BergamoScienza 2016
16 giorni di scienza. Conferenze, spettacoli, laboratori e mostre con numerosi ospiti internazionali.
Comunicato stampa
Da sabato 1 a domenica 16 ottobre 2016 si svolgerà la XIV edizione di BergamoScienza, festival di divulgazione scientifica ideato e organizzato dall’Associazione BergamoScienza, che lo scorso anno ha fatto registrare più di 145.000 presenze.
La rassegna animerà la città con 16 giornate di eventi aperti gratuitamente al pubblico: laboratori, conferenze, mostre, spettacoli e incontri con Premi Nobel e scienziati di fama mondiale.
I temi saranno trattati come sempre con un linguaggio divulgativo e indagati in modo interdisciplinare: neuroscienze, chimica, fisica, spazio, tecnologia, robotica, neurobiologia, evoluzione, arte, lingua e narrazione, sociologia, musica e suono.
Attesissimi gli incontri con i Premi Nobel: quest’anno saranno ospiti due Premi Nobel per la Chimica: Ada Yonath (2009) e Dan Shechtman (2011).
Ada Yonath, israeliana, è stata insignita del Nobel per i suoi studi sulla struttura e la funzione dei ribosomi, responsabili della sintesi proteica. Vanta molti primati: è la prima donna israeliana ad aver vinto un Nobel e la prima donna del Medio Oriente ad averlo conquistato in ambito scientifico; inoltre, è la quarta donna nella storia – compresa Marie Curie, da sempre un suo modello – ad averlo ricevuto per la Chimica. Al festival terrà una lezione dal titolo: “I frutti della curiosità: dalla ricerca di base alla medicina avanzata”.
Il fisico israeliano Dan Shechtman ha ottenuto il Nobel per la teoria dei cristalli quasiperiodici, che ha cambiato il modo dei chimici di osservare la materia. Il pubblico scoprirà tutto sui quasicristalli nella sua lectio “Regolarità ed eccezioni: la scoperta eretica dei quasicristalli”.
Tra gli altri ospiti: il fisico americano Carl Haber, i cui studi sono principalmente focalizzati sulla conservazione del suono, illustrerà come la tecnologia del CERN si può utilizzare per suonare con la luce fragili dischi dell’Ottocento; la pioniera nelle ricerche degli ultimi trent’anni sugli esseri umani virtuali Nadia Thalmann farà il punto su “Umani robotici o robot umani?”; il paleontologo e biologo evoluzionista inglese Henry Gee proporrà un intervento sulla storia dell’evoluzione; il neuropsichiatra Ray Dolan e la giovane economista Francesca Tamma si confronteranno sul ruolo delle emozioni nei processi cognitivi e nel decision making.
Tornerà a BergamoScienza l’astronauta Luca Parmitano, il primo italiano ad effettuare due passeggiate spaziali, nel 2013, e di spazio parleranno anche Ian Carnelli e Fabio Favata dell’ESA (Agenzia Spaziale Europea), ragionando sul pericolo costituito da certi asteroidi, la cui orbita può intersecare quella terrestre, con rischio di impatto.
Il legame tra discipline umanistiche e scienza sarà esplorato in vari incontri: la pittrice statunitense Kate Nichols spiegherà come utilizza nella sua pittura le nanoparticelle per dipingere i colori della natura, facendo crescere pelle artificiale dai microrganismi e creando vernici con ricette del XV secolo; il sociologo francese Gerald Bronner nell’incontro “La democrazia dei creduloni” analizzerà come e perché si formano e diffondono credenze che non hanno nessun fondamento scientifico; lo scrittore Luca Doninelli, finalista al Premio Campiello 2016, interverrà su lingua e narrazione.
Non poteva mancare un approfondimento sulla scoperta dell’anno, le onde gravitazionali – teorizzate nel 1916 da Albert Einstein come conseguenza della sua teoria della relatività generale e confermate sperimentalmente quest’anno – con tre studiosi italiani appartenenti al team internazionale che ha firmato la scoperta: i fisici Laura Cadonati, Eugenio Coccia e Adalberto Giazotto.
Bergamo proporrà, come in ogni edizione, esibizioni e concerti di artisti di fama internazionale, tra cui il compositore estone Arvo Pärt, la cui musica è definita “minimalismo sacro”, con il coro Vox Clamantis.
BergamoScienza privilegia tutte le forme di diffusione del sapere scientifico con il coinvolgimento di centinaia di volontari, per la gran parte studenti, chiamati a fare da guida ai più piccoli nelle mostre interattive, durante gli open days e nei laboratori.
Oltre 150 saranno gli workshop interattivi allestiti, di cui 90 realizzati da 48 scuole di Bergamo, Mantova e Modena, con il coinvolgimento di oltre 300 insegnanti e circa 3000 studenti nel ruolo di peer educators.
Quattro delle più importanti piazze della città saranno “vestite di scienza”, grazie alla collaborazione con studenti e insegnanti degli istituti e dei licei artistici di Bergamo.
Il primo weekend della manifestazione sarà come sempre interamente dedicato alle Scuole in piazza, con il coinvolgimento di circa 50 scuole ad animare il centro della città con laboratori di scienza on the road.