Bernardo Strozzi a Palazzo Pallavicino

Informazioni Evento

Luogo
PALAZZO PALLAVICINO
Piazza Fontane Marose, 2 , Genova, Italia
Date
Dal al

mercoledì 22 dicembre 14.00 – 18.00
giovedì 23 dicembre 10.00 – 13.00 / 14.00 – 18.00.

Vernissage
22/12/2021

ore 14

Artisti
Bernardo Strozzi
Generi
arte antica
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Inizia una nuova storia nel nome di un pittore straordinario che rappresenta più di ogni altro la grande pittura che discende da Caravaggio e da Rubens: Bernardo Strozzi.

Comunicato stampa

Inizia una nuova storia nel nome di un pittore straordinario che rappresenta più di ogni altro la grande pittura che discende da Caravaggio e da Rubens: Bernardo Strozzi.

Dopo aver celebrato Niccolò Paganini, la cui figura è stata per troppo tempo confinata in un colto ricordo, commissionando a Livio Scarpella una statua di bronzo dorato per celebrarne pubblicamente l’anima, e la vita nell’arte, la Fondazione Pallavicino presenta “Bernardo Strozzi a Palazzo Pallavicino”. Il 22 e il 23 dicembre, le maestose sale del Palazzo di piazza delle Fontane Marose verranno aperte al pubblico per mostrare i dipinti del più importante pittore del Seicento genovese. In esposizione, opere della collezione del principe Domenico Antonio Pallavicino, più una di una collezione privata genovese, un “Gesù bambino dormiente tra i simboli della passione”, che esalta la innocente purezza del Dio fattosi uomo, la vera divinità del Cristo che è la sua umanità.

“In questa occasione verranno esposte le opere di uno Strozzi nel pieno della maturità artistica, negli anni trenta del ‘600, ispirato da Rubens e Veronese”, dichiara Vittorio Sgarbi, direttore artistico della Fondazione Pallavicino, “Di questi anni fanno parte dipinti abbaglianti, sorprendenti, potentemente vitali, come organismi viventi che, talvolta, manifestano una grande capacità scenografica, come nel ‘Giuseppe spiega i sogni’, e una resa realistica di grande efficacia, come nel volto del ‘San Gerolamo in meditazione’, o nel ‘Ritratto di magistrato veneziano’. È una festa per Genova, che arricchisce i suoi musei e i palazzi dei Rolli di una preziosa collezione, pressoché sconosciuta e di leggendaria rinomanza”