Beyond the Collection – Pablo Picasso e Dora Maar
Pinacoteca Agnelli presenta il nuovo progetto espositivo Beyond the Collection con Pablo Picasso e Dora
Maar. Un dialogo con la Fondation Beyeler a cura di Sarah Cosulich, Lucrezia Calabrò Visconti e Beatrice
Zanelli.
Comunicato stampa
Pinacoteca Agnelli presenta il nuovo progetto espositivo Beyond the Collection con Pablo Picasso e Dora
Maar. Un dialogo con la Fondation Beyeler a cura di Sarah Cosulich, Lucrezia Calabrò Visconti e Beatrice
Zanelli. Dal 27 maggio al 25 settembre 2022 per la prima volta nello Scrigno della Pinacoteca sarà presentato
un allestimento inedito, in dialogo con la preziosa Collezione Giovanni e Marella Agnelli.
Nel 2022, anno del suo ventesimo anniversario, la Pinacoteca Agnelli ripensa la sua collezione permanente
esposta nello Scrigno, rendendola punto di partenza privilegiato per una riflessione sulla storia dell'arte e sulla
storiografia, oltre che strumento critico per approcciarsi alla contemporaneità.
BEYOND THE COLLECTION
Il Nuovo Progetto nella Collezione Giovanni e Marella Agnelli
Con il progetto espositivo Beyond the Collection, pensato per ripetersi con cadenza annuale, l’istituzione parte
ogni volta da un’opera diversa dello Scrigno per stabilire relazioni in grado di riflettere sulle presenze così
come sulle assenze della collezione.
Dal Settecento di Canaletto e Bellotto, all’Ottocento di Canova per arrivare al Novecento di Matisse e
Modigliani, le 25 opere della Pinacoteca vengono messe in dialogo con capolavori in prestito da altre prestigiose
collezioni nazionali e internazionali.
Attraverso questa iniziativa, la Collezione Giovanni e Marella Agnelli, da contenitore di memorie collettive
diventa dispositivo in grado di dare avvio a nuove interpretazioni critiche. L’obiettivo di Pinacoteca è quello di
far emergere figure dimenticate e sviluppare narrazioni che possano sfidare e sovvertire le letture tradizionali
della storia dell'arte.
A vent'anni dall’inaugurazione dell'allestimento dello Scrigno da parte di Renzo Piano, per la prima volta la
Collezione Agnelli trova una nuova configurazione allestitiva, che rilegge il suo patrimonio storico attraverso
le tematiche della contemporaneità.
PABLO PICASSO E DORA MAAR. UN DIALOGO CON LA FONDATION BEYELER
La Prima Edizione di Beyond The Collection
Il primo progetto di attivazione della Collezione Giovanni e Marella Agnelli prende forma grazie alla prestigiosa
collaborazione con la Fondation Beyeler di Basilea.
Le collezioni Agnelli e Beyeler - entrambe di eccezionale qualità, istituite da mecenati visionari, aperte al
pubblico e ospitate in architetture progettate da Renzo Piano - condividono anche un nucleo di opere di Pablo
Picasso in grado di dialogare per raccontare nuove storie.
Il progetto trova la sua origine nel ritratto di Picasso, Homme appuyé sur une table (1915-1916) conservato in
Pinacoteca Agnelli, che in questa occasione viene messo in relazione per la prima volta con tre ritratti di Picasso
degli anni Trenta raffiguranti Dora Maar, provenienti dalla Fondation Beyeler. Con le tele dialogano anche una
serie di fotografie di Dora Maar stessa, artista fotografa, poeta e pittrice francese di origine croata,
riconosciuta per i suoi collage surrealisti.
Il progetto Pablo Picasso e Dora Maar indaga le reciproche suggestioni e gli intensi scambi tra i due artisti
e riporta alla luce Maar non solo come oggetto della rappresentazione di Picasso, sua amante e musa, ma come
artista poliedrica, fotografa all’apice della sua carriera e importante punto di riferimento intellettuale per
l’artista spagnolo.
In controtendenza alla tradizionale storia dell’arte, che si è sempre concentrata sulla figura di Pablo Picasso,
mitizzandola, questo progetto si focalizza sull'influenza che Dora Maar ha avuto sulla pratica dell'artista, in
continuità con le ricerche contemporanee volte alla riscoperta di importanti figure femminili del Novecento.
BIOGRAFIA DORA MAAR
Henrietta Theodora Markovitch nasce nel 1907 a Parigi da madre francese e padre croato. Dopo aver
intrapreso un’educazione in fotografia, cinema e arti applicate, negli anni Trenta apre il suo studio
fotografico insieme a Pierre Kéfer sotto il nome “Kéfer - Dora Maar”. Il suo lavoro come fotografa viene
riconosciuto presto, e ha l’occasione di collaborare con numerose riviste di moda e di architettura, alle quali
propone immagini sperimentali, collage e fotomontaggi. Come molti altri fotografi della sua generazione,
Maar usa il mezzo fotografico per indagare le comunità ai margini per le strade di Parigi, Londra e della
Costa Brava, denunciando le pessime condizioni sociali provocate dalla crisi economica del 1929. A partire dal
1933 entra in contatto con i surrealisti, di cui condivide l’approccio artistico e l’impegno politico. Le sue
fotografie e fotomontaggi la rendono una delle poche artiste a venire inclusa nelle mostre surrealiste. Alla fine
degli anni Trenta, dopo la sua relazione con Picasso, lascia la fotografia per dedicarsi alla pittura e ritirarsi a
una vita solitaria fino alla morte nel 1997.