Auguri Toti! Gli amici per il centenario di Toti Scialoja
L’Accademia Nazionale di San Luca celebra, nel centenario della sua nascita, la figura poliedrica di Toti Scialoja.
Comunicato stampa
L’Accademia Nazionale di San Luca celebra, nel centenario della sua nascita, la figura poliedrica di Toti Scialoja.
A rendere omaggio al grande artista sono invitati studiosi, critici, poeti, musicisti, allievi e amici che con il pittore, scenografo, poeta, accademico Scialoja hanno condiviso momenti di vita e che da lui sono stati ispirati.
Nato il 16 dicembre 1914 a Roma, Toti mostra da subito il suo talento artistico che si manifesta in più direzioni, non solo come pittore ma anche come poeta. La sua creatività si sviluppa altresì nel teatro con la realizzazione di importanti scenografie e costumi; ma non si risparmia neppure nell’insegnamento, prima come docente poi come direttore dell’Accademia di Belle Arti di Roma. Viene eletto accademico pittore nel 1988 dall’Accademia Nazionale di San Luca diventandone poi vice presidente. Realizza numerose mostre personali e partecipa ad importanti collettive in Italia e all’estero. È scomparso a Roma nel 1998.
A ricordare Toti Scialoja interverranno Giuseppe Appella, Alberto Arbasino, Alberto Boatto, Ester Coen, Gianni Dessì, Nunzio Di Stefano, Giosetta Fioroni, Biancamaria Frabotta, Jannis Kounellis, Paolo Mauri, Maurizio Montani, Piero Pizzi Cannella, Fabio Sargentini, Gabriele Stocchi, Adrian Tranquilli, Lorenza Trucchi, e tutti gli Accademici di San Luca presenti.
Il maestro Marcello Panni sarà presente con l'esecuzione de Canzonette a tre voci (1985-86) per soprano flauto e violoncello (Alda Caiello, soprano; Luca De Marchi, flauto; Matteo Scarpelli, violoncello) sulle poesie di Toti Scialoja tratte da "La Mela di Amleto": L'ape che fuma, Sotto un acero, Ho una mosca, L'anguilla sull'orlo dell'Arno, Il coccodrillo artritico, Una libellula.
Per l'occasione, inoltre, saranno proiettati dei video in cui si racconta l'artista attraverso interviste e servizi televisivi, materiale conservato presso l'archivio delle Teche Rai.