Becky Beasley – Fall
Settembre segna l’inizio dell’Autunno, o Fall, com’è più comunemente conosciuto negli Stati Uniti. A seguito delle sue recenti esplorazioni sulla primavera, ora Beasley si rivolge alla nostra “seconda primavera”, per approfondire il momento autunnale come proposizione sculturale. Qui però l’autunno fisico e temporale è un momento sospeso, fotografico nella sua interruzione del tempo e dello spazio.
Comunicato stampa
Settembre segna l’inizio dell’Autunno, o Fall, com’è più comunemente conosciuto negli Stati Uniti. A seguito delle sue recenti esplorazioni sulla primavera1, ora Beasley si rivolge alla nostra “seconda primavera”, per approfondire il momento autunnale come proposizione sculturale. Qui però l’autunno fisico e temporale è un momento sospeso, fotografico nella sua interruzione del tempo e dello spazio.
Le fotografie della serie Fall (i, ii, iii) – ingrandimenti fuori misura di un gheriglio di noce – sono presentate capovolte, le noci sono sospese come delle gocce, quasi fossero per l’artista dei pianeti saturnini. Un nuovo universo, un mondo sospeso, rarefatto e contemplativo scandito dalla lenta ma inesorabile rotazione di Bearings (i, ii, iii) – fusioni in ottone di rami raccolti dal padre dell’artista in seguito alla tempesta di San Giuda in Inghilterra – frammenti ricomposti che parlano del potenziale di un corpo sospeso precariamente nello spazio.
In questo nuovo progetto l’artista approfondisce ulteriormente la valenza del legno di noce nero americano, materiale frequentemente usato anche in opere precedenti, non solo per le sue qualità fisiche, ma anche concettualmente come strumento per parlare del lato più oscuro della cultura americana.
In noce sono anche Camera (i, ii, iii, iv, v), piccole sculture triangolari, le cui dimensioni riprendono un’edizione tascabile della Penguin del 1977 del romanzo esistenziale di Saul Bellow, Dangling Man (L’uomo in bilico) del 1944. L’interesse di Beasley nelle ambiguità inerenti ai codici spirituali ed esoterici si rivela attraverso l’uso manifesto del triangolo, il quale notoriamente ha un posto speciale nelle tradizioni mistiche. Se da un lato la mostra è un’esplorazione personale dell’esistenzialismo americano ed europeo, al suo centro emerge la comprensione che la fede in qualcosa richiede sempre una sospensione dell’incredulità.
1Spring Rain, Spike Island Bristol e Leeds Art Gallery (2013) e The Walk...in green, Laura Bartlett Gallery, London (2014)
Francesca Minini, Milano