Base Open – Francesco Fonassi
Base Open è un ciclo di eventi della durata di un giorno che sperimentano, destrutturano e amplificano quello che possiamo intendere oggi per display espositivo.
Comunicato stampa
BASE OPEN
Un ciclo di eventi con artisti delle ultime generazioni
Francesco Fonassi
Ultradiana_II
Three hours sound performance at Base
Live performance: Giovedì 24 Novembre, ore 18 / 21
Residual sculpture on listening: 25 / 29 Novembre
Base Open è un ciclo di eventi della durata di un giorno che sperimentano, destrutturano e amplificano quello che possiamo intendere oggi per display espositivo. L'esperienza dell'arte da condividere su più livelli di lettura è l'obbiettivo di questa nuova serie di mostre / incontri che si svolge a Base inserendosi nella consueta programmazione. Ciascuno artista del collettivo di Base invita un altro artista con l’intento di rendere “Open” al pubblico il dialogo attorno alle linee guida del percorso espositivo. Questo esperimento porta in evidenza l'attitudine di Base a creare uno spazio di confronto sul ruolo dell'arte e della cultura. I progetti proposti, permetteranno una riflessione trasversale sul concetto di comunità d'appartenenza, di spazio non profit, di libertà artistica al tempo dei social network, insistendo sulla relazione ideale da stabilire tra l'artista e lo spettatore, tra la creazione dell'opera e la sua fruizione, tra la fruizione dell'arte e il dibattito attorno ad essa. Base Open si inserisce nella dinamica di Base di confrontarsi con processualità artistiche, audience, metodologie per la trasmissione del sapere differenti, modalità già attivate da cicli come Basetalks o Radicaltools. Base Open, dopo i primi due appuntamenti con Margherita Moscardini ≤ Massimo Bartolini e con Francesco Fonassi ≤ Enrico Vezzi, riprenderà dopo la mostra dal titolo "Sea on the Ceiling" di Jiri Kovanda, uno dei più importanti artisti concettuali cechi, che si inaugura venerdi 2 Dicembre. Prosegue a Roma fino all’ 11 Dicembre la mostra BASE>MAXXI dedicata ai 18 anni di attività.
Ultradiana_II ha origine da una serie di registrazioni su nastro magnetico che raccolgono materiali per improvvisazioni vocali su schemi effettuate all'interno dei parcheggi sotterranei di Villa Borghese a Roma, progettati nel 1966 dall'architetto Luigi Moretti e che grazie alla configurazione e conformazione delle sue cupole godono di un effetto acustico singolare e poliritmico. I materiali subiscono una serie di trattamenti elettronici e vengono riprodotti in lunghe esecuzioni dal vivo dove acquistano diversi caratteri di setting e figure sonore a seconda del luogo dedicato di volta in volta all'ascolto. Originariamente ideato come atto di 12 ore, per Base Open Ultradiana_II si presenta in una versione ridotta di 3 ore sottoforma di live-act, per rimanere nei giorni successivi come residuo scultoreo all'interno degli spazi di Base. Ultradiana_II apre uno spazio di condizionamento corale e rituale: attraverso la voce riporta ad uno stato di coscienza alterata che interroga sulla funzione evolutiva e linguistica dello spazio sonoro.
Francesco Fonassi (Brescia, 1986) è un artista e sonic researcher che opera nell'ambito dei live media. Il suo lavoro è stato presentato presso istituzioni nazionali e internazionali, tra le quali si ricordano Palais de Tokyo, Parigi; MAXXI, Roma; CoCA, Torun; Viafarini DOCVA e CareOf, Milano; The Emily Harvey Foundation, New York; Färgfabriken, Stoccolma; Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino; Fondazione Memmo, Auditorium Parco della Musica e Macro, Roma; Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia; MAG, Riva del Garda; Museo Pecci, Milano. È stato finalista del Premio Furla (2015) e del premio LUM (2011) e vincitore del premio 6Artista (2012). Tra gli interventi e le performance in festival, manifestazioni e spazi indipendenti: BB15, Linz; Blockhaus DY10, Nantes; Bunker, Torino; DKSG Galerija e Remont Gallery, Belgrado; A Certain Lack Of Coherence, Porto; Glassbox, Parigi; LocaleDUE, Bologna; Sarajevo Winter Festival, Sarajevo; Bjcem, Skopje; Quadriennale di Roma. Nel 2015 è stato tra i finalisti del Premio Furla. Tra i programmi di residenza: Le Pavillon, Palais de Tokyo, Parigi; Fondazione Pastificio Cerere, Roma, Citè Internationale des Arts, Parigi; Atelier BLM, Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia; Real Presence 2007-2010, Belgrado; Castello di Rivoli, Torino. In una relazione prima di tutto etica al sapere e all'altro, la pratica artistica di Francesco Fonassi opera sulle dinamiche e sui fenomeni della percezione spingendo il reale a urtarsi contro i suoi stessi dispositivi di separazione e relazione che sottendono e articolano un sentire comune. Lo fa insistendo sull’attitudine umana al subire e reagire a forme di aggressività e isolamento, interruzione e durata attraverso l’esperienza dell’ascolto, che pone come soglia sulla quale articolare rapporti di attività e passività, e oltre la quale marcare luoghi di co-appartenenza. Per mezzo di azioni, registrazioni, configurazioni ambientali, trasmissioni radio, sessioni di ascolto, audiovisivi e la predisposizione di spazi sensoriali, Fonassi rende tangibile il luogo in cui conoscenza e immaginazione si rovesciano una nell'altra, e l'immagine – matematica, visiva o sonora che sia – assume una funzione realizzante. Mettendo in rapporto tra loro saperi diversi, Fonassi progetta lo spazio per una moltitudine di soggetti non più passivi, ma insieme percipienti e percepibili e suscettibili di articolare forme del tenersi insieme nelle quali resistere all'inclusione in un tutto conchiuso, sia esso di natura acustica o sociale.
Ultradiana_II
Composed and performed by: Francesco Fonassi
Voice: Letizia Fiorenza e Carlotta Martina Crapes
Photo credits: Francesco Demichelis