Avere l’Arte in testa Lab

Informazioni Evento

Luogo
SPAZIO TADINI
Via Niccolò Jommelli 24, Milano, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
28/03/2023

ore 18

Generi
fotografia

Seconda edizione del premio fotografico Umane Tracce, dedicato alla memoria di Nicola Paccagnella.

Comunicato stampa

Si è conclusa la seconda edizione del premio fotografico Umane Tracce, dedicato alla memoria di Nicola Paccagnella, fondato nel 2020 da Stefano Bianchi, Enzo Cortini, Paola Riccardi. Una giuria attenta e specializzata, composta da professionisti in vari campi dell’immagine, ha esaminato i progetti sottoposti al premio nel 2022, valutandone linguaggio, stile, capacità narrativa e concept.

Il progetto “PH” di Michela Mariani, lavoro vincitore di questa seconda edizione, diventerà un libro Crowdbooks ed una mostra, a cura di Paola Riccardi.
La premiazione, la presentazione del libro e l’inaugurazione della mostra si terranno

il 28 marzo 2023 alle ore 18:00
la mostra sarà esposta da “Avere l’Arte in testa Lab”
presso Casa Museo Spazio Tadini via Jommelli 24, Milano
con apertura dal 29 marzo al 2 aprile 2023
visitabile con ingresso libero nei seguenti orari 15:30 – 19:30
La mostra proseguirà da Musa Fotografia, via Mentana, 6, Monza
dal 1 al 10 giugno 2023

Composizione della Giuria II edizione 2022
Stefano Bianchi | editore | fondatore premio Umane Tracce | Presidente di giuria
Paola Riccardi | editor e curatrice | fondatrice del premio Umane Tracce
Silvia Camporesi | fotografa e artista
Manuela De Leonardis | giornalista e scrittrice
Maki Gherzi | regista pubblicitario
Gianmarco Maraviglia | fotoreporter
Sara Munari | fotografa, docente e curatrice

Media Partner e Sponsor tecnici
Alcentoquarantadue | Crowdbooks | C.S.F. Adams | N.O.C. - New Old Camera | Società Agricola Gerolimetto

PRIMO PREMIO
Michela Mariani con il progetto“PH”

Motivazione della giuria: per aver trattato il tema della transizione di genere con grande intimità, senza cadute retoriche o sensazionalistiche, riuscendo a restituire un’atmosfera di serenità e di consapevolezza capaci di raccontare con profondità il protagonista, Pier-Hélène, che esprime una assoluta libertà dalle convenzioni. La complessità della storia è espressa con una linguistica coerente che mescola linguaggi e modalità narrative diverse, integrate con armonia.
Premio: Libro monografico Crowdbooks a cura di Stefano Bianchi e Paola Riccardi distribuito presso le librerie del circuito arte e fotografia. Mostra a cura di Paola Riccardi, con stampe prodotte a cura del Premio e poi restituite al fotografo.

SECONDO PREMIO
Yarin Trotta Del Vecchio con il progetto “Nisida – L’isola della gioventù sospesa”

Motivazione della giuria: il lavoro si colloca nella traccia di uno stile reportagistico consolidato ed efficace, trattando un tema di non facile elaborazione come quello della carcerazione, soprattutto per la presenza di minori. L’autore è riuscito a creare un significativo equilibrio tra ambienti e protagonisti delle storie, fondendoli in una stessa narrazione.
Premio: 3 stampe Fine Art dal progetto esposte nella mostra relativa al premio e poi restituite al fotografo e 3 volumi fotografici tra i titoli della casa editrice Crowdbooks.

MENZIONE
Camilla Biella con il progetto “La sostanza dei ricordi”

Motivazione della giuria: per aver saputo rinnovare il tema del ricordo, molto trattato nella fotografia contemporanea, attraverso una trasfigurazione visiva della memoria in immagini frammentate di un caleidoscopio. L’intero progetto funziona come un viaggio a ritroso nella storia personale dell’autrice bambina.
Premio: 1 stampa Fine Art dal progetto esposta nella mostra relativa al premio e poi restituita al fotografo e un volume fotografico tra i titoli della casa editrice Crowdbooks

“Il progetto di Michela Mariani vincitore di questa seconda edizione colpisce per la sua verità: istantanee scattate con delicatezza mescolate a foto dall’archivio personale, per raccontare una persona che vive con serenità la sua peculiarità di genere, scegliendo di vestire abiti femminili mantenendo in parallelo anche la sua identità maschile. Michela è rimasta sedotta dal suo stile, dal suo charme, dall’assoluta libertà delle sue scelte in un incontro casuale e fortuito in Québec, ed ha saputo comporre in un clima di sincera amicizia un ritratto a quattro mani intimo, rispettoso ed in ascolto del personaggio. Lo charme e la simpatia di Pier-Hélène hanno conquistato anche la giuria, che si è espressa con voto unanime. “

Paola Riccardi