Between Form and Movements

Informazioni Evento

Luogo
GALLERIA ENRICO ASTUNI
Via Iacopo Barozzi 3 40126 , Bologna, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

dal Martedi al Sabato 10-13 / 15-19
Domenica e Lunedi su appuntamento

Vernissage
22/09/2012

ore 19

Contatti
Email: info@galleriaastuni.it
Artisti
Maurizio Mochetti, Aldo Giannotti, Kevin van Braak, Can Altay, Shaun Gladwell
Curatori
Emanuele Guidi
Generi
arte contemporanea, collettiva

Between Form and Movements presenta l’opera di artisti internazionali che indagano la questione della produzione dello spazio nella sua connotazione sociale, politica e architettonica per poterlo esplorare attraverso il suo potenziale performativo.

Comunicato stampa

Between Form and Movements presenta l’opera di artisti internazionali che indagano la questione della produzione dello spazio nella sua connotazione sociale, politica e architettonica per poterlo esplorare attraverso il suo potenziale performativo.

Attraverso le opere appositamente concepite o ripensate per questo progetto, lo spazio – sia esso un edificio, una sua porzione, un monumento, un elemento architettonico fittizio o una città intera – si definisce attraverso la tensione che emerge tra quelle forze che lo pianificano e le relazioni sociali che lo abitano.

Il corpo – del performer, dello spettatore o dell’abitante - è letto in diretta relazione con lo spazio costruito in quanto espressione culturale e politica attraverso cui le ‘ideologie’ veicolano il loro messaggio.
Le affordances – quelle caratteristiche formali di un oggetto o di un ambiente che ne suggeriscono un utilizzo, un’azione o più generalmente un movimento – diventano quindi, nella pratica degli artisti, uno strumento per rivelare i meccanismi che governano lo spazio ed in-formano il comportamento di chi si muove in esso.

Allo stesso tempo, forme di appropriazione e ‘para-funzioni’ che emergono al di là del progetto o proposito originario, divengono un espediente per agire sull’esperienza del luogo e operare una critica allo spazio stesso in quanto “istituzione”.

Muovendosi sulla linea di questa negoziazione, gli artisti ricercano e combinano le regole spaziali, le economie e la storia di certi luoghi, per porre quesiti sul futuro e destino dell’architettura, dello spazio pubblico e delle diverse visioni che di volta in volta ne ispirano la progettazione.