Avvistamenti
IX edizione della mostra internazionale del video e del Cinema d’autore. Il programma si articola in due sezioni: la prima e’ una personale dedicata Carlo Michele Schirinzi di cui e’ possibile rivedere la filmografia completa; l’altra e’ la collettiva Made in Italy dedicata ai piu’ interessanti esponenti italiani delle arti elettroniche, visive e da quest’anno anche sonore.
Comunicato stampa
Il Cineclub Canudo presenta la nona edizione della mostra internazionale del video e del Cinema d’autore Avvistamenti, organizzata e diretta da Daniela Di Niso e Antonio Musci e patrocinata dall’Assessorato al Mediterraneo, alla Cultura e al Turismo della Regione Puglia. L’evento, che si inaugura il 14 dicembre alle ore 20.30, si svolgerà presso il Cinema Odeon di Molfetta, dal 14 al 16 dicembre 2011.
Il programma si articola in due sezioni, di cui la prima è una personale dedicata al più autarchico e originale dei cineasti italiani, Carlo Michele Schirinzi, di cui sarà possibile rivedere la filmografia completa: le proiezioni si svolgeranno a partire dalle ore 21,30 del 14 e 15 dicembre e proseguiranno alle 19.15 del 16 dicembre.
L’altra sezione è una collettiva intitolata Made in Italy, curata dagli organizzatori e dal critico Bruno Di Marino, dedicata ai più interessanti esponenti italiani delle arti elettroniche, visive e da quest’anno anche sonore. Le proiezioni di Made in Italy si svolgeranno, per quanto riguarda i mediometraggi, a partire dalle ore 18.00 del 15 e 16 dicembre e proseguiranno con gli altri lavori in programma alle 21.30 del 16.
Classe 1974, Schirinzi è artista e videomaker che mescola, come si legge nella sua biografia, Ubu a Don Chisciotte, Beckett e Bene a Paolo Uccello e Rothko, Verdi ai Dead Kennedys, Buscaglione alle ricerche sonore dei conterranei Larssen e Urkuma, il tutto in un eremo moderno in cui l’universale comodamente implode nell’intimo e viceversa.
«Autore indipendente ed eclettico, che mescola sperimentazione, narrazione e documento, immagini fisse (fotografiche) e immagini in movimento, riutilizzando spesso in modo creativo anche il repertorio, Carlo Michele Schirinzi è soprattutto un poeta dell’intermittenza e del lampeggiamento, artefice di una visione sempre indefinita, secondo un processo di comparsa e scomparsa delle immagini, fino – paradossalmente – alla distruzione della visione stessa». (Bruno Di Marino).
Numerosi sono i premi e le retrospettive che gli sono state dedicate da importanti festival come Pesaro e Torino, dove a partire dal 2003 ben tre suoi lavori ottengono significativi riconoscimenti: due menzioni speciali per Il nido (2003) e Mammaliturchi! (2010) ed il premio come miglior cortometraggio a Notturno Stenopeico nel 2009. Quest’anno Eco da luogo colpito è stato selezionato alla 68. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia nella sezione Controcampo Italiano, mentre al 29° Torino Film Festival Schirinzi ricopre il ruolo di giurato nella sezione Italiana.Corti. Attualmente è impegnato nella lavorazione del lungometraggio “I resti di Bisanzio”.
La retrospettiva di “Avvistamenti” è l’occasione per rivedere la sua filmografia completa provando a rintracciarne anche alcuni fili conduttori.
Per quanto riguarda Made in Italy, «anche quest’anno Avvistamenti ha deciso di gettare uno sguardo sulla produzione di autori pugliesi, alcuni dei quali lavorano in questa regione, mentre altri, pur non vivendoci, mantengono con essa un forte legame sul piano produttivo. Essi documentano in modo originale paesaggi naturali e paesaggi umani locali, sospesi tra passato e presente: Uno Stato di Cose di Domenico de Ceglia, L’ultima raccolta di Antonio Puhalovich e Densamente spopolata è la felicità di Francesco Dongiovanni (in programma a partire dalle ore 18.00 del 15 dicembre). Giuseppe Boccassini con 000001 B#O dà corpo ad una personale “indagine analogica di un paesaggio naturalistico”, dissolvendone la forma immediatamente percepita attraverso l’uso di filtri analogici. Chiara Armentano propone Wake, forse l’unica opera davvero narrativa della selezione, mentre Cosimo Terlizzi con Folder (16 dicembre, ore 18.00) propone un diario autobiografico disordinato, frammentario e “in movimento”. Anche quest’anno vi sono alcuni film di animazione sperimentale, come So’QQuadri degli E.G.O. e Small white Dots di Igor Imhoff, già ospiti di altre edizioni della rassegna. Sotto il segno della sperimentazione i due lavori inediti, in anteprima ad Avvistamenti, Stolen and Contaminated di Davide Pepe e Saulo di Valentina Dell’Aquila, densi di suggestioni e rimandi ad altre forme espressive, così come il rapporto tra creazione elettronica visiva e sonora è affidato da un lato all’installazione, anch’essa inedita, 4 Elements di Francesco Giannico (16 dicembre, ore 22.30), una riflessione sugli elementi e sulla natura che dialoga con la visione entomologica di Boccassini, dall’altro a Gabriele Panico, già compositore per alcuni film di Schirinzi, che musicherà quel Film (in programma il 14 dicembre alle 23.00) concepito da Beckett, capolavoro sperimentale ancora oggi di una modernità sorprendente» (Bruno Di Marino).
Altra anteprima di Avvistamenti è la performance tra teatro e video di Ninnì Vernola, ideata dal Cineclub Canudo su testo di Guy Debord (16 dicembre, ore 21.15).
Tutte le proiezioni saranno accompagnate da dibattiti moderati dai critici Bruno Di Marino, Guglielmo Siniscalchi, Luigi Abiusi e Gianluca Sciannameo.