Beatrice Gallori – Core
Con questa mostra il Lu.C.C.A. vuole dare voce all’arte italiana della nostra contemporaneità dedicando il periodo espositivo invernale all’artista toscana Beatrice Gallori.
Comunicato stampa
Dal 3 dicembre 2016 al 5 febbraio 2017 si terrà la mostra “Beatrice Gallori. Core”, a cura di Luca Beatrice e Maurizio Vanni, organizzata dal Lu.C.C.A. – Lucca Center of Contemporary Art in collaborazione con MVIVA.
Con questa mostra il Lu.C.C.A. vuole dare voce all’arte italiana della nostra contemporaneità dedicando il periodo espositivo invernale all’artista toscana Beatrice Gallori. L’esposizione si compone di opere-installazioni create site-specific che ruotano attorno alle sue ricerche sulla “cellula” che sono poi il tramite per studiare l’uomo in quanto essere vivente.
Dopo The Cell, Beatrice Gallori ricorre ancora una volta al linguaggio scientifico per dare il titolo alla sua nuova mostra personale: Core come nucleo, termine con cui nell’informatica si intende una parte del microprocessore, insieme al package che lo contiene. “Al Lu.C.C.A. – spiega Luca Beatrice, uno dei curatori della mostra – Gallori espone tutte opere site specific che riflettono una volta di più sulla condizione residuale della pittura, unica possibilità che tale mezzo può giocarsi in una difficile condizione contemporanea. Certo la riflessione sul monocromo parte da lontano, con sfumature e variazioni sia internazionali che italiane: è uno stile ben radicato nella tradizione tardo novecentesca e attualmente tornato di attualità per la critica e per il pubblico. Gallori però fa di più, inserendo la propria riflessione nello spazio con cui dialoga e in qualche modo combatte negandone i tratti distintivi, modificando angoli e proporzioni con la sua tipica forma a blob”.
“Viviamo il momento più interessante e imprevedibile nelle arti visive degli ultimi venticinque anni – aggiunge il co-curatore Maurizio Vanni – nel quale la realtà, privata di qualunque elemento interpretativo in grado di garantirne la coerenza, lascia il posto a coloro che non vogliono alluderla o narrarla, ma ricrearla ex novo attraverso una pluralità di codici plausibili. Beatrice Gallori riparte dalla molecola, dalla genesi della materia, non come operazione atavica e regressiva, bensì per ritrovare nel ‘concepimento del Tutto’ quelle relazioni capaci di ricostruire un nuovo mondo visivo. Core non è la risposta, ma l’unica via possibile”.
Lo speciale allestimento della mostra sarà studiato per coinvolgere il visitatore, stimolando diversi sensi attraverso il colore delle opere, le modalità con cui sono state realizzate e il movimento che creano con la loro struttura all’interno delle sale. “Mi sono divertita – sottolinea Beatrice Gallori – a cercare il vuoto, il pieno, ciò che non si vede, ciò che c’è, quello che ancora non c’è, che potrebbe accadere oppure no. È uno studio sulla cellula nuda e cruda, su quello che porta con sé e sulle informazioni che veicola dei nostri corpi, e che a volte li condanna. Una sorta di linea sottile tra la vita e la morte, ma anche una possibilità di comprensione dell’oltre. Ritengo che dobbiamo vedere l'infinitamente piccolo per capire l'infinitamente grande”.
L’esposizione è realizzata con il patrocinio di Regione Toscana, Comune di Lucca, Opera delle Mura, Camera di Commercio di Lucca, Confindustria Toscana Nord, Confcommercio Province di Lucca e Massa Carrara, Confesercenti Toscana Nord, Confartigianato Imprese Lucca, e con il supporto di Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, Fondazione Banca del Monte di Lucca, Gesam Gas+Luce, e-Gate, Lara&Rino Costa Arte Contemporanea, Vecchiato Arte.
Note biografiche Beatrice Gallori
Beatrice Gallori nasce a Montevarchi nel 1978. Si diploma nel 1996 presso il Liceo Classico “Cicognini” di Prato. Nel 2001 concretizza la sua passione per la moda ed il design frequentando l’Istituto Polimoda di Firenze dove si specializza in Fashion Design e Maglieria. Dal 2008 espone in collettive in spazi pubblici e privati. Nel 2009 partecipa ad Arte in Vetrina-Prato, giovani talenti emergenti curata da Giovanni Faccenda. Nel 2010 crea dei bozzetti di maglieria hand-made con interventi pittorici per il marchio “Bettaknit” che ne produce una vera e propria collezione.
Nel 2011, la scultura To Red-ing Future entra a far parte del catalogo del Premio Combact. Nello stesso anno, una delle sue “colate”, Milk Walking, viene selezionata dal critico d’arte Arturo Schwarz per l’Asta di Arte Contemporanea Sotheby’s a Milano a favore del Museo d’Israele di Gerusalemme. Le ceramiche della collettiva Linguaggi a Milano riscuotono successivamente un grande successo di pubblico. Partecipa ad Art Verona 2011 ed entra poi a far parte del progetto Artisti a km 0 presso il Museo di Arte Contemporanea Luigi Pecci, a Prato, installando all’interno del museo l’opera e il video I suoi respiri.
Presenta, nel 2012, un’installazione creata appositamente per la “Giornata Internazionale della Maglieria” patrocinata dalla Provincia e dal Comune di Prato, con la collaborazione del Museo del Tessuto. Si intensifica il suo lavoro di collaborazione con gallerie italiane e mostre, sia collettive che personali, in Italia e all’estero. Una sua opera viene selezionata per BAU10, contenitore di arte contemporanea, ed entra a far parte della Collezione Zavattini (permanente presso la Biblioteca Nazionale di Firenze).
Nel 2013 inizia la collaborazione con la galleria Armanda Gori Arte (PO) che porta le sue opere in varie fiere presentandole ad un ampio pubblico. La collettiva pratese Urbana Vestigia è l’occasione per sperimentare anche altre forme espressive ed il suo video, Human Crisis, è scelto dall’Assessorato alla Cultura e dall’Assessorato alle Pari Opportunità di Prato come simbolo per la “Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne” ed una sua opera scultorea viene installata nella Piazza del Comune di Prato. A fine 2013, presso Armanda Gori Arte, la personale Time Lapse presentata dal critico Valerio Dehò.
Nel 2014 partecipa a tre mostre collettive presso Armanda Gori Arte a Pietrasanta: Rosso Contemporaneo, Plastica Italiana, Differenze. Nel 2015 è presente alla Galleria Comunale d’Arte Moderna e Contemporanea di Arezzo con le mostre Evolve-ING e Plastica Italiana; Photissima a Venezia; Microscope alla Armanda Gori Arte a Pietrasanta; BIOsphere al Museo di Pittura Murale a Prato. Chiude l’anno con una personale dal titolo #differences presso la Galleria Riccardo Costantini Contemporary di Torino. Inaugura una mostra presso l’Ospedale di Sassuolo, Origins, portando nei corridoi dello stesso le sue opere insieme a Volontariarte.
Stringe collaborazioni con le gallerie Galleria Lara & Rino Costa Arte Contemporanea, Valenza; Galleria Arte Polimnia, Brescia-Forte Dei Marmi; Galleria Riccardo Costantini Contemporary, Torino, che presentano il suo lavoro ad Arte Fiera Bologna 2016 ed in altre fiere d’arte contemporanea, entrando così nel mercato italiano e non solo. Sempre nel 2016 una sua opera dal titolo BOOM entra a far parte della collezione dell’Università Bocconi di Milano. A giugno inaugura presso la galleria Vecchiato Arte di Padova una sua mostra personale dal titolo The Cell curata da Luca Beatrice.
Attualmente lavora con Lara & Rino Costa Arte Contemporanea, Riccardo Costantini Contemporary, Vecchiato Arte e con progetti espositivi che saranno presentati in gallerie e spazi museali durante tutto il 2016. Le sue opere sono presenti in vari collezioni private e pubbliche italiane ed internazionali.