Beccafumi e Pontormo. Artisti e collezionisti a confronto
In mostra la splendida Madonna con il bambino a rappresentare la collezione permanente della Fondazione Magnani Rocca. Un capolavoro che di recente è tornato al suo antico splendore grazie ad un accurato restauro.
Comunicato stampa
Il Museo Lia della Spezia ha origine, come è noto, dall’importante donazione compiuta da Amedeo Lia al Comune di questa città. Alla metà degli anni Novanta del secolo scorso, infatti, la consistenza qualitativa e quantitativa della propria collezione induce Amedeo Lia a maturare la decisione di donare alla sua città adottiva questa cospicua raccolta, in quanto “desidera che il patrimonio artistico oggetto della donazione […] che è stato parte ed è parte della sua vita sia gelosamente custodito dalla città della Spezia in un museo da istituire, e possa costituire un nucleo che rappresenti uno stimolo per una raccolta d’arte sempre più prestigiosa ed un luogo d’incontro per una vita culturale sempre più intensa”, così come anticipato nell’atto di donazione.
Queste parole contenute in premessa all’atto di donazione unilaterale a favore del Comune della Spezia, spiegano, senza equivoco, le motivazioni del munifico gesto, ed illustrano con precisione l’animus donandi. In questo modo Lia trova una corretta sua collocazione nel novero di quanti hanno colto nell’arte un valore didattico e, per così dire, salvifico, in senso sociale prima che morale, e nel condividere gli oggetti artistici sapientemente raccolti si inserisce in una virtuosa tradizione, italiana e non solo.
I continui quanto necessari rapporti con altri musei di origine collezionistica sono da sempre un impegno perseguito nella programmazione museale, come provano il gemellaggio con il Museo Poldi Pezzoli di Milano, la continua collaborazione scientifica e di scambio con il Museo Horne di Firenze, la mostra del 2013 condivisa con il Castello Sforzesco di Milano, dedicata specificamente al collezionismo di Amedeo Lia e di Lodovico Barbiano di Belgiojoso.
Il progetto espositivo qui presentato intende difatti proporre occasioni di confronto con un'altra realtà museale che ha, parimenti al Lia, origine collezionistica, nell’intento di offrire al pubblico specifiche opportunità di approfondimento: la Fondazione Magnani Rocca di Mamiano di Traversetolo.