Attilio Alfieri – Oggetti trovati nella mente

Informazioni Evento

Luogo
GALLERIA MONOPOLI
Via Giovanni Ventura 6, Milano, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

mar – sab | 14 – 19

Vernissage
16/02/2021

no

Artisti
Attilio Alfieri
Curatori
Roberto Borghi
Generi
arte contemporanea, personale, collettiva

Mandala e movimenti virtuali di Attilio Alfieri.

Comunicato stampa

OGGETTI TROVATI NELLA MENTE
Mandala e movimenti virtuali di Attilio Alfieri

Valeria Manzi
Renato Jaime Morganti
Lucia Sammarco Pennetier
A cura di Roberto Borghi in collaborazione con l’Archivio Attilio Alfieri
16 Febbraio | 17 Marzo 2021

«Oggetti trovati nella mente» è la formula con cui Attilio Alfieri (Loreto 1904-Milano 1992) definisce un ciclo di opere di piccole e medie dimensioni create nella prima metà degli anni Trenta. In quei collage astratti di pellicole fotografiche – materiali con cui è spesso a contatto nel suo lavoro di grafico per la Triennale e la Fiera di Milano – scorge forme archetipiche che gli sembrano scaturite dall’inconscio, strutture dinamiche o «movimenti virtuali» che rimandano ai mandala e alle geometrie sacre.
Gli anni di realizzazione dei collage sono quelli in cui in Italia cominciano a essere letti i testi di Jung, ma anche quelli nei quali il regime fascista finanzia le esplorazioni in Tibet dell’orientalista Giuseppe Tucci, a cui la stampa dà grande risalto. Sono poi gli anni nei quali la scena artistica italiana, e in particolare quella milanese, è tentata dall’astrattismo, risente degli echi del Bauhaus, è permeata di suggestioni surrealiste. Uomo spiritualmente inquieto, lettore onnivoro e artista pervaso da un bisogno quasi compulsivo di sperimentazione formale, Alfieri frequenta l’ambiente della Galleria del Milione e della Triennale, conosce Edoardo Persico, Giuseppe Pagano, Giuseppe Terragni –ai quali dedica dei Ritratti archetipici di matrice astratta–, dà inizio a un lungo percorso di attraversamento, e spesso di anticipazione, di molte avanguardie del secondo Novecento, che ha trovato un primo bilancio nell’ampia retrospettiva al Palazzo Reale di Milano del 1981.

Nella mostra presso la Galleria Monopoli, i collage astratti degli anni Trenta sono esposti insieme con le opere di Valeria Manzi, Renato Jaime Morganti, Lucia Sammarco Pennetier: tre artisti contemporanei che, come Alfieri, ibridano la loro ricerca creativa con la grafica il design, e realizzano «movimenti virtuali» e forme primarie che richiamano quelle dei mandala.