Bernardo Peruta – Mélange Optique
Valentinarte è lieta di presentare la mostra personale di Bernardo Peruta intitolata “Mélange Optique”, a cura di Chiara Canali, che si svolgerà presso la sede rinnovata della galleria, situata nel centro storico di Bellagio, uno dei borghi più suggestivi che si affacciano sul Lago di Como.
Comunicato stampa
Valentinarte è lieta di presentare la mostra personale di Bernardo Peruta intitolata “Mélange Optique”, a cura di Chiara Canali, che si svolgerà dal 29 giugno al 7 luglio presso la sede rinnovata della galleria, situata nel centro storico di Bellagio, uno dei borghi più suggestivi che si affacciano sul Lago di Como.
Negli ultimi anni Bernardo Peruta (1973, Bergamo) ha sviluppato una originale ricerca formale che combina pittura tradizionale su tela e nuovi supporti industriali, come lastre di alluminio microforato, che sovrappone alla tela e che dipinge ulteriormente al fine di creare particolari effetti ottici. Applicando molteplici strati di velature di colore sui diversi piani, Peruta gioca con i contrasti cromatici, le luci e le ombreggiature, richiedendo un costante dinamismo al processo della visione.
La ricerca di Bernardo Peruta riflette sulla realtà e sulla percezione. I suoi dipinti rappresentano una realtà labile e dinamica, destinata a cambiare a seconda del punto di vista dello spettatore, allo stesso modo in cui la nostra percezione è soggettiva e mutevole, perché contaminata da esperienze, storie e ricordi preesistenti.
Il titolo della mostra Mélange Optique, ossia “mescolanza ottica”, rimanda alla formula pittorica utilizzata per la prima volta dal pittore post-impressionista George Seurat. Egli aveva già messo a punto il principio impressionista del “contrasto simultaneo”, secondo il quale se si accostano due colori complementari le qualità di luminosità di ognuno vengono esaltate. Con il “melange optique”, i colori risultano scomposti in piccoli punti sulla tela, ottenendo la fusione solo sulla rètina, a una certa distanza dalla tela.
Le opere di Peruta, coinvolgendo punti di colore puro, accostati separatamente sulla superficie microforata, consentono all’occhio dello spettatore di mescolare la pittura e di riconoscerla solo quando si trova a una certa distanza dal dipinto, permettendo di sviluppare una idea di coscienza e armonia delle cose, oltre la loro apparenza.
La mostra Mélange Optique presenta una decina di opere che inquadrano volti frontali dall’espressione indefinita, con gli occhi chiusi, come se fossero in uno stato onirico, di sogno o di sospensione. Nella successione di questi volti ingigantiti si percepisce una situazione di disagio, di invasione dello spazio dell’osservatore, che vive il paradosso tra il vedere e l’essere visto, tra il percepire e l’essere percepito, tra l’essere “davanti” alla scena del quadro e l’essere “dentro” lo spazio della visione. Il “mélange optique” diventa dunque espediente per movimentare la visione e invitare chi guarda ad assumere la giusta distanza per comprendere e riconoscere le opere nella loro profondità spaziale e durata temporale, al di là di una percezione fugace e transitoria.
Bernardo Peruta
Bernardo Peruta nasce a Bergamo nel 1973. Fin da giovane, mostra una passione innata per l'arte, che lo ha portato a seguire un percorso formativo presso la Scuola d'Arti Plastiche Castellini di Como ed in seguito a conseguire la maturità artistica presso la Scuola d’Arte Andrea Fantoni di Bergamo.
Durante questo percorso, ha avuto l'opportunità di specializzarsi nella pittura figurativa sotto la guida di un noto pittore ritrattista bergamasco.
Nel 2004, si trasferisce a Nizza, in Francia, dove organizza la sua prima mostra personale e dove rimane fino al 2006. Tornato in Italia, continua a partecipare a svariate esposizioni d’arte contemporanea sia personali che collettive tra cui le più importanti in Italia, Milano, Parma, Verona e all’estero in Francia, Germania, Belgio e New York.
Valentinarte
Valentinarte è stata aperta nel 1987 da Emanuele Falconi prematuramente scomparso, e continua ad essere diretta dalla moglie Barbara Bruschini e dai figli.
E’ situata nel centro storico di Bellagio, sulla famosa Salita Serbelloni meta turistica di fama internazionale, ed è da tempo un riferimento del collezionismo mondiale, innamorato dell’Arte Italiana dall’Ottocento agli artisti contemporanei di oggi.
La proposta artistica da sempre deriva da una ricerca della qualità delle opere e degli artisti con cui il rapporto è diretto o collaborazioni con altre gallerie italiane.
La scelta è sempre stata quella di accostare il lavoro di artisti figurativi già affermati nel mondo dell’arte a quello di artisti emergenti il cui lavoro è in grado di stimolare interesse e curiosità proponendo opere di grande qualità pittorica con quotazioni non speculative.