Accademia di Belle Arti di Perugia.
Durante gli anni dell'accademia lavora come attrice nella compagnia del Teatro Arsenale e partecipa a numerosi spettacoli ('Il gioco dell'epidemia' di E. Ionesco, 'Il berretto a sonagli' di L. Pirandello, 'Pulp' di C. Bukowsky, 'La chiesa' di L. F. Celine, ecc...). Per la tesi decide di girare un documentario su un famoso fotografo newyorkese: Andres Serrano. Dal quel momento decide di cambiare la sua vita e di dedicarsi completamente alla video arte e alla performance.
La sua ricerca si concentra sulle diversità di genere e le questioni socio-politiche.
I suoi lavori sono stati proiettati in numerosi festival nazionali ed internazionali.
Da giugno 2014, insieme a Mahmoud Saleh Mohammadi (un artista iraniano), gestisce Spazio Nour: punto d'incontro tra diverse arti e culture e loro residenza artistica permanente.
Riccardo Magherini
Nato ad Asmara il 3 gennaio 1958, si è diplomato attore presso la Scuola Civica d'Arte Drammatica Piccolo Teatro di Milano nel 1979. Lavora presso compagnie teatrali come il Piccolo Teatro di Milano, il Gruppo della Rocca, il Teatro stabile di Roma, il Teatro Arsenale di Milano, PACTA Arsenale dei Teatri e collabora con registi quali G. Strehler, G. Solari, W. Pagliaro, V. Liberti, L. Muscato.
Regista teatrale, realizza spettacoli con compagnie nazionali come Donati&Olesen ed internazionali come Kokin Osaka e per la compagnia Teatro Arsenale. Alcuni titoli: Pulp tratto dall’opera di C. Bukowski, Casi tratto dall’opera di D. Charms, Venere e Adone di W. Shakespeare (con traduzione di Roberto Sanesi), Avanti Marx di Donati, Olesen, Kaiser, Magherini, Jpangkiko di R. Magherini per la produzione giapponese Kokin Hosaka, L’universo, molto probabilmente di R. Magherini, ispirato all’opera di D.Adams, Re Lear di W. Shakespeare, di cui cura la traduzione, l’adattamento e la regia. Come attore nel cinema e in televisione, è presente in sitcom quali Casa Vianello, Camera Caffè, Finalmente Soli, e in film quali Fame Chimica, L’Aria Serena dell’Ovest, Un amore di strega. Collabora con registi come U. Gregoretti, S. Soldini, M. Nichetti, C. Mazzacurati, B. Bigoni, F. Gasperi, A. Conti. Dal 2002 insegna teatro nelle scuole medie e tiene corsi brevi per la costruzione e l’uso della maschera nelle scuole elementari.
Claudio Elli
Nato a Milano nel 1962, ha pubblicato diversi libri di poesia e prosa, tra i quali la silloge Acqueforti (Rebellato Editore, Venezia, 1986), Poesia (OTMA Edizioni, Milano, 1997), La dea di padùk e altri racconti (Firenze Libri 2001), l’opera poetica Gwenhwyfar (2003) e Il volto sopra la maschera con postfazione (2005). Ottiene diversi riconoscimenti tra i quali il primo premio al Concorso internazionale Città di Milano del 1990 con la poesia Caorso 2000 e il primo premio come Migliore Artista Assoluto alla XVI Edizione del Concorso internazionale Carrara-Halstahammar del 1999. Attraverso performances in locali e teatri, le sue liriche e prose si fondono con le note di musica jazz, blues, classica e indiana. Tra queste ricordiamo La congiura di Babeuf, Le mani di Jeanne-Marie, Aree dimesse, Il giglio e il Sole e Multa per transito inopportuno. Del 2004 è invece Sophia, alchimia multisensoriale di poesia, danza e video e musica dal vivo scritta dal compositore Massimo Carrieri, con testo pubblicato da Bevivino Editore e ripresa filmata realizzata da McDiva. Impegnato a teatro come attore, cabarettista e scrittore di testi, ha recitato al Teatro Ariberto di Milano e presso il teatro PiM Spazio Scenico di Milano. Nel 2008 ha diretto e interpretato Phenomena Jazz in the Cities di Alex Miozzi, ed è stato ideatore e regista di Project 2 – Non conta ciò che vede l’uomo. Tra i cortometraggi ha partecipato a I dèmoni (tratto dal racconto omonimo di F. Dostoievskij) con la regia di Alessandro Perrone per Tutor ed al mediometraggio Andriolo per McDiva. Giornalista pubblicista, è presidente dell’associazione puntoelinea e nel mese di dicembre 2005 ha fondato la testata online Punto e Linea Magazine, settimanale di cultura e spettacolo che tuttora coordina.
Spazio Nour
Spazio Nour nasce dalla necessità di dedicarsi alla creazione di un nuovo modello sinergetico che manifesti, in un progetto artistico, la confluenza e l'integrazione di diverse forme d'arte.
L'intenzione è quella di creare un luogo in cui sia possibile rispecchiare le infinite manifestazioni del sè, attraverso il dialogo tra ricerca individuale e realtà immediatamente vicina.
Spazio Nour è residenza permanente di Mahmoud Saleh Mohammadi e di Francesca Lolli che sostengono il progetto e ne condividono le aspirazioni.