Bernard Aubertin – Le rouge et le feu
Dopo la partecipazione di Bernard Aubertin alla mostra al Guggenheim Museum di New York dedicata al Gruppo Zero “ZERO Countdown to Tomorrow, 1950s–60s”, conclusa nel gennaio 2015, la Galleria ZetaEffe dedica un’ampia retrospettiva all’artista francese di recente scomparso.
Comunicato stampa
Dopo la partecipazione di Bernard Aubertin alla mostra al Guggenheim Museum di New York dedicata al Gruppo Zero “ZERO Countdown to Tomorrow, 1950s–60s”, conclusa nel gennaio 2015, la Galleria ZetaEffe dedica un’ampia retrospettiva all’artista francese di recente scomparso.
La mostra LE ROUGE ET LE FEU organizzata dalla Galleria ZetaEffe in collaborazione con l’Archivio Opere di Bernard Aubertin, vuole rendere omaggio all’artista con una retrospettiva che ripercorre le tappe principali dell’arte di Aubertin: dalla nascita dei monocromi rossi (databili alla fine degli anni cinquanta, dopo l’incontro con Yves Klein), all’adesione al movimento artistico tedesco del Gruppo Zero, per arrivare infine alle recenti opere.
La monocromia rossa e il fuoco sono gli elementi che strutturano l’espressione artistica di Bernard Aubertin e che ritroviamo in mostra, saranno infatti esposti una selezione di opere dagli anni sessanta fino al 2012, tra le quali ricordiamo: i Monocromes Rouge, i Tableau-clous, i Dessin de feu, i Papier rouge fino ai recenti monocromi, agli strumenti musicali bruciati e ai Livres brûlés.
Il percorso artistico di Bernard Aubertin sarà inoltre documentato dalla proiezione di video storici e interviste. La mostra a cura di Sonia Zampini sarà inaugurata il 26 settembre alle ore 17.00 e sarà visibile fino al 26 novembre 2015.
Bernard Aubertin (1934 a Fontenay-aux-Roses, in Francia-2015 Reutlingen in Germania).
Intorno al 1951 comincia l’apprendistato alla Scuola d’Arte Decorativa. Folgorante è l’incontro con Yves Klein nel 1957 che lo porta a realizzare, l’anno successivo, le sue prime quattro tavole monocrome rosse. La sua ricerca si caratterizza per l’uso esclusivo del rosso, cromia privilegiata e simbolo del sangue, della vita e della terra e al tempo stesso dell’elemento fuoco.
Nel 1961 partecipa al gruppo ZERO di Düsseldorf insieme a Mack, Piene, Uecker e nel 1957/58 al gruppo NUL di Amsterdam. Entra in contatto anche con Piero Manzoni e Lucio Fontana.
Parallelamente ai monocromi nel 1961 realizza i suoi primi Tableaux feu (quadri fuoco), e nel 1962 i primi libri bruciati che riprenderà con Livres brûlés et à Brûler (libri bruciati e da bruciare).
Il rosso e il fuoco sono i due elementi che strutturano il linguaggio artistico di Aubertin: dai Tableaux clous (quadri chiodi) che ricoperti di vernice rappresentano perfettamente le fiamme; ai Tableaux fils de fer (quadri fil di ferro), ai Dessin de feu (disegni di fuoco) o ancora i Parcours d'allumettes (percorsi di fiammiferi), fino ad arrivare alle performances dei pianoforti dati alle fiamme e alle automobili bruciate.
Recentemente l’artista nei suoi dipinti monocromi ha sostituito il rosso con il colori propri della combustione: nero, marrone, grigio, rosso-arancio e oro.
Bernard Aubertin muore il 31 agosto 2015 a Reutlingen in Germania.