Before and after painting

Informazioni Evento

Luogo
LA GIARINA ARTE CONTEMPORANEA
Interrato Acqua Morta 82, Verona, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

DAL MARTEDÌ AL SABATO 15.30 – 19.30

Vernissage
15/10/2022

ore 17

Curatori
Valerio Dehò
Generi
arte contemporanea, collettiva

La mostra ha come focus la pittura intesa come assenza, fantasma di un paradigma estetico insopprimibile e resistente a ogni ondata della paranoia iconoclasta.

Comunicato stampa

La mostra ha come focus la pittura intesa come assenza, fantasma di un paradigma estetico insopprimibile e resistente a ogni ondata della paranoia iconoclasta. Le opere presentate, in larga parte inedite, parlano della pittura evocandola come fonte di paradigmi visivi o di linguaggi che le si avvicinano sfiorandola. BEFORE AND AFTER PAINTING è un concept che guarda al lavoro di artisti che hanno sempre a che fare con la pittura anche quando non la praticano direttamente. Artisti che conoscono i limiti del linguaggio pittorico e cercano continuamente di superarli. Per questo uno dei punti di partenza di questa mostra è il disegno, la pratica della gestualità, che nasce assieme all’idea dell’opera. Oppure la decostruzione del senso attraverso la pittura evocata come fantasma, sopravvivenza di un codice perduto e probabilmente irrecuperabile. In questa prospettiva concettuale ogni segno precede o segue l’immagine, diventa una contemplazione bipolare distaccata e malinconica o rapida e impetuosa come il desiderio del fare. La pittura vive nella sua negazione.
Per questo sono stati scelti nuclei tematici o linguistici coerenti. Vi è una forma interna di rispecchiamento, o si riscontrano relazioni sottili e totalmente impreviste.
La scelta delle opere ha privilegiato comunque le singole individualità e poetiche. Sono esposte quindi serie di disegni (Dall’O, Riello, Tessarollo), Sculture (Dall’O, Tessarollo, Totaro), oggetti (Riello), dipinti mediali (Totaro) in cui internet diventa fonte di immagini e di nuove scoperte (Dall’O). BEFORE AND AFTER PAINTING vuole far vedere la vitalità della pittura come Nachleben, sopravvivenza che anima ancora (e sempre) la danza delle immagini e le articola in una dimensione linguistica polivalente, in cui la rete assume il ruolo di memoria collettiva che solo gli artisti possono ricondurre ad un senso attuale.

Valerio Dehò