Atanasio Soldati – Viaggi su pagine di carta
Una mostra dedicata a una selezione di disegni inediti dell’artista parmigiano Atanasio Soldati (1896 – 1953).
Comunicato stampa
La Galleria d'arte “Il Sipario” di Parma inaugura sabato 15 novembre, alle ore 17.30, una mostra dedicata a una selezione di disegni inediti dell'artista parmigiano Atanasio Soldati (1896 - 1953).
Il percorso espositivo si concentrerà su una serie di 30 lavori su carta, dove il disegno si unisce in alcuni casi a scritture private dell'artista, appunti di idee e di progetti.
Le carte, tutte databili tra la seconda metà degli anni Quaranta e inizi anni Cinquanta, sono da leggere come piccole zone in divenire, di passaggio, la maggior parte opere compiute.
Dopo aver concluso nel 1921 gli studi di Architettura nella sua città natale, si trasferisce nel 1925 a Milano. Da questo momento Soldati si concentra sulla pittura, trovando presto una forma personale di scrittura attraverso cui poter raccontare i propri scenari e paesaggi architettonici, reali o immaginati, gli oggetti, le sue nature morte, seguendo un linguaggio di allontanamento dalla datità fenomenica, verso la sintesi dell'astrazione.
Nel 1931 realizza la sua prima mostra personale alla Galleria del Milione a Milano, nel 1932 partecipa alla collettiva “Dieci pittori italiani” presso la Galleria Bardi di Roma e nel 1933 è nuovamente presente alla galleria milanese con un'altra personale.
Dopo un viaggio a Parigi in cui entra in contatto con il gruppo Abstraction-Création, nel 1934 esce la prima monografia sulla sua opera, curata da Alfonso Gatto e Leonardo Sinisgalli.
Nel 1935 espone a Torino nella prima collettiva degli astrattisti italiani, tenutasi nello studio Casorati-Paolucci, firmando il manifesto insieme a: Bogliardi, De Amicis, D'Errico, Fontana, Licini, Melotti, Reggiani, Veronesi. Sono anche gli anni del confronto di Soldati con i maestri del Bauhaus, esposti nelle mostre del Milione.
Sospende la sua ricerca pittorica, dal 1942 al 1945, per partecipare alla Resistenza.
Dopo la fine della guerra, Soldati, nel 1948, insieme a Dorfles, Monnet e Munari fonda il MAC (Movimento Arte Concreta), gruppo volto a difendere il linguaggio dell'arte astratta.
Le opere di Soldati vengono esposte a tutte le edizioni del Dopoguerra della Biennale di Venezia, e a quella del 1952 gli viene dedicata un'intera sala.
Il linguaggio di Soldati si articola in una scrittura essenziale, fatta di sottrazione, costruita sulla linea di un lirismo geometrico delicato, che lascia in queste carte anche lo spazio a liberi ripensamenti, interventi, cancellature, parole scritte, come in un diario privato.