Benedetta Giampaoli – Ombre Bianche

Informazioni Evento

Luogo
SOTTOFONDO STUDIO
Via Garibaldi 236A , Arezzo, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

Dopo il primo weekend di inaugurazione la mostra resterà aperta fino al 4 novembre su appuntamento. Per prenotazioni scrivere a [email protected].

Vernissage
15/10/2022

ore 18

Artisti
Benedetta Giampaoli
Generi
arte contemporanea, personale

La personale è l’esito dell’open call2022 che ha visto la partecipazione di quasi duecento artistз emergenti e ha coinvolto nella selezione, oltre al team di sottofondo, una giuria d’eccezione: Giulia Cenci, Caterina Molteni, Francesco Lecci e Marco Martini.

Comunicato stampa

Sottofondo studio è lieto di annunciare la mostra di Benedetta Giampaoli, “OMBRE BIANCHE”, che inaugura il 15 ottobre presso gli spazi in Via Garibaldi 136A e resterà aperta fino al 4 novembre. La personale è l’esito dell’open call2022 che ha visto la partecipazione di quasi duecento artistз emergenti e ha coinvolto nella selezione, oltre al team di Sottofondo, una giuria d’eccezione: Giulia Cenci, Caterina Molteni, Francesco Lecci e Marco Martini.

“OMBRE BIANCHE” è la prima occasione espositiva personale di Benedetta Giampaoli (1997, Recanati), artista marchigiana che esprime la complessità del suo immaginario attraverso la pittura e la grafica d’arte. Più nuclei di opere composti da dipinti ad olio e monotipi si distribuiscono nello spazio e come elementi di un puzzle non perfettamente sagomati cercano di costruire un’immagine più grande. Questa storia a tratti interrotta lascia spazio alla lettura e alla composizione libera, portando a cercare delle coordinate nei dettagli.

L’aspetto vibrante dei suoi lavori è dato da cromie contrastanti, da pennellate distinguibili nella tela e segni nei monotipi che raccontano di mondi onirici, costruendo scene al confine tra il sogno e la cruda realtà. È infatti centrale la serie Thaumàzein GLI USTIONATI, titolo con il quale Giampaoli guarda all’originale significato di trauma. Con antichi riferimenti al sogno, il trauma è anche generatore di meraviglia e indagine, concepito nella storia come origine di ogni ricerca, della filosofia stessa. Le opere della serie diventano finestre su scene simboliche di metamorfosi in cui il fuoco vive e agisce, bendaggi e ferite si trasformano su sfondi inquietanti. La luce emerge come protagonista comune dei lavori grazie ai modi in cui l’artista la maschera, modella e stravolge in funzione di elementi visivi di forte impatto: notturni si alternano a pastose scene che sembrano di altri mondi/tempi.