Baldo Diodato – Under pressure

Informazioni Evento

Luogo
CASTELLO DI COPERTINO
Piazza Castello , Copertino, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

L’evento sarà visitabile dal 18 dicembre 2019 al 21 marzo 2020 ai seguenti orari/costi:

Dal lunedì al sabato, dalle 8.30 alle 14.00 (chiusura al pubblico ore 13.30);

Vernissage
18/12/2019

ore 17,30

Biglietti

biglietto d’ingresso (Castello + mostra): € 5,00 (ridotto € 2.00).

Artisti
Baldo Diodato
Curatori
Lorenzo Madaro, Pietro Copani
Generi
arte contemporanea, personale

Mostra d’arte contemporanea a cura di Pietro Copani e Lorenzo Madaro.

Comunicato stampa

Da mercoledì 18 dicembre le sale del Castello di Copertino ospiteranno la mostra Under pressure. Baldo Diodato a Copertino.

Baldo Diodato è tra gli artisti italiani più interessanti della sua generazione, per la capacità di rileggere la storia architettonica e sociale dei luoghi attraverso un linguaggio plastico di derivazione minimalista. La mostra al Castello di Copertino è una selezione ragionata delle opere dell’artista attraverso i suoi anni di attività, che restituiscono il fulcro della ricerca di questo sperimentatore nomade. Insieme ai lavori verrà presentata un’installazione realizzata ad hoccon gli studenti degli istituti scolastici e dell’Accademia di Belle Arti di Lecce ed una performanceche l’artista realizzerà insieme ai cittadini di Copertino nel centro storico della città.

Nato a Napoli nel 1938, dove si forma all'Accademia di Belle Arti per poi proseguire i suoi studi all'Accademia Albertina di Torino, dal 1966 ai primi anni Novanta, vive a New York per poi trasferirsi, nel 1992 a Roma.

Il confronto con la straordinaria e millenaria storia di Roma risulta di grande ispirazione: il maestro infatti utilizza grandi fogli dall’alluminio per realizzare calchi di sanpietrini e pavimentazioni antiche, attraverso un processo di acquisizione di tracce, anche infinitesimali, lasciate da milioni di persone in transito per le vie e le piazze. Realizza così altorilievi e bassorilievi che sintetizzano ciò che lo ha sempre ossessionato: il valore assoluto della forma.

Si basa infatti su un processo creativo che riguarda le metodologie dell’arte pubblica il percorso di Baldo Diodato, che spesso realizza i propri progetti chiedendo la collaborazione attiva delle comunità delle città in cui opera.

Lea Vergine, in occasione della mostra personale dell’artista alla Modern Art Agency di Lucio Amelio a Napoli nel 1966, l’ha definito, non a caso, “un assembleur dei nostri giorni”, aggiungendo che “Diodato è meridionale, sfacciatamente barocco, decorativo, ornamentale. Diodato è uno scenografo capace di mimare, la sagrestia, il cabaret, la vetrina dei grandi magazzini e l’altare, trasformando ironicamente tutto quanto i mass-media e il kitsch veicolano con assillo costante”.

Osservando oggi l’intera ricerca di Diodato emerge una doppia e persistente costante, che congiunge tra loro anche opere concepite a distanza di cinquant’anni e oltre: la pluralità dei materiali, anche industriali, adottati (con l’annessa capacità da eccentrico bricoleurdi associarli) e la volontà di riflettere sulla conservazione di oggetti e visioni che rappresentano esempi di resistenza della memoria.

Di seguito il Programma completo:

Martedì 17 dicembre

Ore 10.00-14.00: Centro storico di Copertino - performance collettiva con l’artista;

Mercoledì 18 dicembre ore 17.30

Inaugurazione della mostra

Interverranno:

Balbo Diodato, Artista

Mariastella Margozzi, Direttore del Polo Museale della Puglia

Pietro Copani, Direttore del Castello di Copertino

Sandrina Schito, Sindaco di Copertino

Andrea Rollo, Direttore dell’Accademia di Belle Arti di Lecce

Luigi Puzzovio, Presidente dell’Accademia di Belle Arti di Lecce

Lorenzo Madaro, Curatore d’arte e docente di Storia dell’arte presso l’Accademia di Belle Arti di Lecce.

La mostra, che vede come partners il Comune di Copertino e l’Accademia di Belle Arti di Lecce, è stata realizzata grazie al sostegno dello sponsor Impresa Leopizzi 1750 srl.

Il fotografo del Polo Museale della Puglia, Beppe Gernone, documenterà tutte le attività di allestimento e preparazione della performancee della mostra: gli scatti saranno parte integrante del catalogo, a cura di Pietro Copani e Lorenzo Madaro, che sarà editato subito dopo l’inaugurazione.

In mostra anche video e altro materiale legato alla storia di Diodato.