Bertozzi & Casoni – Tracce
Claudio Poleschi Arte Contemporanea è lieta di presentare Tracce, mostra personale degli artisti Bertozzi & Casoni. Bertozzi & Casoni è una società artistica fondata a Imola da Giampaolo Bertozzi (Borgo Tossignano, Bologna, 1957) e da Stefano Dal Monte Casoni (Lugo di Romagna, Ravenna, 1961).
Comunicato stampa
Claudio Poleschi Arte Contemporanea è lieta di presentare Tracce, mostra personale degli artisti Bertozzi & Casoni.
Bertozzi & Casoni è una società artistica fondata a Imola da Giampaolo Bertozzi (Borgo Tossignano, Bologna, 1957) e da Stefano Dal Monte Casoni (Lugo di Romagna, Ravenna, 1961).
Gli artisti coltivano una vocazione originaria per la sperimentazione in campo scultoreo, con una predilezione per la ceramica dipinta come tecnica centrale per la realizzazione delle loro opere.
A Lucca la mostra, in collaborazione con la Galleria Tega di Milano, si arricchisce di una serie di opere monumentali. Tre grandi opere nella chiesa sconsacrata di San Matteo e un gruppo di sculture, appartenenti al classico repertorio di Bertozzi & Casoni, in Via Santa Giustina.
Nella chiesa sconsacrata è esposta la “Madonna scheletrita”, interamente in ceramica policroma, rielaborazione della maiolica “Scegli il Paradiso” degli anni Novanta, in cui la Madonna alla guida di una falciatrice a rullo tagliava l’erba nel giardino dell’Eden.
Inoltre “Composizione non finita-infinita”, dieci metri di cassette per pronto soccorso ricolme di oggetti, tutto sempre in ceramica (esposto al Padiglione Italia della Biennale di Venezia del 2009). E molto altro ancora.
I temi evocati sono quelli ormai classici di Bertozzi & Casoni, vanitas, memento mori, con motivi di fiori sui rifiuti, improbabili decapitazioni, pappagalli su warholiani Brillo Box. Il tema di Pinocchio, soggetto principale della mostra di Milano, qui scompare per lasciare spazio alle “bugie dell’arte” – in cui “Nulla è come appare, forse”- e alla spettacolare menzogna dell’illusionismo artistico di fronte alle bugie della realtà: processo continuo di ricerca, di verifica e falsificazione.
L’esposizione è accompagnata da un volume con un testo di Federico Sardella, una sua intervista agli artisti, le immagini di tutte le opere in mostra e la riproduzione di una serie di oltre trenta lavori realizzati dagli artisti dai primi anni Duemila ad oggi.
Durata della mostra: 23 Maggio 2015 – 11 Luglio 2015
Orario di apertura: Lunedì-Venerdì 10.00-18.30 Sabato e Domenica su appuntamento
Indirizzo: Via Santa Giustina 21 (Ingresso mostra) e Piazza San Matteo 3, 55100 Lucca
Tel: +39 0583 469490 – Email: [email protected]
BERTOZZI & CASONI
PRESS RELEASE
TRACCE
Opening: Saturday May 23, 2015 at 6.30 pm.
Via Santa Giustina 21 & Piazza San Matteo 3, Lucca
Claudio Poleschi Arte Contemporanea is pleased to present Tracce, a solo exhibition by artists Bertozzi & Casoni.
Bertozzi & Casoni was founded in Imola in 1980 by Giampaolo Bertozzi (Borgo Tossignano, Bologna, 1957) and Stefano Dal Monte Casoni (Lugo di Romagna, Ravenna, 1961).
Together, the two artists cultivate an original vocation for sculptural experimentation, with a predilection for painted pottery, the primary technique used in the creation of their art.
In Lucca, the exhibition, in collaboration with the Galleria Tega of Milan, includes a series of monumental works. Three large works in the former church of San Matteo and a group of sculptures drawn from the classic repertoire of Bertozzi & Casoni’s art, in Via Santa Giustina.
The works on show in the former church include the ‘Madonna scheletrita’, made entirely of polychrome ceramic and representing a reworking of the majolica piece ‘Scegli il Paradiso’ from the 1990s, where the Madonna uses a reel lawnmower to cut grass in the Garden of Eden.
Another work on view is ‘Composizione non finita-infinita’, ten meters of first-aid kits, filled with objects, all made entirely in ceramic (presented at the Venice Biennale 2009). And much more.
The themes treated are the classics of Bertozzi & Casoni’s oeuvre, vanitas, memento mori, with floral motifs on refuse-laden earth, improbable decapitations, parrots on Warholian Brillo Boxes. The theme of Pinocchio, which is central to the Milan exhibition, is here replaced by that of the “falsehoods of art”, where Nulla è come appare, forse (Nothing is what it seems — perhaps), and by the spectacular falsehoods of artistic illusionism confronted with those of reality. A continuous process of investigation, verification and falsification.
The exhibition is accompanied by a catalogue with an essay by Federico Sardella, an interview with the artists, images of all the works on show and a series of more than thirty works created by the artists between the first years of the 21st century and today.