Bernard Aubertin
In mostra, una trentina di opere caratterizzare da combustioni, bruciature e monocromi rossi, insieme alla documentazione fotografica delle performance degli anni Ottanta e Novanta.
Comunicato stampa
La Galleria Bonioni Arte di Reggio Emilia presenta, dal 1 ottobre al 13 novembre 2011, la mostra personale di Bernard Aubertin, noto artista francese la cui ricerca abbraccia oltre cinquant’anni di storia, dall’incontro con Yves Klein e il Gruppo Zero di Düsseldorf alle collezioni del Centro Pompidou di Parigi. L'esposizione, realizzata in collaborazione con l'Archivio Opere Bernard Aubertin di Milano, s'intitola 'La pittura brucia', in quanto l'artista, tra la fine degli anni Cinquanta e i primi anni Sessanta, utilizza il fuoco come vero e proprio strumento per dipingere. In mostra, una trentina di opere caratterizzare da combustioni, bruciature e monocromi rossi, oltre alla documentazione fotografica delle performance degli anni Ottanta e Novanta. Come si legge nel testo critico di Sandro Parmiggiani, 'Aubertin ha cercato, in tutto il suo lavoro, di evocare e visualizzare l’energia: gli stessi monocromi sono concepiti come serbatoi di energia, campo magnetico dinamico e attivo, che attira e in un qualche modo “imprigiona” chi li guarda. Ha cercato, nelle opere degli ultimi anni, di scoprire l’infinita gamma dei colori del fuoco, sempre teso al silenzio in cui tutto è presente, all’assoluto spirituale'.
Bernard Aubertin è nato nel 1934 a Fontenay-aux-Roses, in Francia. Dopo l’incontro folgorante con Yves Klein, ha concepito i primi monocromi rossi ed ha aderito al Gruppo Zero di Düsseldorf. Si è dedicato successivamente al fuoco, realizzando i
Tableaux feu, i Dessins de Feu, i Livre brûlé ed altre opere, facendo della combustione l’oggetto preferito della sua ricerca. La sua arte diventa spesso performance pubblica. Numerose le esposizioni in Italia, Francia e Germania, dove vive e lavora dal 1990.