Assemblaggi Provvisori – Afterall | Bonfanti | Uccelli
L’ “in-definizione” del genere è al centro di tre inaugurazioni e un concerto sabato 1 ottobre presso la Tenuta Dello Scompiglio di Vorno (Lucca).
Comunicato stampa
Associazione Culturale Dello Scompiglio
presenta
Assemblaggi Provvisori
Concerti, incontri, installazioni, laboratori, mostre, performance,
teatro ragazzi e residenze su genere e individualità
direzione artistica Cecilia Bertoni
Tenuta Dello Scompiglio, Vorno (Lucca)
1 ottobre 2016
Lacuna di Afterall | The Wood di Barbara Uccelli | Beautiful Men di Marcello Bonfanti
inaugurazione ore 18.00
concerto Birds & Nymphs, ore 21.00
L’ “in-definizione” del genere è al centro di tre inaugurazioni e un concerto sabato 1 ottobre presso la Tenuta Dello Scompiglio di Vorno (Lucca): dalle ore 18.00, le installazioni “Lacuna” del duo artistico Afterall, “The Wood” di Barbara Uccelli e la mostra fotografica “Beautiful Men” di Marcello Bonfanti; alle ore 21.00, “Birds & Nymphs”, concerto sui temi dell’incomunicabilità e della pazzia con i solisti di ContempoArtEnsemble, la voce di Maurizio Leoni, le percussioni di Antonio Caggiano e la direzione di Vittorio Ceccanti.
L’appuntamento fa parte di “Assemblaggi Provvisori”, manifestazione dell’Associazione Culturale Dello Scompiglio, diretta da Cecilia Bertoni, con concerti, incontri, installazioni, laboratori, mostre, performance, teatro ragazzi e residenze, incentrati sull’individualità in relazione e/o in conflitto con il genere e più specificamente con l’assenza di causalità e coincidenza tra il sesso biologico, il genere (mascolinità–femminilità) e l’orientamento sessuale.
La manifestazione nasce da un Bando internazionale del 2015 dell’Associazione Culturale Dello Scompiglio e ospita settanta appuntamenti legati al tema dell’identità di genere: ventisette progetti vincitori del Bando, produzioni interne, commissioni e spettacoli in ospitalità. Le tre mostre inaugurate sabato 1 ottobre nascono da progetti vincitori.
Ore 18.00, SPE - Spazio Performatico ed Espositivo:
- Afterall, Lacuna
Nell’installazione Lacuna, del duo artistico Afterall, Enzo e Silvia Esposito, lo studio sull’edificazione dell’identità di genere maschile/femminile, che nasce dall’attribuzione del nome di persona inteso come fondamento a priori dell’individuo, si unisce all’analisi di un prodotto storico, sociale e culturale qual è la ruota degli esposti della Basilica della SS. Annunziata Maggiore di Napoli, luogo in cui i neonati venivano abbandonati. La ricerca di Afterall parte dall’azzeramento totale della concordanza a un genere, nella precisa volontà di ripensare a un annullamento assoluto della propria individualità, offrendo nuove definizioni possibili e nuove storie da scrivere. Lacuna, intesa come omissione intenzionale, desidera stabilire l’esistenza di una totalità più grande. Fino al 29 gennaio 2017.
- Barbara Uccelli, The Wood
progetto e ideazione Barbara Uccelli; assistente Rosa Cascone; stagiste Margherita Corsi, Alessandra Picchi
Nell’installazione The Wood l’artista milanese Barbara Uccelli usa il filato maschile degli abiti da uomo e la tecnica femminile di ricamo frivolité, in cui il filo viene passato in una navetta che crea dei nodi, per creare un labirintico bosco da attraversare, in cui coesistono entrambi i generi e dove le persone possono perdersi inventando ogni volta una nuova via d’uscita.
“Ho riflettuto – spiega Barbara Uccelli – sulle scelte che ogni giorno compiamo nel quotidiano e le ho paragonate ai nodi che la navetta crea con il filo. Centinaia, migliaia di scelte che creano qualcosa, che fanno di noi quello che siamo. Con il progetto The Wood desidero creare un’opera dove il maschile e il femminile coabitano e sono dipendenti l’uno dall’altro. Una dipendenza funzionale che si fonde così perfettamente da non lasciarne trasparire i confini”. Si ringraziano: Mariangela Albertnoli, Rita Albertinoli, Marianna Platini.
Con la sponsorizzazione di
- Marcello Bonfanti, Beautiful Men
Beautiful Men è un racconto visivo del fotografo milanese Marcello Bonfanti di un viaggio in quattro Paesi di tre continenti diversi, Cuba, Cina, Tonga e Indonesia, alla scoperta intima di una dinamica universale: l’affermazione di un’identità di genere diversa da quella biologica. Il viaggio comincia a Cuba, nelle stanze segrete di San Isidro, un quartiere popolare di L’Avana dove gli uomini, come crisalidi, si trasformano in donne. Il percorso prosegue in Cina, nei backstage dei cabaret gay di Pechino. Lo sguardo dell’autore indaga, inoltre, la secolare tradizione dei Fakaleiti polinesiani, considerati il terzo sesso delle Isole Tonga.
Infine Marcello Bonfanti racconta le ultime Bissu dell’isola di Sulawesi, in Indonesia, dove l’etnia dei Bugis ha mantenuto viva la tradizione dei cinque sessi. Il peso delle convenzioni vacilla nel progetto fotografico, che ci traghetta nell’inconscio dei protagonisti, dove la psiche prevale sulla biologia e trasforma il maschile in femminile. In questo processo, l’abito non ha solo un senso pratico ed estetico, ma diventa simbolo di affermazione identitaria. Fino al 29 gennaio 2017. Consigliato a un pubblico adulto
Ore 21.00, SPE - Spazio Performatico ed Espositivo
“Birds & Nymphs”, concerto sui temi dell’incomunicabilità e della pazzia nell’opera del compositore britannico Peter Maxwell Davies (del quale si propone un ricordo a soli sette mesi dalla scomparsa) e in quella di Nicola Sani, di cui viene presentata una prima esecuzione assoluta.
Il monodramma Eight songs for a Mad King di Peter Maxwell Davies, per un baritono ed ensemble strumentale, esprime la pazzia di un re come segno del degrado del potere, molto spesso maschile. Una rappresentazione della follia che mostra una vocalità estremizzata, in cui la voce del baritono tocca tutti i registri vocali possibili, maschili e femminili, arrivando a una molteplicità di suoni che comprende l’imitazione del canto degli uccelli.
till I end my song, è invece un brano drammatico ispirato a La terra desolata, dell’autore e poeta statunitense T.S. Eliot, in cui, attraverso una sintesi tra le suggestioni letterarie e l'orizzonte sonoro, Nicola Sani esprime la solitudine e lo smarrimento di una società che ha perso ogni punto di riferimento culturale e politico. Così Nicola Sani: “Le ninfe se ne sono andate... uno spazio liquido scorre intorno a noi, in cui distinguiamo forme che si dilatano nel tempo. Sembrano oggetti sfuocati, permeati da una materia contaminante. È rottame che danza...”.
Programma
Nicola Sani till I end my song, 2016, per percussione concertante, flauto, clarinetto, violino, violoncello e pianoforte – prima esecuzione assoluta
Peter Maxwell Davies Eight Songs for a Mad King, 1969, per voce maschile ed ensemble
Maurizio Leoni baritono e voce recitante; Antonio Caggiano percussioni
Per ContempoArtEnsemble: Luciano Tristaino flauto, Carlo Failli clarinetto, Antonino Siringo pianoforte e clavicembalo, Duccio Ceccanti violino, Michele Tazzari violoncello.
Vittorio Ceccanti direttore
Durante la giornata è possibile inoltre visitare le opere permanenti negli spazi della Tenuta: Camera #3, installazione di Cecilia Bertoni e Claire Guerrier con Carl G. Beukman; In sosta di f.marquespenteado; There is not a priori answer to this dilemma (The Dolphin Hotel) di Francesca Banchelli; W18S di Antonio Rovaldi e Ettore Favini; Un Esilio di Valentina Vetturi; L'Attesa di Cecilia Bertoni con Carl G. Beukman; la mostra collettiva Il Cimitero della Memoria; Arie per lo Scompiglio di Alfredo Pirri; Colours Passing Through Perceptions of Shadow and Light di Maurizio Nannucci. Si raccomanda la prenotazione.
La manifestazione si svolge con il patrocinio del Comune di Capannori (Lucca).
Il Progetto Dello Scompiglio ideato e diretto da Cecilia Bertoni, prende vita nella omonima Tenuta, situata alle porte di Lucca, sulle colline di Vorno; una realtà in cui le attività legate alle arti visive e performatiche negli spazi interni ed esterni e il dialogo e le attività con la terra, con il bosco, con la fauna, con l’elemento architettonico contribuiscono a una ricerca di cultura. Ogni scelta relativa al Progetto è perciò valutata in relazione alla propria sostenibilità ambientale, attraverso forme di interazione e di responsabilità. All'interno della Tenuta Dello Scompiglio, accanto all'Azienda Agricola e alla Cucina Dello Scompiglio, opera l'omonima Associazione Culturale. L'Associazione dal 2007 crea, produce e ospita spettacoli, concerti, mostre, installazioni; realizza residenze di artisti, laboratori, corsi e workshop; organizza e propone itinerari performatici all’aperto, visite guidate, lezioni Metodo Feldenkrais®; gestisce lo Spazio Performatico ed Espositivo (SPE). Una particolare attenzione è dedicata infine alle attività culturali per bambini e ragazzi, con rassegne teatrali, laboratori e campi estivi.