Baselitz-Academy
A cura di Kosme de Barañano, Baselitz – Academy esamina il lavoro del rinomato Maestro tedesco in relazione alla tradizione storico-artistica italiana e all’eredità dell’accademia.
Comunicato stampa
Con un’importante retrospettiva che aprirà l’8 maggio 2019, Georg Baselitz sarà il primo artista vivente a esporre alle Gallerie dell’Accademia di Venezia.
A cura di Kosme de Barañano, Baselitz - Academy esamina il lavoro del rinomato Maestro tedesco in relazione alla tradizione storico-artistica italiana e all’eredità dell’accademia.
Ancora giovane, Baselitz vince una borsa di studio di sei mesi e lascia la Germania per andare a vivere e lavorare a Villa Romana, a Firenze. Durante questo fondamentale periodo, il suo sguardo si rivolge con particolare attenzione all’arte rinascimentale italiana e all’opera di Giovanni di Paolo, Rosso Fiorentino e Jacopo da Pontormo.
Appassionato e profondo conoscitore della storia dell’arte, Baselitz ha più volte focalizzato la sua ricerca sull’opera dei maestri antichi. La mostra evidenzia questo interesse e allo stesso tempo pone l’attenzione sulla straordinaria influenza dell’artista sulla pittura contemporanea, includendo le sue iconiche inversioni di soggetto che decostruiscono la tradizione della ritrattistica.
Il percorso espositivo, che presenta dipinti, disegni, stampe e sculture di Baselitz, si snoda lungo sette sale ed è suddiviso in sezioni che si concentrano su temi quali i disegni ispirati da Pontormo, i ritratti capovolti e gli imponenti dipinti di nudi di grandi dimensioni. In una radicale e rivelatoria presentazione, la stanza dei nudi mostra lavori eccezionali che non sono mai stati esposti insieme prima d’ora.
Georg Baselitz ha dichiarato: “Sono felice di essere stato invitato a presentare il mio lavoro alle Gallerie dell’Accademia a Venezia. Conosco bene la città e il museo ed è un piacere lavorare con Kosme de Barañano a un progetto fortemente originale.”
Kosme de Barañano, curatore della mostra, ha commentato: “Georg Baselitz è uno degli artisti più significativi della seconda parte del XX secolo e affronta il grande tema della pittura non riducendola alla sua essenza ma piuttosto attaccandone la convenzione. Siamo entusiasti di collaborare di nuovo insieme. Baselitz ha uno stretto legame con l’Italia, l’ha visitata spesso in passato e vi ha stabilito uno studio da diverso tempo. La mostra rifletterà l’influsso che l’Italia ha avuto sul suo lavoro attraverso gli anni”.
Paola Marini, già direttore delle Gallerie dell’Accademia ha affermato: “Dopo il successo della mostra di Philip Guston nel 2017, siamo lieti di proseguire il percorso presentando il lavoro di un Maestro contemporaneo, Georg Baselitz, la cui opera è stata profondamente influenzata dall’incontro con la storia dell’arte italiana presente nelle Gallerie”.
Giovanni Panebianco, Segretario Generale del MiBAC e Direttore delle Gallerie dell’Accademia, ha dichiarato: “Questo evento testimonia in modo significativo l’impegno del Museo nel proseguire lungo quel percorso di dialogo con il settore dell’arte contemporanea, già avviato da qualche anno. L’esposizione è un tributo a Georg Baselitz, artista tra i più innovativi e influenti degli ultimi cinquant'anni, intimamente legato alla città di Venezia, dove più volte ha presentato le proprie opere in occasione della Biennale Arte a cominciare dall' edizione del 1980, quando partecipò con la sua prima provocatoria e originalissima scultura".
Baselitz – Academy, promossa dalle Gallerie dell’Accademia e sostenuta da Gagosian, è un Evento Collaterale della 58. Esposizione Internazionale d’Arte – La Biennale di Venezia. La mostra sarà corredata da un catalogo riccamente illustrato.
Georg Baselitz
Baselitz è nato a Deutschbaselitz in Sassonia nel 1938 e vive tra Austria, Germania, Italia e Svizzera. Tra le sue numerose esposizioni internazionali si ricordano le importanti mostre alla Fondazione Beyeler e al Kunstmuseum a Basilea.
Il suo lavoro è incluso nelle collezioni del Museum of Modern Art, New York; Metropolitan Museum of Art, New York; Solomon R. Guggenheim Museum, New York; San Francisco Museum of Modern Art; Centre Pompidou, Parigi; Museum Ludwig, Colonia, Germania; Städel Museum, Frankfurt am Main, Germania; Fondation Beyeler, Basilea; e Tate, Londra.
Ha partecipato a recenti mostre istituzionali tra le quali Pinturas Recentes, Pinacoteca, São Paulo (2010–11); Baselitz sculpteur, Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris (2011–12); Back then, in between, and today, Haus der Kunst, Monaco (2014–15); 56. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia (2015); How it began..., State Russian Museum, San Pietroburgo (2015); The Heroes, Städel Museum, Frankfurt am Main, Germania (2016; poi al Moderna Museet, Stoccolma; al Palazzo delle Esposizioni, Roma; e al Guggenheim Bilbao, Spagna, 2017); Preview with Review, Hungarian National Gallery, Budapest (2017); Baselitz Maniera: Nonconformism as a Source of Imagination, Staatliche Kunstsammlungen, Dresda, Germania (2018); Works on Paper, Kunstmuseum Basel (2018); e Georg Baselitz / Six Decades, Fondation Beyeler, Basilea (2018, poi al Hirshhorn Museum and Sculpture Garden, Washington, DC); Corpus Baselitz, Musée Unterlinden, Colmar, Francia (2018).
Kosme De Barañano
Storico dell’arte e curatore riconosciuto a livello internazionale, Kosme De Barañano è professore di ruolo di Storia dell’Arte alla Miguel Hernández University Elche, Spagna.
È stato professore alla University of the Basque Country; IUAV, Venezia; e alla Humbolt University, Berlino. È stato Direttore Esecutivo dell’ IVAM e Vicedirettore del Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía a Madrid. De Barañano è insignito di un dottorato in Storia dell’Arte alla University of Deusto, Bilbao, Spagna. È autore di numerosi volumi e saggi su diversi temi, da Pontormo e Max Beckmann ad Alberto Giacometti ed Eduardo Chillida.
Gallerie dell’Accademia di Venezia
Ospitate nell’antico complesso architettonico della Scuola Grande, della chiesa e del convento di Santa Maria della Carità, che si affaccia sul Canal Grande nel sestiere di Dorsoduro, le Gallerie dell’Accademia conservano la più importante collezione al mondo di pittura veneziana dal Trecento al Settecento. Il Museo, inaugurato il 10 agosto 1817, presenta capolavori di grandi maestri italiani (e non solo) quali Giovanni Bellini, Andrea Mantegna, Piero della Francesca, Hans Memling, Hieronymus Bosch, Giorgione, Vittore Carpaccio, Tiziano, Lorenzo Lotto, Tintoretto, Veronese, Giambattista Tiepolo, Canaletto, Francesco Guardi, Rosalba Carriera e, nel suo ricchissimo Gabinetto dei Disegni, conserva anche opere di Leonardo da Vinci, tra cui il celeberrimo Uomo vitruviano.