Beatrice Minda – Dark Whispers
Un progetto all’interno del quale esamina gli interni di abitazioni private nel contesto degli eventi storici di una Birmania post-coloniale.
Comunicato stampa
Giovedì 2 dicembre, Podbielski Contemporary è lieta di inaugurare la nuova mostra di Beatrice Minda, DARK WHISPERS, progetto all'interno del quale esamina gli interni di abitazioni private nel contesto degli eventi storici di una Birmania post-coloniale. Nel Myanmar di oggigiorno, isolato per decenni da una rigida dittatura militare, Minda ha alternato viaggi tra città e regioni remote, fotografandone edifici e spazi vitali, cogliendo le tracce del quotidiano vivere degli abitanti, nel segno del cambiamento. In Dark Whispers gli aspetti ambivalenti del periodo coloniale britannico e delle sue conseguenze sono riflessi e illuminati da brevi testi sulla storia delle case e da fotografie storiche. Atmosfere di vite passate e oggetti rimasti intatti per decenni testimoniano le memorie di un mondo ormai scomparso. Al tempo stesso un vuoto inquietante anima questi spazi: sussurri oscuri riecheggiano attraverso di loro - un memento mori alle molte parole non dette della storia birmana.
Thursday December 2nd, Podbielski Contemporary is pleased to open a new exhibition by Beatrice Minda, DARK WHISPERS, where she examines private interiors in the context of historical events. In today's Myanmar, which was isolated for decades by a rigid military dictatorship, she photographed houses and living spaces in both cities and remote regions. She captured the traces of the inhabitants’ lives and the signs of change. In Dark Whispers the ambivalent aspects of the British colonial period and its consequences are reflected and enlightened by short texts on the history of the houses as well as historical photographs. Minda’s photographs focus on the atmospheres of past lives and the forms of representation with which the inhabitants once sought to fulfill themselves. Often they are objects that have remained untouched for decades and bear witness to the cosmos of a vanished world. But there are also large gaps between then and now. An uncanny emptiness animates these spaces. Dark whispers echo through them—a memento mori to the many unspoken words of Burmese history.