back to space / Irene Fenara

Informazioni Evento

Luogo
BACO - BASE ARTE CONTEMPORANEA
Palazzo della Misericordia, Via Arena, 9 , Bergamo Alta, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

Sabato e domenica 11-13 e 15-17

Vernissage
09/06/2018

ore 18

Artisti
Irene Fenara
Curatori
Mauro Zanchi, Sara Benaglia
Generi
fotografia, personale, collettiva

La mostra intende soffermarsi sul potere evocativo, la capacità di emozionare e l’energia che la fotografia è in grado di sviluppare. Con Supervision, invece, Irene Fenara presenta una selezione di immagini provenienti da videocamere di sorveglianza, e salvate dal flusso continuo che le cancella ogni 24 ore, sottolineando il contrasto tra un’attività fortemente funzionale e un’estetica altrettanto potente.

Comunicato stampa

back to space

a cura di double space
in collaborazione con Mauro Zanchi e Sara Benaglia

BACO Base Arte Contemporanea Odierna
Palazzo della Misericordia
Via Arena, 9, Città Alta, Bergamo
dal 9 giugno al 1 luglio 2018

back to space è un progetto espositivo che invita a riconsiderare lo spazio che ci circonda attraverso lo sguardo di sei autori: Giulia Flavia Baczynski, Nunzio Battaglia, Enrico Bedolo, Vittore Fossati, Francesca Rivetti e Valerio Tosi. La mostra intende soffermarsi sul potere evocativo, la capacità di emozionare e l’energia che la fotografia è in grado di sviluppare. back to space è il luogo dell’azione, dello spazio partecipato, vissuto, agito, che la macchina fotografica rivela come piega ulteriore, svelamento di un segreto, visione inattesa. Le immagini di questi fotografi ritraggono alcuni “luoghi” come se non fossero mai stati visti e forse come non potranno mai più essere visti, perché strappati alla loro quiete dalla forza dell’immagine.
Le immagini, che guidano il visitatore e ne indirizzano lo sguardo, sono le impronte irripetibili di un luogo, di un paesaggio, di una città e costituiscono anche un percorso che “porta a vedere” e rielaborare lo spazio intorno a noi, per far emergere la natura contraddittoria del mondo visibile: ciò che si vede e ciò che eccede la visione.
Si passa dalla Carta fisica della Terra di Giulia Flavia Baczynski, con le sue linee generate dall’increspatura della carta, insieme materia e spazio immaginario, a quelle di Life in file di Enrico Bedolo, in cui realtà e illusione vivono nello spazio generato dal fotogramma. Nuove ipotesi di lettura dello spazio naturale sono presenti in [ Ju|lü ] di Nunzio Battaglia e nelle immagini che compongono Viaggio in un paesaggio terrestre di Vittore Fossati, in cui tracce latenti e apparizioni, pronte ad essere attivate dal nostro sguardo, rivelano l’ombra insieme reale e metaforica del fotografo trattenuta al loro interno. Infine c’è lo spazio del Soggetto difficile di Francesca Rivetti, che giunge al culmine nelle fotografie di Nuova Atlantide, la città immaginaria di Valerio Tosi, composta da inservibili componenti di computer, trasformati in architetture evanescenti che, al loro apparire, modificano irreversibilmente lo spazio e lo sguardo di chi le osserva.
L’universo iconografico, cui questa mostra dà vita, è permeato dall’idea di uno spazio che non segna solo i confini di un fatto ottico, prospettico, visivo o percettivo, ma genera un cambiamento nel modo di considerare la realtà, attraverso una visione binaria, per cui una realtà ne include sempre un’altra. È nello stesso istante uno spazio fisico, urbano, architettonico, ma anche mentale ed emozionale, dove si muovono corpi e sguardi, da pensare e raccontare con le parole e le immagini.
L’esposizione è a cura di double space, un progetto curatoriale ideato da Enrico Bedolo e Silvia Mazzucchelli, che intreccia l’idea di spazio con il linguaggio fotografico contemporaneo.
Catalogo in mostra, Edizioni Wunderkammer 2018, isbn 9788894331523