Attilio Tono / Project room – Territori
mtn | museo temporaneo navile chiude il suo primo anno di vita con la mostra dell’artista Attilio Tono e la Project room dal titolo Territori.
Comunicato stampa
Un museo "diverso" in un periodo storico delicato e in un contesto particolare. Sviluppare una nuova concezione di fruizione dell'arte, per la prima volta davvero democratica e aperta, è stata una sfida vinta: mtn | museo temporaneo navile chiude il suo primo anno di vita con la mostra dell'artista Attilio Tono, aprendo una riflessione sulla scultura e un programma che proseguirà nel 2020 con progetti molto ambiziosi e nomi di rilievo quali Cesare Zavattini e Joseph Beuys.
Accolto dagli edifici di Trilogia Navile, il progetto che ha fatto nascere proprio in Bolognina il primo museo di quartiere in Italia, in osmosi con la città: "Dalle sale di mtn sono passati in questo anno intenso oltre 40 artisti - spiega Marcello Tedesco, ideatore del museo in combo con Silla Guerrini - critici ed esperti d'arte, giornalisti, studenti che qui hanno fatto un'esperienza di tirocinio formativo e classi di liceo per momenti didattici condivisi. E naturalmente tutti i cittadini che hanno visitato le nostre prime quattro esposizioni e che hanno percepito l'esperienza estetica ed etica, respirando una concezione di arte di tipo sociale".
Ed è Attilio Tono il protagonista di "Ombreggiature di un ordine mobile" che inaugura venerdì 29 novembre 2019 alle ore 18.00 in parallelo con la Project Room | Territori, che vede protagonisti gli artisti Giacinto Cerone, Pirro Cuniberti, Andrea Grotto, Adi Haxhiaj, Alessandra Maio, Enzo Sbarra, Diego Soldà, Marta Vezzoli. Entrambe le esposizioni, che chiudono un anno di esordio e già ricco di riconoscimenti, saranno visitabili a ingresso libero, fino al 28 dicembre 2019 in via John Cage, alla Bolognina.
"Quella che stiamo per inaugurare è una mostra importante, la quinta e ultima in ordine di tempo per il 2019, assolutamente coerente con il livello e l'internazionalità di quelle che l'hanno preceduta. - continua l'artista e direttore Marcello Tedesco - Con Attilio Tono cominciamo un focus sulla scultura (con opere che eccezionalmente si potranno toccare) mentre la PROJECT ROOM ospiterà delle personalità storicizzate del mondo dell'arte e in particolare, il nostro impegno nell'avere l'opera di tre maestri come Cerone, Cuniberti e Sbarra, è prima di tutto un segno d'amore nei confronti di Bologna, una città straordinaria che merita di esprimere al massimo tutte le sue potenzialità".
"OMBREGGIATURE DI UN ORDINE MOBILE", ATTILIO TONO
"Con gli spazi e la luce naturale di questo museo ho un grande feeling - spiega Tono alla vigilia del vernissage - si percepisce il suo carattere inclusivo e la spinta verso un'arte utile. Il territorio nel quale nasce mi ha ispirato per le installazioni che vedrete ed mtn | museo temporaneo navile è un luogo nel quale è evidente che si innesca una certa sensibilità in grado di fartene sentire parte, ma in modo non invasivo. E' tutto chiaramente e direttamente al servizio del pubblico".
Attilio Tono nasce a Mariano Comense, Como, nel 1976. Si diploma in Scultura all’Accademia di Brera di Milano nel 1998; dal 2004 è docente di Tecnologie dei Materiali presso la NABA di Milano e dal 2006 di Tecniche della Scultura all’Accademia Aldo Galli-IED di Como. Vive e lavora tra Milano e Berlino.
L’approccio che sostanzialmente caratterizza il lavoro di Attilio Tono è quello legato a un sentimento di impossibilità di pervenire a una conoscenza assoluta, afferma a questo proposito l’artista: "Sono consapevole di non sapere, e non ritengo oggettivamente possibile una mente onnicomprensiva. Se ogni cosa è connessa a tutte le altre, per spiegare ogni singolo evento avremmo bisogno di conoscere tutti gli altri, e ciò mi sembra innaturale. Per questo non aspiro a spiegare ma a svelare". Ne deriva che ogni connessione crea vertiginosamente nuove forme e nuove dimensioni materiche, organiche, in movimento, in una continua rete di relazioni, scambi e conflitti. Dove l’ordine che sorge dal non-equilibrio si manifesta nella ricchezza, varietà e bellezza labirintica di ciò che è vivo. Una scultura quella di Attilio Tono che non desidera porsi solo come fenomeno culturale, cioè operante all’interno di un codice, bensì porsi in quel territorio contradditorio e indefinibile proprio del reale: "La mia ricerca scultorea recente è stata catturata proprio dall’importanza di queste “relazioni”, spesso invisibili all’occhio, sotto la soglia d’attenzione, minime, lente, ma capaci di emanare echi e modificare stati in modo continuo e sostanziale".
PROJECT ROOM | TERRITORI
«La nostra Project Room | Territori è di fatto un'operazione unica, resa possibile dalla generosità degli artisti che hanno compreso la bontà del progetto, volto a costruire un museo realmente democratico e con un'identità ben precisa - spiega ancora Marcello Tedesco introducendo gli autori delle opere esposte in questa speciale sezione del museo ospite di Trilogia Navile - e la mostra che chiude il 2019 rappresenta un altro bellissimo esempio di interazione delle differenze e di linguaggi artistici.
Gli ospiti fino al 28 dicembre saranno: Giacinto Cerone, Pirro Cuniberti, Andrea Grotto, Adi Haxhiaj, Alessandra Maio, Enzo Sbarra, Diego Soldà, Marta Vezzoli».
Dall'apertura del museo avvenuta lo scorso gennaio, al quale ha fatto seguito una serie di esposizioni di artisti affermati ed emergenti oltre che a eventi culturali che hanno spalancato le porte del museo al pubblico, sono arrivati alcuni prestigiosi riconoscimenti.
Il premio dell'Unesco Giovani Pitch Night, l'inclusione di mtn | museo temporaneo navile nel circuito di "Opentour 2019" (la festa dell’arte promossa dall’Accademia di Belle Arti, mostre ed eventi nei migliori spazi d’arte della città) e il premio dei collezionisti andato all'opera di Xia Shafei oltre a una menzione speciale della giuria ad Angela Grigolato.
«Trilogia Navile, iniziativa immobiliare realizzata dalla Valdadige Sistemi Urbani, ospita il primo museo di quartiere in Italia e da oggi anche una sala espositiva unica, architettonicamente predisposta alla comunicazione visto che è aperta e trasparente, visibile e stimolante - spiegano Eva Bonetti e Claudio Vicari a nome della Valdadige - L'idea di portare l'arte in questo luogo ci è parsa fin da subito un grande regalo per i residenti e il fatto di poter contare su un museo e degli artisti tanto generosi da prestare le loro opere d'arte sarà un'esperienza esclusiva e davvero all'avanguardia, in linea con la qualità dell’iniziativa immobiliare».
Il progetto, ideato da Marcello Tedesco e Silla Guerrini è sostenuto da Valdadige Sistemi Urbani, è patrocinato dal Comune di Bologna in collaborazione con il Quartiere Navile ed è dedicato alla figura di Palma Bucarelli.