Barbara Probst
Ogni lavoro di Barbara Probst (*1961) è composto da un gruppo di fotografie che al primo sguardo appaiono misteriosamente connesse. Solo successivamente scopriamo che ritraggono lo stesso soggetto da punti di vista diversi.
Comunicato stampa
Monica De Cardenas è lieta di annunciare una personale di Barbara Probst presso la sede di Zuoz, dando seguito alle importanti mostre istituzionali realizzate nel 2024 al Kunstmuseum Luzern, allo Sprengel Museum di Hannover e al Contemporary Arts Center di Cincinnati.
Presenteremo opere recenti che appartengono a diversi temi della sua ricerca. Ogni lavoro di Barbara Probst (*1961) è composto da un gruppo di fotografie che al primo sguardo appaiono misteriosamente connesse. Solo successivamente scopriamo che ritraggono lo stesso soggetto da punti di vista diversi. Con l’aiuto di un telecomando, Probst fa scattare simultaneamente più macchine fotografiche orientate verso la medesima scena. Questa pratica rivela come la realtà appaia diversa a seconda dell'inquadratura e come una stessa scena possa essere interpretata in modi differenti, a seconda di come – letteralmente – si cambia punto di vista. L’istante si frammenta, si dilata e si sviluppa come un racconto davanti ai nostri occhi. Probst utilizza questa suddivisione dell’attimo per indagare le tante ambiguità dell’immagine fotografica e per esplorare le convenzioni e i generi, come il reportage, il ritratto, lo still life e la fotografia di moda.
Tutti questi temi saranno presenti nella mostra di Zuoz. L'opera più grande è ambientata a New York: in quatto immagini ritrae una donna in cappotto blu su una terrazza tra i grattacieli, che a seconda dell'angolo di ripresa appare grande o minuscola, inserita in un vasto mondo di edifici geometrici. Il trittico della locandina sembra ritrarre una reporter di guerra che fotografa un’esplosione, mentre le altre due immagini che lo compongono rivelano una realtà diversa.
Una stanza sarà dedicata al corpo umano ed alla moda. Una grande opera fotografica creata per Prada sarà esposta qui per la prima volta, accompagnata da due lavori più piccoli che ritraggono parti del corpo. Lo still life sarà presente in immagini vagamente surreali, in cui gli oggetti sembrano prendere vita.
"Il mio lavoro riguarda il guardare e l'osservare, la nostra percezione – il modo in cui vediamo il mondo e quanto diversamente possiamo percepirlo", spiega l’artista.
Barbara Probst, nata a Monaco di Baviera nel 1964, ha studiato scultura e in seguito fotografia all’Accademia di Düsseldorf. Attualmente vive e lavora a Monaco. Le sue opere sono state esposte al MoMA di New York nel 2006 nell’ambito della mostra “New Photography” e in numerose mostre personali, tra cui: La Triennale, Milano (2022); Kunsthalle Nuremberg (2021); Le Bal, Parigi (2019); Centre Pasquart, Bienne (2014); Rudolfinum, Praga (2014); National Museum of Photography, Copenhagen (2013); Oldenburger Kunstverein (2009) e Museum of Contemporary Photography, Chicago (2007). Le sue opere sono presenti in collezioni di importanti musei, tra i quali MoMa e Whitney Museum, New York; Los Angeles County Museum of Art; Centre Pompidou, Parigi.