Aurelio Amendola – Michelangelo. Affreschi digitali & dintorni
La mostra “Aurelio Amendola: Michelangelo, affreschi digitali & dintorni”, rappresenta l’occasione per ricordare, attraverso gli scatti di uno dei più importanti fotografi internazionali che ha dedicato una parte rilevante della sua produzione artistica all’opera michelangiolesca, l’inscindibile legame che storicamente lega Michelangelo all’Accademia delle Arti del Disegno.
Comunicato stampa
Dal 15 dicembre 2017 al 6 gennaio 2018, l’Accademia delle Arti del Disegno organizza nella Sala delle Esposizioni in Via Ricasoli n.68, angolo Piazza San Marco, a Firenze, la mostra “Aurelio Amendola: Michelangelo, affreschi digitali & dintorni”, con la regia dell’architetto Alberto Bartalini, realizzata con il Patrocinio del Comune di Firenze, della Regione Toscana e della Città Metropolitana di Firenze, in collaborazione con “Robot City Italian Art Factory”.
L’esposizione, visitabile con ingresso gratuito, presenta le opere fotografiche di Aurelio Amendola, fotografo pistoiese di fama internazionale e membro dell’Accademia delle Arti del Disegno, incentrate sui capolavori di Michelangelo e riprodotte attraverso la tecnica dell’affresco digitale su particolari superfici in cemento, oro, ossido di rame e ferro, fibre e trasparenze, successivamente ritoccate a mano, dell’azienda toscana Giannoni&Santoni di Perignano (Pisa), specializzata nel restauro conservativo e nella realizzazione di apparati decorativi.
Nella sala principale sono esposte 15 opere di Aurelio Amendola realizzate con la tecnica dell’affresco digitale, al centro dello spazio è collocata una rivisitazione della “Pietà” di Michelangelo realizzata in polistirolo in scala 1:1, mentre custodita in un’apposita teca si trova una versione ridotta realizzata in marmo, con misure 50x50 cm, dallo scultore Gualtiero Vanelli, anch’egli membro dell’Accademia delle Arti del Disegno, con cui si conclude idealmente il suggestivo dialogo con l’originale michelangiolesco. Nella seconda sala sono collocati gli scatti fotografici originali di Aurelio Amendola che, illuminando le opere di Michelangelo attraverso prospettive inattese, ne esalta le forme sinuose e i particolari anatomici. Da sempre attento al linguaggio della scultura e alle caratteristiche plastiche del marmo, attraverso il sapiente uso della luce, Amendola è in grado di catturare immagini pure, in bianco e nero, dalle quali emergono la forte umanità e il vitalismo dei soggetti ritratti.
Cristina Acidini, Presidente dell’Accademia delle Arti del Disegno, osserva: “la mostra si presenta come innovativa entro la tradizione: muovendo dalle opere di due grandi accademici, le statue di Michelangelo e le foto di Amendola, i nuovi media ne consentono riletture e reinterpretazioni d’artista”.
La storia dell’Accademia fiorentina, la più antica accademia d’arte del mondo occidentale, fondata da Giorgio Vasari e Cosimo I de’ Medici nel 1563, iniziò proprio dall’eredità artistica di Michelangelo, eletto “Guida, Padre e Maestro” e primo Accademico.
La mostra “Aurelio Amendola: Michelangelo, affreschi digitali & dintorni”, rappresenta l’occasione per ricordare, attraverso gli scatti di uno dei più importanti fotografi internazionali che ha dedicato una parte rilevante della sua produzione artistica all’opera michelangiolesca, l’inscindibile legame che storicamente lega Michelangelo all’Accademia delle Arti del Disegno.
Le opere fotografiche di Amendola sono state riprodotte attraverso una tecnica artigiana innovativa, strettamente connessa al mondo dell’arte, del design e dell’architettura, e ciò contribuisce a rinsaldare il rapporto che l’Accademia ha con gli artisti e con l’arte della contemporaneità, con le nuove tecnologie a essa applicate e con le maestranze artigiane, coerentemente al suo proposito costitutivo di conservare opere, funzioni e valori culturali del passato e offrire impulsi e contenuti sempre attuali. La tecnica dell’affresco digitale coniuga l’abilità manuale, la dimensione artistica e le più innovative tecnologie digitali e, attraverso la stampa digitale, permette di imprimere le immagini su qualsiasi superficie materica, dal legno al metallo, al tessuto, per poi diventare una pavimentazione, una carta da parati, un pannello decorativo o un complemento d’arredo.
Aurelio Amendola, che vive e lavora a Pistoia ed è famoso nel mondo anche per aver ritratto i grandi protagonisti dell’arte del Novecento, da Giorgio De Chirico a Roy Lichtenstein, da Mario Schifano a Andy Warhol, da Alberto Burri a Giacomo Manzù, Giuliano Vangi, Jannis Kounellis, Marino Marini, Pomodoro, commenta la mostra sottolineando come “grazie alla lungimiranza di Alberto Bartalini, che ha creato questo incontro, all’eccellente tradizione artigianale di Giannoni&Santoni, ho avuto l’opportunità di sperimentare nuove forme espressive, che danno una nuova matericità alle mie opere rendendole contemporanee”.
Antonio Giannoni, per Giannoni&Santoni, dopo aver ringraziato sentitamente l’Accademia delle Arti del Disegno per l’opportunità di esporre in un luogo così prestigioso, ricorda che “il progetto ‘Affreschi digitali & dintorni’ dedicato all’opera fotografica di Aurelio Amendola inerente le opere michelangiolesche è nato da un’intuizione di Alberto Bartalini e grazie alla sperimentazione di Venio Santoni”.
In mostra anche il volume “Michelangelo. La dotta mano”, pubblicato in tiratura limitata dalla Casa editrice FMR, che celebra il genio di Michelangelo Buonarroti.
Dopo i saluti di Cristina Acidini, Presidente dell’Accademia delle Arti del Disegno, intervengono Giorgio Bonsanti, Segretario Generale dell’Accademia delle Arti del Disegno, Domenico Viggiano, Direttore della Sala delle Esposizioni dell’Accademia delle Arti del Disegno, il fotografo Aurelio Amendola, lo scultore Gualtiero Vanelli e Antonio Giannoni per Giannoni&Santoni