Avvistamenti (non) è un festival
Diciannovesima edizione di «Avvistamenti (non) è un festival», manifestazione diretta da Antonio Musci e Daniela Di Niso per il Cineclub Canudo.
Comunicato stampa
Il cinema sperimentale nel suo complesso rapporto con le arti, partendo dalla produzione di Michele Sambin, pioniere della videoarte che da mezzo secolo fa dialogare musica, pittura e immagini al quale si deve l’introduzione negli anni Settanta della tecnica del videoloop. È la linea guida della diciannovesima edizione di «Avvistamenti (non) è un festival», manifestazione diretta da Antonio Musci e Daniela Di Niso per il Cineclub Canudo in calendario dal 27 al 30 dicembre nel Palazzo Tupputi di Bisceglie con la produzione di Apulia Film Commission e assessorato alla Cultura e Turismo della Regione Puglia nell’ambito dell’intervento Apulia Cinefestival Network 2021 e il patrocinio dell’assessorato alla Cultura del Comune di Bisceglie.
Ad aprire la programmazione, lunedì 27 dicembre (ore 17.30), l’incontro «L’eredità di un genio: l’Archivio Carmelo Bene» con il direttore del Polo biblio-museale di Lecce, Luigi De Luca, regista del prezioso recupero del fondo dell’artista nella Biblioteca Bernardini di Lecce, e lo studioso Bruno Di Marino. Si prosegue alle 19 con la proiezione dei lavori «Made in Italy» di Rossella Piccinno («Interramento del mio sogno di sposa»), Anna Marziano («Al largo») e Michele Sambin («Non cosa ma come») seguite dagli incontri con gli autori. Alle 21.30, per la rassegna Sonimage viene presentata, con la performance inedita «ArchiVivo – Michele Sambin Remixed Video», la reinterpretazione dal vivo dell’opera di Michele Sambin, che per l’occasione affiancherà il collettivo Basmati composto da Saul Saguatti, Audrey Coïaniz e Filippo Bonelli. A seguire, lo stesso Sambin si unirà a Gabriele Panico per un’altra performance inedita intitolata «Tortorello».
La programmazione di martedì 28 dicembre si apre alle 17.30 nel segno dell’etichetta discografica di Bisceglie Auand Records di Marco Valente, che verrà intervistato da Gabriele Panico e prosegue alle 19 con un’altra puntata di «Made in Italy» dedicata ad Alberto Baroni («Le iugement»), Morgan Menegazzo e Mariachiara Pernisa («Dagadòl») e Filippo Ticozzi («Still-lifes» e «Dissipatio»). Quindi, alle 21.30, per Sonimage, Ludovica Manzo propone il re-enactment di «Il tempo consuma», la storica performance che utilizza il videoloop, dispositivo analogico creato da Sambin nel 1978, e qui ripreso utilizzando per la prima volta la versione digitale del videoloop elaborata da Alessandro Fiordelmondo e Paolo Oster dell’Università di Padova. A seguire, Walter Forestiere e Michele Sambin propongono la performance «Due di Duo», versione aggiornata della videoperformance «Duo per un musicista solo» eseguita per la prima volta nel 1979, e la rivisitazione di un progetto del 1971, «Un violoncello per due suonatori» che vedrà Sambin improvvisare al violoncello manomesso da Walter Forestiere attraverso scordature e suoni percussivi.
Mercoledì 29 dicembre si parte sempre alle 17.30, con un incontro, moderato da Bruno Di Marino, al quale prende parte il francesista Giovanni Dotoli, studioso di Ricciotto Canudo, l’intellettuale nato in Puglia nel 1877, amico di Apollinaire e Picasso, considerato il primo teorico del cinema. Alle 19 la sezione «Made in Italy» prevede omaggi a Francesco Dongiovanni («Non si sazia l’occhio»), Giuseppe Boccassini («As In A Land, A Vagary» e «Lunar Studies») e Mauro Santini («Canto della terra» e «Vaghe stelle»). Alle ore 21.30, per Sonimage, prevista la performance audiovisiva inedita «Scandalosi furti» di WARSHADFilm (Tiziano Doria, Samira Guadagnuolo) con la partecipazione di Michele Sambin, che subito dopo si unirà a Salvatore Insana e Silvia Cignoli per «Trataka / Io ho fissato il fuoco per sempre», omaggio alla pratica utilizzata nello yoga. Chiusura di serata con Fabio Scacchioli e Vincenzo Core, che accoglieranno Michele Sambin nella performance «La descrizione delle stelle fisse», tentativo di esplorazione dei limiti temporali dello sguardo, a partire dalle immagini del viaggio della sonda spaziale Cassini-Huygens.
«Avvistamenti (non) è un festival» si chiude giovedì 30 dicembre con un programma che alle 17.30 prevede un incontro moderato da Gabriele Panico con Raffaella Ronchi, direttrice artistica del festival di musica contemporanea UrtiCanti, e Vittorio Gallo, musicista che ha condiviso un intenso percorso artistico con il compianto Gianni Lenoci, del quale verrà presentato il libro postumo «Alchimia dell'istante. Riflessioni e paradossi di un improvvisatore». Alle 19, «Made in Italy» celebra Gaël de Fournas e Federico Francioni («Akouchetame»), Cristina Picchi («Unfolded») e Luca Ferri («Mille cipressi» e «La casa dell'amore»). Alle 21.30, Sonimage ci apre con la performance «À vide - storia naturale del vuoto» durante la quale Sambin si unirà a Francesco Massaro (clarinetto basso e live electronics) e al gruppo Bestiario (Mariasole De Pascali, flauto, ottavino, flauto in sol; Adolfo La Volpe, lap steel guitar, live electronics; Michele Ciccimarra, cupaphon, batteria, percussioni; Egidio Marullo, temporary painting). Seguirà la performance inedita «Two Sax One Play» che segna l’incontro nel segno del sax tra Vittorino Curci e Michele Sambin, che in chiusura di serata accoglieranno Giuliano Di Cesare, Walter Forestiere, Vittorio Gallo, Francesco Massaro e Gabriele Panico per reinterpretare «Un suono a testa», video-partitura di Sambin datata 1976.
Tra l’altro, per iniziativa di «Avvistamenti (non) è un festival», il Museo Castromediano di Lecce acquisirà, nella propria collezione permanente, un’importante opera di Sambin del 1978, «Il tempo consuma», al centro di una grande mostra personale che si inaugurerà al Castromediano il 29 gennaio 2022. Un’opera estremamente significativa nella storia della performing art, proprio per l’innovazione apportata da Sambin con il suo sapiente utilizzo creativo delle nuove tecnologie e per aver ideato e introdotto per primo la tecnica del videoloop. L’opera è stata presentata in una grande mostra a La Friche la Belle de Mai a Marsiglia il 12 novembre 2021 in occasione della 34esima edizione del Festival Instants Vidéo e sarà visitabile fino al 13 febbraio 2022.
Tutti gli eventi in programma sono gratuiti. Si accede con certificazione verde, rispettando le prescrizioni normative in materia di contrasto al Covid-19.
Programma completo su www.avvistamenti.it. Info 340.2215793 e 340.6131760.