Asta 109 – Arte Moderna e Contemporanea / Asta 108 – Antiquariato Dipinti Antichi e del XIX Secolo

Informazioni Evento

Luogo
BLINDARTE MILANO
Via Palermo 11 20121 , Milano, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

L’esposizione avrà inizio a partire da lunedì 20 novembre fino alla data dell'asta: le opere dell’asta 109 saranno esposte presso la BLINDARTE MILANO in via Palermo, 11 tutti i giorni weekend compreso dalle 11 alle 19; le opere dell’asta 108 saranno esposte presso la BLINDARTE NAPOLI in via Caio Duilio, 10 tutti i giorni weekend compreso dalle 10 alle 18.

Vernissage
21/11/2023

ore 18

Generi
asta

Aste BLINDARTE: ASTA 109 – ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA e ASTA 108 – ANTIQUARIATO, DIPINTI ANTICHI E DEL XIX SECOLO in programma per giovedì 30 novembre presso la sede di Napoli, in collegamento telefonico con la sede di Milano. L’esposizione avrà inizio a partire da lunedì 20 novembre fino alla data dell’asta: le opere dell’asta 109 saranno esposte presso la BLINDARTE MILANO in via Palermo, 11tutti i giorni weekend compreso dalle 11 alle 19; le opere dell’asta 108 saranno esposte presso la BLINDARTE NAPOLI in via Caio Duilio, 10tutti i giorni weekend compreso dalle 10 alle 18.

Comunicato stampa

ASTA 109 - ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA

È online il nuovo catalogo dell'asta di Arte Moderna e Contemporanea sul nuovo e rinnovato sito della BLINDARTE. Il catalogo include 175 opere che saranno battute all'asta giovedì 30 novembre 2023 presso la sede di Napoli. Le opere saranno esposte a partire dal 20 novembre presso la sede di Milano della BLINDARTE in via Palermo 11. Il catalogo raccoglie selezionate opere dai più svariati media a partire dagli inizi del ‘900 fino ai nostri giorni.

Tra le opere proposte di questo nuovo e atteso catalogo va senz’altro segnalata la grande opera di Jan Fabre (Anversa, 1958) dal titolo "Adsum qui feci (I, here before you, am the guilty party)”  della serie "Vanitas vanitatum, omnia vanitas". L'opera eseguita nel 2016 è un imponente mosaico, realizzato con migliaia di ali cangianti di scarabeo gioiello, sapientemente costruito per donare un’estetica unica.
Il lavoro, realizzato dall’artista per l’importante esposizione “Jan Fabre: Knight of Despair / Warrior of Beauty” tenutasi tra ottobre del 2016 e aprile 2017 all’Hermitage di San Pietroburgo, è proposto con una stima di euro 100.000/150.000. Tratta due temi cari al grande artista belga: la vanità e la fedeltà, temi che si ripetono in molte altre sue opere visive e teatrali, in questo caso rappresentati tramite i simboli dei cani e dell’orologio. L’orologio è l’emblema della vanità e della transitorietà della vita: secondo l’artista, l’uomo deve impegnarsi in ideali nobili, come la bellezza, per poter trascendere la dimensione temporale dell’esistenza terrena. I cani simboleggiano la fedeltà, la lealtà, la devozione, ma anche la sottomissione.
Sempre di Jan Fabre è proposta in catalogo un'altra opera particolarmente importante, si tratta di "Battlefield" (stima € 35.000/45.000) del 1998. L’opera si presenta come una grande tavola orizzontale sulla quale è riprodotto un campo di battaglia: la particolarità consiste nel fatto che al posto dei soldati a sciamare sul terreno, tra le molteplici alture, vediamo scarabei dai variegati colori, affaccendati in una sincronica marcia o nello spostamento di massi o in appostamento dietro nascondigli prima della grande battaglia.

Di notevole interesse è anche l’opera di Gilbert & George (San Martino in Badia, 1943 e Plymouth, 1942). Il lavoro del 1980 dal titolo "Tree Jesus" proposto in asta è quello più iconico: 16 stampe in gelatina d’argento inserite all’interno di cornici d’artista. L’opera dimostra l'audace impegno del duo artistico con questioni delicate: "Abbiamo a che fare con argomenti universali: morte, speranza, vita, paura, sesso, denaro, razza, religione - queste sono cose che sono rilevanti per tutti” (dalla biografia degli artisti pubblicata su tate.org.uk). Gilbert & George sono tornati più volte sul tema della crocifissione, attratti da un’immagine così potente di dolore e vulnerabilità. Questa immagine non è un'espressione di fede religiosa, ma piuttosto un'esplorazione dell'esperienza umana condivisa della sofferenza. Per gli artisti, la sofferenza di Gesù è metafora di una verità universale. Non avendo paura di affrontare un’immagine così iconica, impongono il loro formato caratteristico della grande griglia, fratturando così l’immagine di Cristo sulla croce. L’opera è proposta in asta con una stima di euro 80.000/120.000.

"Le Cygne Noir", è invece il titolo del suggestivo lavoro del 1993-94 di Giulio Paolini (Genova, 1940) proposto in asta con una stima di € 40.000/60.000. L’opera è il simbolo di quella poetica di Paolini intrisa di teatralità, con una componente strutturale che si potrebbe definire quasi architettonica, per cui la scenografia ne diventa parte essenziale. Il lavoro proposto presenta “su un cavalletto collocato al centro di due lastre di plexiglas, sovrapposte in modo sfalsato e incise lungo le diagonali, è appoggiata una terza lastra dello stesso formato, anch'essa squadrata nelle diagonali, che reca disegnato a inchiostro nero il profilo di un cigno in collera. In corrispondenza dell'occhio del cigno, che coincide col punto di incontro delle diagonali incise, una matita nera trattiene alcuni negativi fotografici indecifrabili.’’ (Tratto da Maddalena Disch, Giulio Paolini, Catalogo Ragionato Tomo secondo 1983-1999, scheda 724).

L’artista Piero Dorazio (1927-2005) è presente in catalogo con “Fontainebleau” un grande olio su tela dai colori molto vivaci proposto in asta con una stima di euro € 100.000/150.000 . L’imponente dipinto del 1988, che misura 190x210 cm, è un'opera in cui il colore pieno, lo spazio, la materia, le dimensioni e il movimento concorrono a trasmettere emozioni, con segno e forma che diventano unico mezzo di espressione. Sempre del gruppo Forma Uno, è presentata una delle opere più iconiche di Giulio Turcato (Mantova, 1912 - Roma, 1995): una riuscitissima "Superficie lunare" del 1975 (stima € 35.000/45.000), in cui linee arancioni di pura energia si dispongono sulla superficie argentata, chiara rappresentazione del satellite terrestre, realizzata pochi anni dopo il celebre sbarco sulla Luna. Di Carla Accardi (Trapani, 1924 - Roma, 2014), appartenente sempre gruppo nato a Roma nel marzo del 1947, infine sono presentate tre opere tra cui un’intrigante tempera alla caseina su carta del 1962 intitolata "Bleviola" (stima € 18.000/25.000), con interessanti scelte cromatiche e di forma.

Di Mario Schifano, massimo rappresentante della pop art Italiana, è proposto un importante smalto su carta del 1964 (stima € 20.000/30.000) tra i più riusciti monocromi realizzati dall’autore negli anni ‘60 caratterizzati da un azzeramento della superficie pittorica: opere come questa sancirono il successo dell’artista a livello mondiale. Va notata anche l'opera di Franco Angeli, anche lui artista della Scuola di Piazza del Popolo, tecnica mista su tela con velatino del 1968 dal titolo "Of America" (stima € 22.000/26.000) dove a emergere è uno dei soggetti più noti e riusciti dell’artista, il celebre profilo dell'aquila americana. Di Tano Festa, altro pilastro della pop art italiana e della Scuola di Piazza Del Popolo, infine sono presenti tre iconiche opere realizzate negli anni Ottanta.

“Rosso” è invece il titolo del cirè estroflesso del 1968 di Agostino Bonalumi presentato in quest’asta. L’opera, perfetta sintesi tra pittura e scultura, presenta due perfette "pance" simmetriche ai lati della tela. Queste innovano in maniera eccellente la produzione artistica dell'epoca, attivando una nuova e inedita relazione tra l’opera, le sue superfici e lo spazio, accentuando la concezione del quadro come oggetto fisico e perfetta fusione tra pittura e scultura, che il critico Gillo Dorfles definiva “Pitture-Oggetto”. L’opera è proposta in asta con una stima di euro 70.000/90.000.

Nella prima parte del catalogo sono presentate alcune importanti opere del ‘900, tra queste è necessario soffermarsi sul dipinto di Filippo De Pisis "Chiesa dei Gesuiti a Venezia" del 1944, caratterizzato da pennellate rapide, leggere, e piacevoli accostamenti cromatici, tipiche della tecnica impressionista con cui l’artista ritrasse la sua amata Venezia, ed in particolare lo scorcio della chiesa, che descrisse in “Ore Veneziane, 1974”: “Vidi la facciata rizzarsi bianca di profilo con le sue statue e in fondo comparve una dolce striscia di azzurro intenso: la laguna, il mare e poi giù, come una gloria di nubi le Alpi con le vette biancheggianti. Pazza serenità di luci e colori”. L’opera di cm 80,5x60,3 è presentata in asta con una stima di € 18.000/25.000. Meritano un approfondimento anche il colorato dipinto del 1945 di Enrico Prampolini dal titolo "Cassandra" (stima € 15.000/20.000) e l'olio su cartone "Via San Leonardo" di Ottone Rosai del 1946 (stima € 6.000/8.000). Vanno segnalate anche le 3 bellissime opere di Mario Borgoni che aprono il catalogo e che sono ispirate a 3 stagioni dell’anno (stima € 1.500/2.000 ciascuna) e alcune opere su carta di Renato Guttuso.

"De Adra Cabo de San Antonio y de Cabo Tres Forcas a Cabo IVI" è invece il titolo del lavoro del 2007 di Julian Schnabel (New York, 1951) presentato in asta e appartenente a una delle sue sperimentazioni più riuscite, e ormai iconografiche, quella che riguarda le mappe nautiche. L'opera è proposta in catalogo con una stima di € 26.000/32.000.

Stephan Balkenhol (1957) è presente in catalogo con quattro opere, tra queste spicca "Boot (Model)" del 2009 (stima € 25.000/35.000), prezioso modello in legno intagliato e dipinto all’interno dello studio dell’artista per la barca-scultura sul molo di Blankenberge realizzata in occasione della mostra triennale “Beaufort 2006”.

Thomas Houseago (1972) è presente in catalogo con "Roman Mask I" del 2013, appartenente alla celebre e richiestissima serie di opere omonima dell'artista. La maschera di Houseago è un concentrato di materia grossolanamente plasmata: imponente e dai bordi frastagliati, caratterizzata da un forte gioco di luce e ombra che rivela il profilo di un teschio deformato, sostenuto da uno scheletro in metallo e composto dal suo peculiare impasto, il “Tuf-Cal”, che l’artista modella matericamente utilizzando mani e piedi. Il risultato è una scultura che trasmette sia forza fisica che vulnerabilità emotiva: i due sentimenti contrastanti si uniscono per comporre un lavoro sorprendentemente crudo ed energetico. L’opera, proveniente dalla Galleria Gagosian, è proposta in asta con una stima di euro 60.000/80.000.

L'opera di Anish Kapoor (Mumbai, 1954, vive e lavora a Londra) invece è una gouache su carta del 2014 dove a dominare è il colore rosso che esprime, nel linguaggio dell’artista, l'esplorazione dell'interiorità del corpo, mostrando ciò che di solito e` nascosto sotto la pelle, ciò che dimora nel nostro profondo. Un rosso vivo, intenso che viene squarciato da una voragine nera centrale, che diviene spazio abitabile dall’immaginazione dello spettatore. L'opera è proposta in asta con una stima di € 40.000/60.000.

In asta anche il "Table basse trapezoidale «Têtes de chiens»" di Diego Giacometti con una stima di € 80.000/120.000 e la celebre serigrafia "Vesuvius" di Andy Warhol stimata 40.000/60.000 euro. Altamente rappresentativo della produzione artistica di Erik Parker (1968), artista tedesco naturalizzato statunitense, è il grande e colorato olio, grafite e pennarello su tavola da titolo “Groovy BOB”, realizzato nel 2003, già della Collezione Marino Golinelli (stima € 20.000/30.000). L'artista stratifica le immagini, creando un collage psichedelico attraverso l’uso di forme apparentemente infinite, utilizzando colori accesi, con uno stile che limita l’eccessiva saturazione delle immagini visive odierne: “Cerco di inserire il più possibile in un dipinto. Cerco di fare dipinti carichi, perché viviamo in tempi carichi”. (Tratto dall’intervista ad Erik Parker, a cura della Paul Kasmin Gallery, 2015).

Degni di nota in catalogo: un prezioso piccolo dipinto di Salvo del 1983 dal titolo "Paesaggio invernale" presentato con una stima di euro 6.000/8.000; un importante e grande olio su tela di Emilio Tadini del 1986 intitolato "Il museo che cade" (stima 15.000/20.000), ma anche la bella opera di Antonio Bueno “Marinaretto” (stima euro 7.000/9.000), due opere particolarmente importanti di Josef Felix Müller e una tecnica mista di Andrè Masson del 1949 ca. proposta con una stima di € 5.000/8.000. E ancora, tre opere di Toshimitsu Imai"Dedra" di Mimmo Rotella (stima 3.000/4.000), "Le avventure di Robinson Crusoe" di Bruno Munari composte da n. 17 tecniche miste su carta + 2 n. fogli scritti a mano dall'artista + n.5 fogli dattiloscritti e proposte in asta con una stima di € 7.000/10.000. Da segnalare anche tre opere di Arman e i lavori di Pino PinelliGetulio AlvianiAlighiero Boetti ed Enrico Baj. Da non dimenticare l'opera di Ettore Spalletti del 1993, un impasto di colore su alabastro, presentata con una stima di € 25.000/35.000 e il "Senza titolo (dalla serie Nepal)" di Antonio Dias (stima 15.000/20.000).

Per le opere + contemporanee sono certamente da segnalare "I don't know”, grande dipinto su tela di Christian Rosa proposto con una stima di € 15.000/20.000, e il "Berlitz Papi" di Donna Huanca. La nota serigrafia di Claire Fontaine “We Are All Ready-Made Artists” del 2006 stimata 5.000/7.000 euro, un opera/scultura di Rodney Graham, "Le caravelle sommerse” di Piero Golia (stima 6.000/8.000); la scultura in bronzo placcato oro 24k "The Golden Balls of my youth” di Terence Koh stimata 8.000/12.000 euro e la multimediale e riuscitissima opera di Federico Solmi "Chinese Tyrant Time Square Throne Speech" composta da un acrilico su carta applicato su tavola, foglia d'oro e due schermi LCD con telecomando (stima € 8.000/12.000).

Per la sezione di fotografia si segnalano le opere di William Eggleston, Thomas Struth, Cindy Sherman, Francesca Woodman, Herb Ritts, Michael Rovner, Steve McCurry, Shirin Neshat e molte altre.

Nella sezione di arte africana invece spiccano due bei lavori di Frédéric Bruly Bouabré e due sculture rispettivamente di Seni Awa Camara e Reinata Sadimba.

Il catalogo include poi tante altre opere e l’esposizione sarà visitabile negli spazi milanesi della Blindarte, in Via Palermo 11, tutti i giorni, dal 20 novembre alla data dell’asta dalle 11 alle 19.

Le opere saranno esitate in asta a Napoli, presso la storica sede partenopea della casa d’aste, il 30 novembre 2023 a partire dalle ore 18.

ASTA 108 - ANTIQUARIATO, DIPINTI ANTICHI E DEL XIX-XX SECOLO

Giovedì 30 Novembre, a partire dalle ore 16, presso la sede napoletana della Blindarte - in collegamento con la sede di Milano – si terrà l’asta n.108 di Antiquariato, Dipinti Antichi e del XIX secolo.

Il catalogo propone nella prima parte una raffinata selezione di dipinti e sculture del XIX secolo, tra queste il famoso bronzo di Vincenzo Gemito raffigurante Narciso (Stima € 4.500 / 6.000), timbrato e numerato; una piccola raccolta di acquerelli proveniente da una collezione salernitana  tra cui spicca un delizioso acquerello  di Giacinto Gigante (Stima € 3.000 / 4.000), molto interessante perché raffigura un antico mercato di Salerno che oggi non esiste più, e, per concludere, da una prestigiosa residenza caprese un capolavoro inedito di Alceste Campriani (Stima € 10.000/12.000).

Fiori all’occhiello della sezione dedicata agli Arredi e Oggetti d’arte, un importante Cassettone siciliano del XVIII secolo, tutto in bois de violette con intarsi in madreperla, (Stima € 10.000 / 12.000 ) e un imponente e rara coppia di candelabri in bronzo a due figure con sei luci (Stima € 25.000 / 30.000), di manifattura francese o milanese del 1815, del quale attualmente se ne conosce solo un altro esemplare presso Hampton Court-National Trust Queen Elizabeth in Inghilterra. La sezione propone poi vasi di epoche e manifatture diverse e tra questi, a dominare la scena, l’eccezionale Coppia di vasi celebrativi raffiguranti i Reali di Spagna, della Real Fabbrica del Buen Ritiro, risalenti agli inizi XIX secolo (Stima € 6.000 / 8.000).

A conclusione del catalogo, i dipinti antichi. Tra questi, di assoluta unicità, la bella coppia di oli su tela di Giuseppe Bonito raffiguranti le Allegorie della Clemenza e della Forza (Stima € 50.000 / 60.000). Un settore ben rappresentato è quello delle nature morte, di particolare interesse la coppia siglata e datata dell’Ignoto monogrammista “FDG”, attivo alla fine del XVII secolo (Stima € 25.000 / 35.000), personalità ancora tutta da scoprire, che probabilmente occupa un ruolo importante nella storia delle nature morte napoletane; di grande interesse il Trionfo di fiori e frutta con animali, firmato da Giacomo Nani (Stima € 6.000 / 8.000) proveniente da un’antica ed inedita collezione napoletana e la scenografica composizione Anguria, melone, fichi e altri frutti su un piano en plein air  attribuita probabilmente al pittore ancora tutto da studiare Alberto Lionelli  o ad altro importante maestro della Scuola napoletana di fine XVII-inizi XVIII secolo (Stima € 30.000 / 40.000). La tornata si conclude con la raffinata Madonna con Bambino del Padovanino (Stima € 50.000 / 60.000) corredata da una prestigiosa bibliografia e con un olio su tela dagli eleganti e preziosi accordi cromatici di Micco Spadaro (Loth e le figlie, stima € 20.000/30.000) proveniente da una prestigiosa quadreria sorrentina, inserito sia nel catalogo ragionate delle opere del pittore napoletano, sia nella famosa mostra a lui dedicata che si tenne a Napoli nel 2002.

 

L’esposizione sarà visitabile tutti i giorni, dal 20 novembre alla data dell’asta dalle 10 alle 18 presso la storica sede partenopea della Blindarte, in Via Caio Duilio, 10.