Benito Ligotti – Social control
Organizzata dall’Associazione Rivolta in collaborazione con il centro culturale Il Pertini di Cinisello Balsamo, Fondazione Mudima e la Libreria Bocca di Milano, la mostra rientra in un più ampio progetto artistico di condivisione interattiva sull’uso delle nuove tecnologie
Comunicato stampa
Social, biblioteche e arte collettiva. SOCIAL CONTROL ospite del Pertini
Organizzata dall'Associazione Rivolta in collaborazione con il centro culturale Il Pertini di Cinisello Balsamo, Fondazione Mudima e la Libreria Bocca di Milano, la mostra rientra in un più ampio progetto artistico di condivisione interattiva sull'uso delle nuove tecnologie
Milano - Inaugura giovedì 10 luglio alle 18,30 il secondo episodio espositivo di SOCIAL CONTROL, un progetto artistico di Benito Ligotti nato dall’esigenza di chiedersi come le informazioni che ci scambiamo attraverso Internet, in particolare sui social network, siano usate per perseguire finalità commerciali di cui non abbiamo piena coscienza. Un percorso di sensibilizzazione partito dalla mostra tenuta presso la Ghiacciaia - Spazio Bresso Cultura lo scorso maggio e che ha dato vita a una nuova installazione, questa volta al Pertini di Cinisello.
A partire dai primi mesi del 2014 Benito Ligotti, artista esordiente attivo dal 2007, ideatore del concept e dell’opera realizzata, ha raccolto in diversi luoghi di Milano le impronte digitali di circa 800 volontari anonimi. La raccolta ha fatto tappa anche al Pertini, dove lo scorso marzo per due weekend l'artista ha raccolto le impronte degli utenti del centro culturale, presentando al pubblico il progetto. Ligotti ha poi applicato le impronte digitali su una tela di 4 metri quadrati. Spiega l'artista: "attraverso l’utilizzo dei social esprimiamo pareri politici, prendiamo posizioni su tematiche sociali, esprimiamo necessità, debolezze e abitudini che a nostra insaputa vengono catalogate, archiviate e poi vendute alle aziende produttrici. In sostanza, i social ci conoscono meglio dei nostri amici, parenti persino meglio dei nostri genitori, insomma non sfugge loro niente. Forse solo una cosa manca loro per poter dire di disporre completamente di noi, anzi di voi... le vostre impronte digitali."
Nella cornice luminosa e condivisa della biblioteca del Pertini, il percorso espositivo si espande intorno a "Social Control", la scenografica tela che raccoglie le impronte donate, accompagnata da un nuovo nucleo di opere concettuali della serie "Costruzione dell'idea", tra loro accomunate da affinità compositive e variazioni cromatiche. Questo nucleo di dipinti fa parte di un concetto artistico sul ragionamento, in cui l'impostazione delle forme geometriche regolari segue l'andamento di un ragionamento logico figurato. La forma archetipica protagonista della serie - il quadrato - testimonia l’essenza del processo creativo di Ligotti, strettamente connesso all'astrattismo concreto.
La mostra sarà accompagnata da una digital extension disponibile sul sito www.socialcontroldigital.blogspot.it, che ospita due video-documentari di Raffaele Tamburri sulla nascita e sullo sviluppo del progetto SOCIAL CONTROL, attraverso la narrazione da parte dell'artista del concept dell'opera e delle fasi della sua realizzazione, e da un catalogo cartaceo che raccoglie un testo critico della curatrice Margherita Zanoletti e un breve apparato iconografico delle opere in mostra.