Beat Generation. Ginsberg Corso Ferlinghetti. Viaggio in Italia
La Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma presenta la mostra fotografica e documentaria Beat Generation. Ginsberg, Corso, Ferlinghetti. Viaggio in Italia, a cura di Enzo Eric Toccaceli, che ripercorre le tappe di un movimento che ha fatto storia.
Comunicato stampa
La Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma presenta la mostra fotografica e documentaria Beat Generation. Ginsberg, Corso, Ferlinghetti. Viaggio in Italia, a cura di Enzo Eric Toccaceli, che ripercorre le tappe di un movimento che ha fatto storia.
Saranno esposte circa 200 fotografie in bianco e nero realizzate dallo stesso curatore, tutte inedite e tutte acquisite dalla Galleria Nazionale, nell’ambito di una nuova politica istituzionale, che dedica alle fonti una serie di iniziative, che traggono origine dagli archivi documentari e fotografici recentemente acquisiti o conservati nella Galleria.
Le fotografie, corredate da un apparato di circa 600 documenti (prime edizioni, vinili, manifesti, inviti, locandine, ritagli stampa), descrivono gli ultimi viaggi in Italia di tre dei più importanti esponenti della Beat Generation, che si recarono in Italia diverse volte in occasione di incontri e performance: Allen Ginsberg,Gregory Corso e Lawrence Ferlinghetti, il più longevo dei tre artisti, ormai quasi centenario. In un arco di tempo che prende avvio dalla fine degli anni Settanta per concludersi negli anni più recenti, Enzo Eric Toccaceli ha seguito e fotografato Ginsberg, Corso e Ferlinghetti in tutte le loro peregrinazioni nelle grandi città e capitali dell’arte: da Milano a Venezia, Roma, Firenze, per giungere fino allo Stretto di Messina.
Attraverso le fotografie, ma anche attraverso i documenti, i manifesti, gli articoli e varie rarità e curiosità, l’autore descrive in una sorta di moderno grand tour il viaggio in Italia dei tre poeti, in un appassionante racconto tra arte, cronaca e storia. L’idea della mostra ha preso avvio nel 2017, nel ricordo di Allen Ginsberg, a venti anni dalla sua morte e nel solco delle celebrazioni per il centenario della nascita di Fernanda Pivano, amica e traduttrice dei tre poeti, la prima a parlare in Italia della Beat Generation e a farla conoscere in tutte le sue svariate sfaccettature ad un ampio pubblico di tutte le età.
L’inaugurazione della mostra sarà preceduta da una conversazione in cui Mita Medici, Maria Anita Stefanelli e Carlo Massarini condivideranno con il pubblico i ricordi, la poesia e la conoscenza della Beat Generation, attraverso testimonianze e letture dei tre personaggi.
Coordina Claudia Palma, Direttrice dell’Archivio Bioiconografico e dei Fondi Storici della Galleria Nazionale.
Mita Medici è cantante e attrice dalla fine degli anni Sessanta, quando era conosciuta come la “ragazzina del Piper”, simbolo di una gioventù libera e sfrenata. Popolarissima come soubrette di “Canzonissima”(1973-1974), ha recitato, cantato e ballato in teatro, al cinema, in televisione.
Maria Anita Stefanelli è professore associato di poesia e letteratura teatrale angloamericana all’Università di Roma Tre e “visiting fellow” al Trinity College Dublin. Si è occupata di Whitman e Dickinson, di William Carlos Williams e altri modernisti, della poesia visiva di Kenneth Patchen, di Lawrence Ferlinghetti e dei City Lights Pocket Poets, delle sperimentazioni teatrali degli anni Sessanta, oltre ai classici O’Neill, Miller, Albee e Tennesse Williams.
Carlo Massarini è un giornalista, fotografo, conduttore televisivo e radiofonico. Nei primi anni Settanta è fra i conduttori di “Per voi giovani” e “Popoff”, trasmissioni di musica rock su Radio Rai. Scrive inoltre per “Popster” e “Rolling Stone”, e dal 1981 al 1984 è autore e presentatore di “Mister Fantasy”, trasmissione di Rai Uno dedicata alla videoarte e al videoclip. Ha diretto le trasmissioni “Non necessariamente” e “Mediamente” dedicate alle nuove tecnologie. Attualmente, conduce “Ghiaccio Bollente” su Rai5.
Enzo Eric Toccaceli è autore di numerosi libri e curatore di mostre. Ha collaborato con la cattedra di “Storia e critica del cinema” di Mario Verdone. Ha collaborato con giornali, riviste e radio e ha frequentato personaggi come John Cage, Julian Beck, Judith Malina, Allen Ginsberg, Gregory Corso, Lawrence Ferlinghetti, Anne Waldman, John Giorno, Ed Sanders.