Bermuda Shorts Forrest
La mostra dal titolo Bermuda Shorts Forrest comprende nuove opere di entrambi gli artisti e diverse installazioni site-specific in tutto lo spazio. Questi due artisti hanno stili unici e tecniche molto diverse, ma il loro lavoro condivide una qualità piacevole e misteriosa.
Comunicato stampa
La prossima mostra alla Galo Art Gallery presenta i lavori di Ufocinque e Will Barras.
La mostra dal titolo Bermuda Shorts Forrest comprende nuove opere di entrambi gli artisti e diverse installazioni site-specific in tutto lo spazio. Questi due artisti hanno stili unici e tecniche molto diverse, ma il loro lavoro condivide una qualità piacevole e misteriosa.
Will Barras ha un background in illustrazione e animazione, i suoi quadri sono misteriosi e pieni di movimento, con personaggi creati da forme e colori fusi insieme in modo naturale. Will è stato un giramondo fin dai primi giorni della street art, dipingendo ed esibendo in Asia, gli Stati Uniti e in Europa sin dall'inizio del secolo.
Ufocinque è continuamente alla ricerca di nuove tecniche, materiali e soluzioni per le sue opere. Le sue installazioni, realizzate con strati di carta tagliati a mano, gli permettono di creare ambienti completamente nuovi, che si adattano allo spazio in cui si trovano. I lavori a base di light-box riflettono le sue installazioni più grandi, utilizzati anche come scenari teatrali, sfilate e vetrine per negozi. Le light box sono composti da strati di carta tagliati a mano e accuratamente sezionati, che si concentrano e richiamano l'attenzione sulla potenza di ombra e luce che riflette anche le scatole.
L'inaugurazione si terrà l'8 febbraio 2014
presso la Galo Art Gallery dalle 17:30 alle 21:00.
Matteo Capobianco, aka Ufocinque, nasce a Novara nel 1981. Dal 1994 protagonista attivo della scena writing e poi street-art italiana, con numerosi intreventi in spazi abbandonati come fabbriche e cascine.
Dopo gli studi di Disegno industriale al Politecnico di Milano, inizia un percorso di fusione tra a rte e progetto. Questo lo porta ad avvicinarsi alla scenografia teatrale, realizzando elementi scenici per l'opera lirica, in una continua ricerca di tecniche materiali e soluzioni; tra tutti la carta ritagliata a mano, che gli consente di allestire interi ambienti, rendendo la luce coprotagonista dell'opera.
Realizza dal 2007 numerose installazioni, sia in ambito artistico con mostre personali, che allestimenti per sfilate di moda, showroom ed eventi.
Centrale nella sua visione è il tema del “layer” usato per realizzare una molteplicità di livelli interpretativi in cui le tecniche di pittura tradizionale si fondono nell'unitarietà del progetto personale. La “forma” non è mai staccata dalla “funzione”, ma si sostengono l'uno con l'altro per creare un onirico mondo sospeso.
Will Barras è un artista, illustratore e regista di animazione, vive e lavora a Londra. È cresciuto a Birmingham e si trasferì a Bristol per studiare graphic design. Will divenne parte di una nuova generazione di artisti di fama mondiale che lavoravano nel panorama della street art di Bristol. Will apparve anche nel libro 'Scrawl', e divenne un membro fondatore del collettivo Scrawl. 'Scrawl', pubblicato originariamente nel 1999, è stato un libro fondamentale che documentava un nuovo movimento di arte di strada, grafica e illustrazione. Uno degli artisti originali del collettivo, noto per le sue rappresentazioni di movimento fluido, con composizione narrativa e il suo tratto distintivo. Ciò ha portato Will a viaggiare molto, dipingendo ed esibendo i suoi quadri in Asia, Europa e negli Stati Uniti. "C'è una fluidità ed energia nel lavoro di Will che, sebbene in costante evoluzione, è sempre esistito in un mondo completamente di sua creazione. Le sue figure sembrano essere in uno stato di perenne metamorfosi - catturati per un breve momento tra una manifestazione e l'altra sempre in balia delle forze vorticose che li circondano. Dai suoi primi scarabocchi digitalizzati e rielaborati fino ai piu recenti lavori in tecniche miste. Will ha conquistato ogni mezzo con costante dinamismo, visibile in tutte la sue opere."
Testo di Felix Braun, autore di "Children of the Can"