Benedikt Hipp – Abisso Calipso
In occasione della sua seconda mostra personale a MONITOR, Benedikt Hipp presenta una serie di lavori pensati per gli spazi della galleria, sviluppando una inedita sinergia tra i suoi lavori pittorici e la componente installativa di un corpo di sculture realizzate in collaborazione con l’artista Lisa Reitmeier.
Comunicato stampa
In occasione della sua seconda mostra personale a MONITOR, Benedikt Hipp presenta una serie di lavori pensati per gli spazi della galleria, sviluppando una inedita sinergia tra i suoi lavori pittorici e la componente installativa di un corpo di sculture realizzate in collaborazione con l’artista Lisa Reitmeier.
Abisso Calipso, questo il titolo evocativo della mostra che si ispira alla profondità del mare, segue un percorso orchestrato tra più elementi per mettere in relazione, attraverso riflessioni scientifiche, ambientali e sociali, le diverse opere presenti nelle due stanze della galleria.
Mentre la stanza di sinistra è dedicata all’interpretazione dell'origine stessa della vita, in cui scultura e pittura si fondono nel grande lavoro installativo "Geological Heartbeat” quella di destra ci proietta nel mondo odierno, con opere che trovano i loro riferimenti nelle utopie del modernismo, nella questione delle leggi della tassonomia e più in generale nella riflessione sulla condizione umana.
La ricerca pittorica di Hipp eludendo la distinzione tra astratto e figurativo, è anche in questo caso influenzata dalle figure misteriose ed ataviche, evocazione dei millenari ex voto che da sempre fanno parte della ricerca dell’artista e del suo storico personale, palesandosi nelle forme antropomorfe presenti in alcuni dipinti e negli oggetti che ricordano in alcuni casi altari sacrificali ed offerte votive.
Ciò che ne scaturisce è un’opera corale che vuole rappresentare l’origine della vita naturale, ma anche i processi di trasformazione e di proliferazione di altre forme di vita. Al centro di tutto, l’uomo (l’anthropos) fautore delle sue progressive sorti ma anche della sua ineluttabile rovina.
La mostra è accompagnata da un testo critico di Laura Amann.
Fino al 15 gennaio 2019
BIO
Benedikt Hipp (Munich 1977, lives and works between Munich and Amsterdam)
Selected solo shows: 2018 Abisso Calipso Monitor Rome (upcoming), Body Upgrades, Galerie Kadel Willborn, Düsseldorf, DE; 2017 Toward the glacial regions double solo with André Trindade, Monitor Lisbon, PT; 2016 Vacation from Human, Nicolas Krupp, Basel, CH; 2015 The Educated Monkey, Monitor, Rome; Ich habe meinen Augen nicht getraut, auch meinen Ohren nicht, Wilhelm-Hack-Museum, Ludwigshafen, DE; 2013 Bleibsel als Reflex, Kadel Willborn, Düsseldorf, DE; 2012 Luxstät Kunstpalais Erlangen, DE; 2011 Von Tür nach Thule, Kadel Willborrn, Karlsruhe, DE; 2010 Atlas ohne Vermerk, Bielefelder Kunstverein, DE; 2009 Art Statements / Art Basel 40, CH; Noch-Nicht-Mehr, Schürmann Berlin, DE; Deutsche Bundesbank Sammlung, Frankfurt a.M., DE; 2007 LEIHHAUS, Galerie Iris Kadel, Karlsruhe, DE;
Selected group shows: 2018 Haus der Kunst, Munich, DE; 2017, Monitor Lisboa, Lisbon, PT; Zeppelin Museum, Frierichshafen, DE; 2016 Frigoriferi Milanesi, Milan, IT; Kunsthalle Rathausgalerie München, DE, EYE Filmmuseum, Amsterdam, NL; 2015 Lajavardi Foundation, Teheran, IRN; Städische Galerie Nordhorn, DE; 2014 Bielefelder Kunstverein, DE; Monitor, Rome, IT; 2012 Kunstverein Hannover; Sprengel Museum; kestnergesellschaft Hannover, DE; 2011 CAPC de Bordeaux, Bordeaux, FR; Schirn Kunsthalle, Frankfurt, DE; 2010 ; 2009 Lothringer 13, Städtische Kunsthalle München, München, DE; wartesaal, Zürich, CH; 2007 Bundeskunsthalle, Bonn, DE.