Bestiae
Il settore cultura, turismo, biblioteche presenta la mostra “Bestiae”, disegni e incisioni di Schialvino e Verna, realizzata dalla collaborazione tra la biblioteca del museo civico di scienze naturali e l’associazione Nuova Xilografia.
Comunicato stampa
Il settore cultura, turismo, biblioteche presenta la mostra “Bestiae”, disegni e incisioni di Schialvino e Verna, realizzata dalla collaborazione tra la biblioteca del museo civico di scienze naturali e l’associazione Nuova Xilografia.
L’esposizione, aperta al pubblico fino al 17 aprile 2014 presso le sale del Museo in via Ozanam 4, sarà inaugurata venerdì 7 marzo alle ore 17.30 alla presenza degli artisti.
La mostra sarà visitabile da lunedì a venerdì, dalle 9 alle 19 e la domenica dalle 14.30 alle 17.30.
L’idea di questa mostra nasce dalla lettura dei testi di Aristotele, “De partibus animalium”, Eliano, “De natura animalium”, Esopo, “Fabulae” e Plinio, “Naturalis historia”. Da queste pagine e da quelle dei loro commentatori moderni, che rapportano le notizie scientifiche dell’antichità classica alla religione, alla letteratura ed al mito, Gianni Verna e Gianfranco Schialvino hanno tratto i riferimenti per l’ideazione delle opere in mostra, che rappresentano in chiave attuale la raffigurazione degli animali: non soltanto nella loro precisa imitazione, che tuttavia non si limita ad essere una specie di doppione della natura, bensì e soprattutto nel rapporto con la filosofia, il mito, la scienza e, appunto, la letteratura.
Le tematiche della rassegna sono principalmente tre: una parte è dedicata alla favolistica, ed alle classiche vicende plasmatesi sulle orme di Esopo, una seconda alla mitologia ed ai personaggi, uomini e dei, che con gli animali hanno intrecciato particolari relazioni, una terza all’osservazione del territorio in cui vivono, il Canavese ed il parco del Gran Paradiso.
Hanno intitolato questa raccolta “Bestiæ”. Una parola che odora insieme di classicità e di terra, di colto e di popolo, e seleziona gli innumerevoli fogli che hanno accompagnato, senza obiettivi mirati ma in un interesse via via acuito dalla curiosità di vedere e di sapere, tanti anni operosi al cavalletto ed al torchio. Le opere si sono nel tempo sviluppate nelle più svariate possibilità tecniche della pittura e della stampa su carta: xilografia, calcografia, disegno, gouache, collage, e alternano il colore al bianco e nero, in formati grandi e ridotti.
Per dare una forma all’ippogrifo, l’ippopotamo e l’ippocampo, al drago e al basilisco, al varano e al coccodrillo. Inventando licantropi e ircocervi accanto a gufi e gipeti, corvi e lepri, gatti e porcospini, rospi e farfalle. E senza dimenticare la vecchia fattoria. Nello sforzo di capire l’importanza degli influssi esercitati sull’uomo dagli animali, e dall’uomo testimoniati e nobilitati, rendendoli ora filosofi ora elevandoli a dei.
Lo stesso uomo che anche ne ha abusato, troppo talvolta, fino a ridurli schiavi. Dalle stalle al mito, da cibo a fratello, la via - la vita - dei viventi è in effetti breve. E le bestiæ, percorrendola, hanno accompagnato sempre, e tuttora, quella degli uomini. Si dice per spregio, di umani che sono simili a loro: può esser vero, ma loro per fortuna non sono simili a noi.
Giovedì 17 aprile nella sala conferenze del museo, alle 20.30 la poetessa Giulia Deon presenterà il libro Piccolo Bestiaire.