Bea Sarrias – Dipingere lo spazio. Omaggio a Gio Ponti
Prima mostra personale in Italia dell’artista spagnola Bea Sarrias (Barcellona, 1979) in occasione della Art Week Torinese.
Comunicato stampa
CRAG Gallery è lieta di presentare la prima mostra personale in Italia dell’artista spagnola Bea Sarrias (Barcellona, 1979) in occasione della Art Week Torinese con inaugurazione il 24 ottobre in via Parma 66D, Torino.
L’artista, interessata alla figurazione legata alla architettura moderna e contemporanea, esplora in questa mostra un filone dedicato alla figura dell’architetto Gio Ponti.
Gli spazi architettonici e la poetica del grande Architetto rivivono nei dipinti attraverso lo sguardo e l’interpretazione dell’artista. Il suo lavoro è concentrato sul catturare le luci e le atmosfere delle architetture.
E’ proprio la luce l’elemento chiave ci permette di “sentire” l’architettura, interpretandola emotivamente. Nei dipinti diventa infatti personaggio silenzioso che dà vita alle linee pure e moderne dell'architettura pontiana, catturando anche momenti effimeri. Troviamo la luce che sfiora una parete o il calore del pavimento illuminato dal sole pomeridiano o ancora la luce che dà movimento alla facciata esterna di una villa. Nei dipinti di Sarrias la luce non solo illumina, ma racconta una storia, la stessa storia che Ponti tratteggiava nei suoi edifici: una celebrazione della bellezza, della semplicità e della chiarezza. «Mi interessano la prospettiva, la composizione e, soprattutto, la luce. Per me l’architettura è uno strumento con cui dipingere la luce. La luce modella gli spazi e crea presenza. Con la luce cerco di catturare l'anima stessa degli spazi che dipingo.
Sarrias non dipinge edifici, ma crea piuttosto ritratti di spazi. Il suo lavoro è antropologico e consiste in ricerca, fotografia e persino video per documentare il passato e il presente degli edifici, suggerendo sottilmente la presenza, e talvolta l'assenza, dei loro abitanti. Le figure umane, infatti, non compaiono nei dipinti, se non raramente, ma Bea Sarrias riesce ad evocare le tracce delle presenze di chi ha creato e abitato i luoghi, crea inoltre una tensione tra gli interni e gli esterni.
L’artista trova nell'opera di Ponti forte stimolo per la realizzazione dei suoi dipinti, facendoci respirare tutta l’ecletticità e la sensibilità del maestro, pioniere dell’architettura moderna, conferendo ai quadri la matericità dell’architettura e la poetica della luce che la trasforma.
Gli iconici edifici di Gio Ponti, come Villa Planchart a Caracas e il famoso grattacielo Pirelli a Milano, sono progettati per interagire con la luce in modo dinamico, creando ombre e riflessi che trasformano gli spazi.
In sintesi, Bea Sarrias trova nel lavoro di Giò Ponti una risonanza artistica che va oltre la struttura e il design.
Una serie di opere in mostra è poi ispirata al pavimento Giallo Fantastico disegnato da Giò Ponti nel 1958 per il Museo Richard-Ginori e inserito nel Pirellone, composto da piastrelle nei toni del giallo e del nero che generano un disegno ondulato, creando un effetto visivo che simula il movimento dell'acqua. Ponti ha concepito questi pavimenti non solo come superficie funzionale, ma come un'opera d'arte all'interno dell'ambiente architettonico, giocando con la geometria per creare una sensazione di movimento e dinamismo sotto i piedi.
Bea Sarrias ha catturato con il suo pennello l'eleganza e l'ingegnosità di questi pavimenti geometrici, facendoli ulteriormente interagire con la luce e le ombre, rafforzando la profondità spaziale e l'atmosfera dell'ambiente. L'artista coglie la complessità delle forme e dei colori ideati da Ponti, ma lo fa da una prospettiva che mette in risalto la sua interazione con la luce. Attraverso la sua interpretazione, Sarrias non solo rende omaggio alla meticolosità del design di Ponti, ma mette in risalto anche la sua capacità di utilizzare la luce come risorsa espressiva. Nei suoi dipinti il pavimento del palazzo Pirelli diventa parte essenziale del dialogo tra architettura, spazio e luce.
L’allestimento di mostra sarà inoltre arricchito proprio dal pavimento Giallo Fantastico con pattern che riproduce fedelmente l’originale, presentato da Rezina nel 2023 al Salone del Mobile.
Bea Sarrias ha esposto a New York, Oslo, Malmö (Svezia) e Bruxelles, ed è presente in varie collezioni come la Mies van der Rohe Foundation, Open Earth Foundation, Eileen Kaminsky Foundation, Saffca Foundation.
In occasione della mostra sarà presente l’artista e alcune sue opere saranno esposte durante la settimana di Artissima a The Others, nella nuova sede fieristica nell’ONU center di Torino.
CRAG GALLERY
CHIONO REISOVA ART GALLERY (CRAG) promuove artisti emergenti e di metà carriera, in particolare pittori e scultori, sia italiani che stranieri, con attenzione alla ricerca figurativa. La Galleria ha sede nel centro di Torino dal 2016 ed è guidata da Elisabetta Chiono e Karin Reisovà. Elisabetta, avvocato specializzato in diritto dell’arte, ha deciso insieme a Karin di aprire la galleria per condividere il suo personale approccio e passione per l’arte e il collezionismo, in particolare per scoprire giovani artisti. Collabora come contributor con la rivista Exibart ed è Presidente di TAG-Torino Art Galleries, associazione delle gallerie di arte contemporanea di Torino. Karin, architetto, condivide la direzione artistica e l’evoluzione della galleria, con particolare esperienza nel campo della progettazione culturale. Il focus della galleria è lo scouting di giovani artisti e il sostegno degli artisti di metà carriera. Nella nostra visione la galleria è anche uno spazio per progetti sperimentali e curatoriali. Siamo assolutamente convinti dell’importanza di scelte altamente personali per gestire una galleria, al di là delle mode, concentrandosi sulla qualità della ricerca artistica, consentendo agli artisti di sviluppare riconoscimento e crescita.