Beyond Sculpture
La mostra nella Galleria Doris Ghetta si focalizza sul vasto spettro della ricerca formale di alcuni artisti che hanno raggiunto la notorietà soprattutto come scultori.
Comunicato stampa
In occasione di Amaci – Giornata del contemporaneo, la Galleria Doris Ghetta proporrà in mattinata l’evento “Beyond Sculptur”, che con il suo programma intende anche dare l’inizio ad una serie di incontri con l’artista negli spazi della galleria.
La mostra, concepita appositamente per la Giornata del contemporaneo, verrà inaugurata con una colazione-aperitivo dalle ore 9 alle 11. Di ogni artista invitato – ovvero Aron Demetz, Gehard Demetz, Philipp Messner, Walter Moroder, Thaddäus Salcher, Esther Stocker e Velasco Vitali – verrà esposta rispettivamente un’opera scultorea e una bidimensionale.
La presenza degli artisti attraverso due mezzi espressivi distinti dà la possibilità di intuire il diverso approccio alle differenti tematiche loro proprie e mette in evidenza le loro specifiche tecniche di lavorazione. Possiamo affermare che la poliedrica ricerca artistica determina l’eccellenza di un artista nel rispettivo mezzo espressivo. Leo Steinberg sostiene che, nella storia dell’arte, un “principiante” poco avvezzo a lavorare con un determinato mezzo artistico ottenga spesso, grazie al suo sguardo “da fuori”, risultati migliori rispetto ai maestri della disciplina. La mostra nella Galleria Doris Ghetta si focalizza sul vasto spettro della ricerca formale di alcuni artisti che hanno raggiunto la notorietà soprattutto come scultori.
Le contrapposizioni delle rispettive opere sono state proposte principalmente dagli stessi artisti e costituiscono dunque anche dei gruppi unitari che hanno una loro specifica relazione. In alcuni casi possiamo notare come gli aspetti formali di un mezzo espressivo siano tradotti nell’altro, o invece come lo stesso processo porti a due risultati diversi.
La successiva discussione, prevista per le ore 11, tra Lois Anvidalfarei e Matthias Moroder di Ortisei offrirà uno sguardo all’interno della produzione artistica dello scultore. Attraverso una profonda riflessione e ricerca sul materiale impiegato per le sue opere, Lois Anvidalfarei ha trovato un linguaggio artistico che non può definirsi né classico né contemporaneo, giungendo negli anni ad interpretare uno stile personale e fortemente riconoscibile. Le sue corpulente figure sembrano appena uscite da un potente flusso d’acqua, o venute alla vita fuoriuscendo da un albero. Le singole parti formano un’unità che sembra essere in pace con la propria solenne gravità. Con Matthias Moroder, con cui da diverso tempo è in stretto contatto, Lois Anvidalfarei parlerà di come è giunto al suo personalissimo linguaggio artistico.
Matthias Moroder ha conseguito la laurea in Architettura presso l’Architectural Association School of Architecture a Londra nel 2009 e attualmente studia Storia dell’arte e Filosofia all’Università di Vienna. Dal 2013 frequenta un master in Storia e teoria dell’architettura presso l’ETH di Zurigo, dove lavora come assistente.
* I termini relativi a persone che compaiono solo al maschile si riferiscono indistintamente a persone di genere femminile e maschile. Si è rinunciato a formulazioni rispettose dell’identità di genere per non compromettere la leggibilità del testo.