Benjie Basili Morris – Amabili resti
La Mirabilia Art Gallery di Giano del Bufalo ospiterà la mostra “Amabili resti” dell’artista Benjie Basili Morris.
Comunicato stampa
Il 9 dicembre a Roma la Mirabilia Art Gallery di Giano del Bufalo, in via di san Teodoro 14, ospiterà la mostra “Amabili resti” dell'artista Benjie Basili Morris.
“La mostra" - spiega lo stesso artista - "è ispirata al tema della Wunderkammer o Camera delle Meraviglie, ovvero a quell’ambiente particolare presente in dimore del 16° - 17° secolo, dove venivano conservate meraviglie naturali e oggetti bizzarri con la finalità di sorprendere e destare ammirazione. Mi è sembrato interessante incrociare il tema della Wunderkammer con quello della Vanitas: ho quindi concepito una serie di dipinti ad olio e di nature morte di piccole dimensioni - collocate all’interno di teche o di campane di vetro - come fossero reperti di un museo di storia naturale, dove teschi, ossa, piccoli animali imbalsamati sono rappresentati tra fiori, frutta e oggetti di uso comune”.
L'inaugurazione della mostra, il 9 dicembre, sarà accompagnata da una performance che prevede la recitazione di alcuni sonetti del poeta spagnolo Luìs de Gòngora- massimo esponente della poesia barocca del “Siglo de Oro” - sul tema della fuggevolezza della vita e da musiche composte per l'occasione da Federica Clementi, eseguite dal duo di strumentisti Ilaria Calabrò, al violoncello e Pino Clementi, al sax soprano.
Benjie Basili Morris, sin dagli esordi - dopo aver frequentato l'Accademia di Belle Arti di Roma - ha alternato, nel proprio linguaggio, la pittura che si ispira alla grande tradizione italiana e spagnola del periodo barocco, alla performance, al video e alla fotografia, mostrando che al di là delle tematiche, delle tecniche e dell'approccio fortemente teatrale, il suo universo è essenzialmente attuale, ma fuori dalle strette categorie della contemporaneità e destinato a trascendere i confini si spazio e di tempo.
Lo scorso maggio ha ideato un evento presso l' ex Studio del Canova - oggi atelier di Luigi Ontani, artista con cui ha già collaborato in passato - concepito come un doppio sconfinamento temporale e spaziale tra diversi ambiti e stili nel segno del dialogo atemporale.