Ausonio Tanda – Archeologia del Ciborg

Informazioni Evento

Luogo
GALLERIA FRAMMENTI D'ARTE
via Paola 23, Roma, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

La mostra rimarrà aperta fino a Domenica 18 Novembre 2018
Orari: dal Lunedì al Venerdì dalle 10.00 alle 13.30 e dalle 16.00 alle 19.30

Vernissage
19/10/2018

ore 19,30

Artisti
Ausonio Tanda
Curatori
Giusy Emiliano
Generi
arte contemporanea, personale

Galleria Frammenti D’Arte è lieta di presentare una mostra antologica di Ausonio Tanda, uno dei maggiori artisti sardi del secondo dopoguerra, in occasione del trentennale della sua scomparsa.

Comunicato stampa

Inaugurazione 19, 20, 21 Ottobre 2018 ore 18:30 presso Galleria Frammenti D'Arte e Officine Tanda, in Via Paola 20 e 23, Roma
si inaugura in due spazi espositivi limitrofi, per proseguire fino al 18 Novembre nello spazio della galleria.

Domenica 21 Ottobre 2018 ore 17.30 lezione aperta del prof. Eclario Barone DALLE TONNARE AI CIBORG sull'opera, i temi e le tecniche artistiche di Ausonio Tanda

Giovedì 25 Ottobre 2018, in occasione della settimana dell'arte contemporanea Rome Art Week, vi aspettiamo per una serata evento dalle ore 17.00 alle 19.00.

Con la partecipazione degli studenti dell'Accademia di Belle Arti di Roma e Sassari

Galleria Frammenti D'Arte è lieta di presentare una mostra antologica di Ausonio Tanda, uno dei maggiori artisti sardi del secondo dopoguerra, in occasione del trentennale della sua scomparsa.
La Galleria presenta una selezione di opere che offrono una nuova e inedita visione della sua produzione artistica.
La mostra si sviluppa rispettando due percorsi espositivi.
Il primo, in galleria, offre una panoramica completa del pensiero e delle varie espressioni artistiche del Maestro. L'esposizione di opere pittoriche mostra le varie tecniche messe a segno dall'artista nel corso della sua carriera. Alcuni storici-filmati verranno proiettati per condividere preziose testimonianze che ci traghetteranno verso il “Tanda pensiero”, ricostruzione attiva dell'uomo-artista.
Il secondo percorso, allestito in un'officina meccanica, ricrea le atmosfere dell'atelier di Ausonio Tanda mentre lavora ai suoi “Ciborg”. In questo ambiente immersivo e suggestivo, con la proiezione dei video, osserveremo i flussi creativi dell'artista. L'aspetto interdisciplinare verrà approfondito attraverso un filmato prodotto grazie alla partecipazione degli studenti di Pittura dell'Accademia di Belle Arti di Sassari.
Le musiche, che accompagneranno l'intero viaggio espositivo, sono state composte per l'evento dal musicista Andrea Cauduro.
Il lavoro curatoriale eseguito da Giusy Emiliano è stato possibile grazie al lavoro di ricerca svolto dal Professore Eclario Barone, Accademico presso Le Belle Arti Di Roma. Tale approfondimento ha permesso di riposizionare l’artista Ausonio Tanda e di analizzare concretamente le fasi artistiche e le scelte stilistiche messe in campo dall’artista. A tal proposito, il testo storico-artistico di Eclario Barone permette un approccio scientifico all’interpretazione della poetica artistica: “I Ciborg nascono a poco a poco in queste atmosfere irrespirabili ed apocalittiche, non come smaglianti prodotti di fabbrica ma come manufatto ottenuto dall'attraversamento di atmosfere acide di mondi invivibili. Così a mano a mano i segni non vengono più tracciati dai pennelli, ma sempre più da vernici spruzzate con aerografi a bocca, o incisi dall'azione del fuoco nell'acetato trasparente e dei diluenti alla nitro nel polistirolo.
Infine, nelle sagome replicate degli ultimi anni, quasi metope di un personale (ed abbattuto) tempio dedicato alla storia umana, Tanda ricompone la dicotomia espressiva in cui è stato incasellato per tutta la sua vita e così i suoi pescatori di tonni, sottoposti ai trattamenti cromatici dei Ciborg, diventano estenuate icone umane, vite che si reincarnano sempre uguali, ormai solo segni grafici di una struggente, infinita, teoria Pop"
L’analisi curatoriale passa attraverso le opere raccontate dagli eredi di Ausonio Tanda, nel forte tentativo di dare luce ad un artista ormai scomparso. Come menzionato nel testo curatoriale di Giusy Emiliano: “Il segno distintivo di Tanda offre ancora oggi un campo aperto di confronto su questioni cruciali e attuali, egli permette di accogliere un posizionamento lascivo rispetto ai luoghi non luoghi, ma rigoroso verso il potere e l'umanità. Le sue ricerche sono capaci di ridefinire una forma atemporale dell’arte contemporanea degli ultimi decenni. Infatti attraverso il gesto analitico l'artista ripercorre e interpreta varie forme d'arte da quella Astratta a quella Formale passando per l'Avanguardismo.
Le figure antropomorfe di Tanda ribaltano e impastano il tema della tecnologia dando vita a nuove rielaborazioni di Ciborg. La critica avanzata dall'artista pone l'accento sull'annientamento globale. La ricerca del trascendente, dell'eterno divenire, quindi la raffigurazione di forme oniriche, senza tempo, cupe ed inquietanti, memorie di un tempo passato e incubo di un futuro possibile. Questo lavoro viene declinato in varie forme dall'artista che non riesce mai a staccare lo sguardo rispetto all'essenza dell'uomo intesa come - traccia assolutista –”.

BIOGRAFIA
Ausonio Tanda nasce il 19 ottobre 1926 a Sorso in provincia di Sassari;
si è formato all'Istituto d'Arte di Sassari per poi trasferirsi a Roma nel 1951.
1950 vince ex aequo il primo premio alla Mostra nazionale Città di Sassari.
1951 si trasferisce a Roma.
1954 I° Premio alla Biennale di Arti Figurative di Nuoro.
1959 I° Premio alla Mostra di Arti Figurative di Cagliari.
1959 I° Premio alla Biennale d'Arte di Nuoro.
1959 I° Premio Giovanni Ciusa Romagna.
Dal 1952 al 1960 allestisce numerose personali a Sassari, Cagliari, Oristano e Roma (Fondazione Besso, 1956; Galleria S. Marco1957 e 1959; Galleria Elmo, 1960).
1961 I premio alla mostra nazionale Città di Marino e premio dell’Amministrazione Provinciale alla VI Rassegna d’arte contemporanea di Termoli.
1962 gli viene data la Medaglia d'Oro della Presidenza della Repubblica alla VII Rassegna d'Arte di Termoli alla quale seguirà una mostra antologica presso il comune di Grosseto.
1963 vince un premio-acquisto alla IV Rassegna di Arti Figurative di Roma e del Lazio.
1963 allestisce personali a Sassari e Roma, partecipando con Aligi Sassu e Roberto Sebastian Matta all'esecuzione di un murale per la città di Dozza (Bologna).
1964 espone alla Galleria Guida di Napoli.
1964 espone alla Mostra d'Arte Contemporanea di Palazzo Strozzi a Firenze.
1964 vincendo ex-aequo il primo premio della critica, “Scipione” a Macerata.
Dal 1965 al 1967 partecipa alle più importanti manifestazioni artistiche nazionali (Premio Esso, Premio Cecina, Premio Villa S. Giovanni, Quadriennale d’arte di Roma), allestendo numerose personali a Roma, Chieti, Ancona, Sassari, Salerno.
1967 viene incaricato dal Ministero della Pubblica Istruzione ad istituire il Liceo Artistico Statale a Cagliari, che dirigerà fino al 1971. Accanto all’impegno per le numerose personali che continua ad allestire in Sardegna e a Roma, realizza per Enti e privati arredi e sculture ispirati agli organismi cibernetici.
1969-70 avvia una nuova ricerca sulle costanti automatiche del comportamento infantile.
1971 vince il I premio nazionale “Mario Sironi” con un’opera in polistirolo.
1975 espone una grande scultura in plexiglass trasparente alla rassegna “Arte Fano” presso la Rocca Malatestiana.
1985 collettiva “Artisti oggi tra Scienza e Tecnologia” (Roma, palazzo Venezia).
Sue numerose opere fanno parte di collezioni pubbliche e private sia in Sardegna che nel resto d'Italia, quali l'Amministrazione provinciale di Sassari, il Banco di Sardegna, l'Università di Sassari, le Camera di Commercio di Sassari, Cagliari e Nuoro.
Muore a Roma nel 1998.