Barry X Ball – The End of History
Barry X Ball interpreta la Pietà Rondanini al Castello Sforzesco a Milano.
Comunicato stampa
“Voglio che il mio lavoro sia imbevuto dell’intensità che caratterizzava l’arte del passato e che, nel presente, fatico a riscontrare. La mia opera ha sempre dichiarato il proprio omaggio a precedenti storici europei (in particolar modo italiani) con cui sto interagendo in maniera ancora più intima nelle mie nuove sculture. Con l’uso di un apparato tecnologico fatto di scanner 3D, macchine digitali ad alta risoluzione, computer potenti e software per modelli 3D, posso digitalizzare le opere direttamente dai musei, e con successive manipolazioni tecnologiche posso creare le mie sculture”
(Barry X Ball)
Villa Panza, Bene del FAI – Fondo Ambiente Italiano a Varese, in collaborazione con il Castello Sforzesco di Milano, presenta in occasione di MiArt, Fiera d’Arte Moderna “The End of History”, mostra personale di Barry X Ball, scultore californiano classe 1955 che, dagli esordi minimalisti, giunge alle attuali sperimentazioni in una tensione costante tra tradizione e innovazione, alta tecnologia e storia, essenzialità e incanto. La mostra è patrocinata dalla Regione Lombardia, dalla Provincia di Varese e dal Comune di Varese.
Da giovedì 12 aprile a domenica 9 dicembre 2018, Villa Panza sceglie di esporre, ancora una volta, il lavoro di un artista la cui sensibilità altamente raffinata insieme alla ricerca della purezza della luce e della spiritualità hanno incontrato la visione etica ed estetica di Giuseppe Panza, che ne divenne collezionista sin dai primi anni ‘80. Una straordinaria affinità tra artista e mecenate, che Barry X Ball ha voluto celebrare nel potente Pseudogroup of Giuseppe Panza (1998 -2001): un insieme di nove ritratti realizzati da un calco del suo volto in cui l’artista guarda il suo soggetto da diverse angolature e con diverse espressioni.
La mostra - curata da Anna Bernardini, Direttore di Villa e Collezione Panza e Laura Mattioli, storica dell’arte, collezionista e fondatrice del Center for Italian Modern Art di New York - presenta 55 opere dagli anni ‘80 a oggi, in un excursus che parte dai primi lavori a fondo oro, piccoli oggetti preziosi riduttivi e luccicanti che riecheggiano icone religiose e pale d’altare, e giunge ai carismatici recenti Portraits fino alla sezione dei Masterpieces, in un percorso che si snoda dalle sale del primo piano della Villa al nuovo spazio delle Rimesse per le Carrozze. In contemporanea, il Castello Sforzesco inaugura un’inedita Pietà (2018), omaggio dell’artista alla celebre opera michelangiolesca conservata dal 2015 nel nuovo Museo della Pietà Rondanini.
Nelle sue opere, realizzate con metalli, marmi, alabastri, onici e lapislazzuli, l’artista insegue, sulle superfici e nei volumi, l’utopia di una materia dominata e al tempo stesso sublimata, unendo la progettazione virtuale e la modellazione al computer con l'intaglio e la levigatura dei dettagli a mano.
Scansionare e stampare in 3D una scultura esistente significa per lui affrontare il tema dell’oggettività e della serialità intesa come copia e superarlo attraverso la materia, elemento naturale incontrollabile e unico nel suo aspetto finale: Barry X Ball crea così un’opera autonoma nell’immagine e nel pensiero.
In dialogo con la Collezione permanente e l’architettura della Villa saranno esposti una serie di ritratti policromi colmi di pathos realizzati con materie prime sofisticate, in un raffinato equilibrio con gli arredi e le opere collezionate da Giuseppe Panza. Nei Portraits, il soggetto reale e quello rappresentato raccontano diverse soggettività e differenti espressioni, mostrando che al di là della riproducibilità tecnica emerge un’inevitabile e pregnante unicità come appare già nel ritratto di Laura Mattioli (2000-2005), a lui presentata da Giuseppe Panza, o in Matthew Barney Dual-Dual Portrait (2000-2007) doppio ritratto dell’artista in onice messicana bianca e rossa.
La mostra prosegue con l’esposizione dei Masterpieces, sculture imponenti e preziose, che reinterpretano le opere del passato creando nuove immagini più sintetiche e universali, più plastiche e sensuali, più autonome e armoniche. È l’innovazione concettuale e tecnologica che rivisita in chiave contemporanea i capolavori della storia dell’arte: esempio assoluto ne è Sleeping Hermaphrodite, realizzata in marmo nero belga.
La sezione dei Masterpieces proporrà l’inedita Pietà che per iniziativa del Comune di Milano - Cultura e della Soprintendenza Castello, Musei Archeologici e Musei Storici verrà installata a cura del Soprintendente del Castello, Claudio Salsi, e di Laura Mattioli presso la Sala degli Scarlioni del Museo di Arte Antica. In dialogo con la Pietà, che è l’opera più recente, sempre al Castello è ambientato lo Pseudogroup of Giuseppe Panza (1998 -2001.
A Villa Panza un video di approfondimento sulle innovative tecniche dell’artista arricchirà il percorso espositivo. In particolare sarà analizzata l’esecuzione del ritratto di Giovanni Paolo II, opera inedita in argento realizzata ed esposta per la prima volta appositamente per la mostra, a testimonianza delle nuove ricerche dell’artista.
Il progetto espositivo di Villa Panza è reso possibile grazie al prezioso sostegno di JTI (Japan Tobacco International), che dal 2012 affianca la Fondazione nella realizzazione di grandi mostre volte a valorizzare e promuovere il patrimonio culturale di Villa e Collezione Panza.
Villa e Collezione Panza è Museo riconosciuto da Regione Lombardia.