Belle Parole
Grande mostra dedicata alla Poesia visiva, la corrente artistica sviluppatasi nei primi decenni della seconda metà del Novecento come ricerca di rottura degli schemi tra le arti che si era rafforzata negli anni tra le due guerre. La parola diventata immagine e in questo modo si viene a creare unarte nuova e affascinante, che nel corso degli ultimi 50 anni ha raccolto un gran numero di estimatori e di operatori.
Comunicato stampa
A Artribune Redazione
Alla Galleria Carifano, per iniziativa della Fondazione Gruppo Credito Valtellinese, dal 30 aprile al 28 giugno 2014 verrà presentata la grande mostra dedicata alla Poesia visiva, la corrente artistica sviluppatasi nei primi decenni della seconda metà del Novecento come ricerca di rottura degli schemi tra le arti che si era rafforzata negli anni tra le due guerre. La parola diventata immagine e in questo modo si viene a creare unarte nuova e affascinante, che nel corso degli ultimi 50 anni ha raccolto un gran numero di estimatori e di operatori.
La mostra, curata insieme al catalogo che laccompagna da Valerio Dehò, prende spunto dai principali gruppi italiani per allargare il discorso anche ad alcune personalità internazionali per documentare la diffusione mondiale di un fenomeno culturale che continua ad essere fonte di interesse e di ricerca. Propone lavori di Albani Paolo, Accame Vincenzo, Alviani Getullio, Astorri Marco, Banana Anna, Barone Vittore, Bartolomes Bartus, Baruchello Gianfranco, Battilana Marilla, Bentivoglio Mirella, Bertola Carla, Blaine Julien, Blank Irma, Bruscky Paulo, Cadamuro Alessandro, Carrega Ugo, Caruso Luciano, Cavellini Pier Achille, Cena Sergio, Cerroni Cadoresi Domenico, Chiari Giusepp, Ciani Piermario, Cleveland Buster, Conti Carlo Marcello, Costa Corrado, Curcetti Antoni, Dadaland, De Chirico Jakob, Del Barco Pablo, Diotallevi Marcello, Fallico Antonio, Ferrando Bartolomé, Ferri Giò, Flores Aaron, Fontana Giovanni, Francia Claudio, Gallione Bill, Gini Gino, Giusti Francesco, Gottarelli Tonino, Gut Elisabetta, Hogstraten Harry, Kempton Karl, Kolar Jiri, Lora Totino Arrigo,Magalì Lara, Maniacco Tito, Marcucci Lucia, Martini Stelio Maria, Menetti Nanni, Miccini Eugenio, Minarelli Enzo, Morandini Luciano, Niccolai Giulia, Oberto Martino, Ori Luciano, Osti Maurizio, Ovan Nino, Pacus Stanislao, Patella Luca Maria, Pavanello Giancarlo, Perfetti Michele, Peruz Guido, Pignotti Lamberto, Rehfeldt Tom, Roffi Gian Paolo, Sarenco, Schödl Greta, Spatola Adriano, Strasser Heini, Ulrichs Timm, Vangelisti Paul, Verdi Franco, Vitacchio Alberto, Williams Emmett, Wurm Erwin, Zucchetti Angela Maria.
Si può dire che la Poesia visiva, in senso generale e come corrente specifica, sia nata nel 1963 a Firenze, con personaggi come Lamberto Pignotti, Eugenio Miccini, Mirella Bentivoglio, Michele Perfetti e altri. Quindi nel 2013 si celebrano i suoi cinquantanni.
È stata unavanguardia che ha partecipato alla sperimentalità di quegli anni e al tentativo di riformare la poesia in direzione della comunicazione. Il punto di partenza è stata la constatazione che serviva un nuovo volgare, una nuova lingua che sotto la spinta dei media potesse costituire un linguaggio aggiornato ma anche libero dal potere economico della pubblicità.
Da ciò ne derivano anche i contenuti politici del gruppo fiorentino in particolare, tanto che Piccini scrisse che con la loro espressione artistica volevano compiere una guerriglia semiotica, usare i segni logo-iconici per fare una nuova cultura di massa.
In genere è tutto il Novecento che si situa in questo alveo, tra parola e immagine lo scambio e la simbiosi sono stati continui.
Anche in questo caso si vogliono sottolineare gli aspetti della ricerca e dellintermedialità. Le arti hanno teso a fondersi in una comunicazione globale soprattutto tra parola scritta e visualità da Apollinaire in avanti, quindi dagli anni Dieci del secolo scorso, si è cercato di superare le differenze per proporre una modalità artistica che potesse coinvolgere varie sensibilità.
La Poesia visiva ha avuto non solo un forte collegamento con la Poesia concreta degli anni Cinquanta, ma anche con la ricerca fonetica e non a caso si è parlato anche di Poesia sonora, cioè di una poesia legata alla performance, alla parola che travalica ogni tentativo di ridurla alla scrittura.
La mostra prende spunto dai principali gruppi italiani per allargare il discorso anche ad alcune personalità internazionali per documentare la diffusione mondiale di un fenomeno culturale che continua ad essere fonte dinteresse e di ricerca.
Una sezione verrà dedicata ai libri dartista.