Betta Gancia – Una luce diversa
Nelle immagini di Betta Gancia il fascino della forma si esprime nelle tracce luminose di atmosfere notturne e silenziose. Sono scie sospese senza tempo.
Comunicato stampa
Un quadrato, un cerchio, un colore
sono elementi concreti,
non diversamente che una vacca o un albero.
Essi realizzano otticamente un pensiero.
Piet Mondrian
Nelle immagini di Betta Gancia il fascino della forma si esprime nelle tracce luminose di atmosfere notturne e silenziose. Sono scie sospese senza tempo. Intermittenze di luce che provengono dalla strada e confluiscono negli spazi aperti di una percezione visiva, sintetica e seriale, vicina all’idea di una fotografia che riflette sulla fonte primaria della sua stessa natura: la luce.
Il suo obiettivo coglie l’intensità inedita che si diffonde di notte. Nei suoi scatti, i riflessi caldi e fiochi delle ore serali emergono dalle sorgenti luminose, lasciando che ogni punto di luce si diffonda in raggi o cerchi colorati perfettamente concentrici.
In mostra, immagine dopo immagine, sarà possibile vedere come lo sguardo di Betta risulta sicuro e mai improvvisato. La serialità e la ripetizione dei soggetti rafforzano l’idea alla base dell’intera sequenza, slegando ogni frammento luminoso dal suo contesto originario. Nell’immaginario di Betta Gancia ogni riflesso si fa bidimensionale, ogni sfumatura diventa un contorno netto, i colori forme geometriche, grazie a continue operazioni di astrazione, distoglie il soggetto dal suo contesto reale fino a non lasciarne alcuna traccia nella rappresentazione figurativa.
Il suo sguardo si posa sulla luce con un approccio semantico, e ne coglie quel carattere di libertà che compone la geometria di un linguaggio fotografico così attraente da sembrare irreale.
Le fotografie di Betta Gancia nascono da ciò che l’immagine istantanea conserva nella memoria e nell’immaginazione di chi osserva il mondo, traducendosi in scie e punti luminosi che vagano all’infinito.