Atelier dell’Errore – Die Werkstatt
Richard Saltoun Gallery è lieta di presentare la prima mostra a Roma di Atelier dell’Errore (AdE), collettivo di artisti che opera nel campo delle arti visive e performative.
Comunicato stampa
“A little light, like a rushlight, to lead back to splendour.”
–E. Pound, Canto CXVI
“Every time a new work is started, there is no way of knowing when and how it will be finished. The drawing evolves, hand in hand, day by day. If the space of the paper proves inadequate, another sheet is added. And if a stroke seems amiss, unwarranted, or unnecessary, one can only remedy the error with additional strokes. This is Atelier dell’Errore where everything is embraced, included, and, in a certain way, amalgamated.”
EN:
Richard Saltoun Gallery is pleased to present the first exhibition in Rome of Atelier dell'Errore (AdE), an artist collective dedicated to visual art and performance. Active since 2015 - but born from a 2002 project -AdE is hosted within the Collezione Maramotti in Reggio Emilia and is composed of 10 neuro-divergent, young artists. The collective has structured itself as an organism, or renaissance workshop, in which each artist is specialised in a particular phase or process of the project. Curated by Eva Brioschi, the exhibition, intitled Die Werkstatt [The workshop], offers a glimpse into AdE's artistic process and daily studio life.
The works in the exhibition originated as a response to a monumental 22-metre long gold leaf frieze, Die Goldkammer, created by AdE for a room in Palazzo Torlonia. The north side of the Palazzo, facing Via Condotti, was destroyed by a fire in 1991. During her first visit to the AdE studio, Princess Olimpia Torlonia recounted that, among the ashes of her palazzo, she found small golden spheres - the melted residue of the gilt ceiling decorations, which inspired AdE's use of gold to imagine the rebirth of a new world populated by animal hybrids from the destruction.
The exhibition presents a body of work connected to Die Goldkammer, that includes drawings and studies. The exhibition has been conceived as a journey from the inside to the outside, from micro to macro, from the gallery to the palace. A hallway at the far end of the gallery hosts seven Small Mother Cells - forming the cornerstone of an organic structure. Figures grow larger, animals evolve and surfaces enrich as you walk towards the entrance.
On the occasion of the exhibition, the gallery has produced a leporello, initiated by the curator to visually represent the leitmotif underlying the exhibition project, a score of counterpoints between micro and macro, part and whole, inside and outside.
IT:
Richard Saltoun Gallery è lieta di presentare la prima mostra a Roma di Atelier dell'Errore (AdE), collettivo di artisti che opera nel campo delle arti visive e performative. Attivo dal 2015 - ma nato da un progetto del 2002 - Atelier dell’Errore è ospitato all'interno della Collezione Maramotti di Reggio Emilia e coinvolge 10 giovani artisti neuro-divergenti. Il collettivo nel corso degli anni si è strutturato come una sorta di organismo, o di laboratorio rinascimentale, in cui ogni artista si specializza di volta in volta in una specifica fase o lavorazione del progetto. Curata da Eva Brioschi, la mostra si intitola DieWerkstatt [L'Officina] in quanto le opere esposte offrono allo spettatore uno sguardo sul processo artistico di AdE e sul lavoro collettivo e quotidiano in studio.
Le opere esposte in Die Werkstatt nascono in stretta relazione con il monumentale fregio in foglia oro di 22 metri di lunghezza, Die Goldkammer, che Atelier dell’Errore ha realizzato per una stanza di Palazzo Torlonia il cui intero lato nord, affacciato su via Condotti, è stato distrutto da un incendio nel 1991. La principessa Olimpia Torlonia, proprietaria del palazzo, durante la sua prima visita nello studio di Atelier dell’Errore, ha raccontato di come, camminando fra le ceneri delle opere d’arte distrutte, abbia rinvenuto tante piccole palline d’oro provenienti dalla fusione delle decorazioni dei soffitti. Da qui l’ispirazione di AdE nell’utilizzo dell’oro, per immaginare la rinascita di un nuovo mondo in forma animale dalla distruzione precedente.
La mostra presenta un corpus di opere, collegati a Die Goldkammer, che include studi e disegni. Il progetto espositivo in galleria è stato concepito come un viaggio dall'interno all'esterno, dal piccolo al grande, dalla galleria al palazzo. All'estremità dello spazio della galleria, un corridoio ospita sette Piccole Cellule Madri – il primo mattone di una struttura organica. Da lì, andando a ritroso verso l'ingresso della galleria, le figure si ingrandiscono, gli animali si evolvono e le superfici si arricchiscono.
In occasione della mostra è stata realizzata una pubblicazione in forma di leporello. La scelta della curatrice di utilizzare questo formato è stata dettata dalla volontà di “visualizzare” il leitmotiv alla base del progetto espositivo, uno spartito di contrappunti tra micro e macro, parte e intero, dentro e fuori.