Augusto Meneses Miniaty – Il tempo di…
Amy-d Arte Spazio presenta a Milano la retrospettiva dedicata alla straordinaria figura dell’artista Augusto Meneses Miniaty, nato a Madrid nel 1931.
Comunicato stampa
IL TEMPO DI… Augusto Meneses Miniaty
a cura di Anna d’Ambrosio
Dal 20 di ottobre al 12 di novembre 2011 Amy-d Arte Spazio presenta a Milano la retrospettiva dedicata alla straordinaria figura dell’artista Augusto Meneses Miniaty, nato a Madrid nel 1931.
La mostra racconta una e tante storie.
La prima, quella di un uomo attualissimo e stravagante, di un fotoreporter, viaggiatore instancabile.
La seconda, quella di tanti personaggi, eventi, momenti che hanno fatto la storia del Mondo negli ultimi 50 anni, toccando tutti i temi della cronaca nazionale ed internazionale.
Nell’ambito del percorso cronologico trovano spazio sezioni dedicate a temi che attraversano l’opera di Augusto Meneses Miniaty nel corso degli anni, come le grandi occasioni storiche, l’inaugurazione di Brasilia (1959-1960), la vittoria dei fratelli Castro a Cuba (1960), la campagna elettorale Kennedy/Nixon (1960), l’era Nasser e l’era Sadat (1968-1972) o le figure - molto spesso femminili - che le hanno ispirate.
La sua vita è in effetti scandita da una successione di viaggi... incontri e amori con donne affascinanti e a volte molto famose.
IL TEMPO DI… Augusto Meneses Miniaty è il tracciato di una vita umana complessa quanto l’immagine di una galassia.
Non segue la logica del tempo cronologico ma quella del sapere e della scoperta.
Intrecci di eventi, incontri che sembrano senza rapporto gli uni con gli altri sono invece collegati fra loro da linee così tenui che l’occhio fatica a seguire.
Perdersi per ritrovarsi è la caratteristica dell’artista che alterna lunghi viaggi a soggiorni altrettanto lunghi in Paesi lontani dove continua la ricerca di un’identità sempre in definizione.
Il rapporto tra fotografia e tempo si fa talmente denso perché l’immagine si fa enigma: l’immagine diventa presenza dell’assente, messa in scena di un passato che non ne vuole sapere di tacere, pur tacendo.
L’opera di Meneses non è una semplice testimonianza, non è il reale in quanto “cifra” del vero, ma profeta silente di meandri metafisici da tradurre.
La sua fotografia è esperienza creativa nel tempo.
IL TEMPO DI… affiora dunque dall’Altro.
Non è iscritto sulla linea passato, presente, futuro, perché modale.
Anatomia di un’immagine atemporale che rimanda all’atemporalità della vita.
“Gli uomini che inventarono il tempo, hanno poi inventato l’eternità come antitesi, ma la negazione del tempo è vana quanto il tempo.
Non c’è né passato, né futuro, ma solo una serie di presenti che si susseguono”.
Marguerite Yourcenar, Il tempo grande scultore
Le ultime sfide di Augusto Meneses Miniaty rimandano allo studio dei manoscritti originali di Leonardo da Vinci scoperti dal Prof. Picus dell’Università del Massachusetts nella Biblioteca Nazionale di Madrid, che per più di un anno, nel 1967, ha fotografato per conto di Life Magazine.
Egli scrive: “Leonardo è grande, molto grande, forse troppo grande per l’epoca nella quale è vissuto, per la nostra epoca e per quelle che verranno.
La sua grandezza non ha limite, è senza tempo.
Appartiene al nostro Universo.
Io sono piccolo, molto piccolo, come l’insetto o il microbo così necessari nell’evoluzione di tutto ciò che è vivo intorno a noi.
Per questo io appartengo a Leonardo e lui appartiene a me”.
Augusto Meneses Miniaty, Leonardo... y yo