Benedetto Virno – Genealogie di mondi possibili
Dipinge su carta come scrivesse un trattato, Benedetto Virno. L’altalena dialettica del suo stile oscilla tra costrizione e libertà. Con la prima disciplina perfettamente il temperamento sfuggevole e diluito dell’acquerello entro rigorosi confini di china.
Comunicato stampa
Dipinge su carta come scrivesse un trattato, Benedetto Virno. L’altalena dialettica del suo stile oscilla tra costrizione e libertà. Con la prima disciplina perfettamente il temperamento sfuggevole e diluito dell’acquerello entro rigorosi confini di china.
Con la seconda inventa spazi mai, e poi mai, visti. Sognati, forse, dalla mente di qualche infaticabile demiurgo.
Guardare i quadri di Virno è un po’ come poter spiare l’inconscio di qualcuno, meravigliarsi per la sua grammatica tanto fantasiosa quanto ordinata, e scoprire dettagli, sfumature, forme che hanno affascinato e animato anche noi. Ma non ad occhi aperti.