Bianco-Valente – Terra di me
Il progetto pone al centro il punto d’osservazione degli artisti sul confine sottile tra sé e l’altro. Su quanto sia possibile condividere il vissuto altrui.
Comunicato stampa
Apre al pubblico sabato 23 giugno il progetto espositivo di Bianco-Valente Terra di me, promosso e sostenuto dalla Fondazione Sicilia in occasione di Manifesta18 Palermo, ideato e organizzato da Sicily Art and Culture e da Civita Sicilia con la collaborazione del CRESM e inserito nel programma di Palermo Capitale italiana della cultura 2018. Il progetto pone al centro il punto d’osservazione degli artisti sul confine sottile tra sé e l’altro. Su quanto sia possibile condividere il vissuto altrui.
Quella di Bianco-Valente è una ricerca sociologica, un esperimento linguistico ampio, in cui forma e rappresentazione diventano elementi subordinati alla consapevolezza di un codice condiviso.
Per questo progetto è stato innescato un proficuo e interessante dialogo con alcune delle mappe del patrimonio cartografico esposto a Villa Zito, risalenti al periodo fra il XV e il XVIII secolo. Questo confronto con la rappresentazione cartografica della Sicilia e del Mediterraneo ha generato una serie di riflessioni sulle tematiche legate al viaggio e alle migrazioni e a come sia cambiata l’idea di Mediterraneo, che da formidabile strumento di diffusione culturale ed economica in epoca classica, viene oggi da molti considerato una sorta di barriera, che si vorrebbe invalicabile, perdendo così di vista la vera natura di questo mare che è stato l’elemento da cui si è generata e diffusa la cultura occidentale per come la conosciamo oggi. Parte fondante del progetto espositivo sono stati una serie di incontri avvenuti a Palermo durante i primi mesi dell’anno che hanno messo in scena un intenso scambio tra gli artisti e un gruppo di migranti, con cui è stato attivato uno sguardo reciproco sul tema dell’immaginario e della narrazione, volto a esplorare punti di contatto e ad intrecciare le esperienze individuali.
“Le rappresentazioni cartografiche della Sicilia e del Mediterraneo realizzate tra la seconda metà del Cinquecento e la fine del Settecento - afferma il Presidente della Fondazione, Raffaele Bonsignore - rivivono di luce nuova attraverso lo sguardo di Bianco-Valente; il dialogo tra passato e presente, oggi più che mai necessario, diventa strumento per illuminare il futuro.”
Il catalogo della mostra, contiene un ampio apparato iconografico, saggi e schede analitiche delle opere e delle mappe nautiche.
Sponsor dell'evento è UniCredit, uno dei principali gruppi bancari europei che promuove la diffusione della cultura come motore di sviluppo sociale ed economico sostenibile e strumento per l’apertura al dialogo,
per la produzione e circolazione di idee e innovazione. UniCredit si impegna attivamente nell’ideazione e produzione di progetti volti ad avvicinare la cultura a un pubblico vasto e a promuovere l’educazione delle generazioni più giovani.
Note biografiche
Bianco-Valente (Giovanna Bianco e Pino Valente) iniziano il loro progetto artistico nel 1994 indagando dal punto di vista scientifico e filosofico la dualità corpo-mente. A questi studi, nel tempo, è seguita una evoluzione progettuale che mira a rendere visibili i nessi interpersonali.
I loro interventi si inseriscono negli spazi evidenziandone le peculiarità architettoniche e contemporaneamente traducono la pluralità di relazioni e storie ad essi connesse.
A diversi interventi site specific, che hanno interessato vari edifici storici, hanno fatto seguito molti altri lavori incentrati sulla relazione fra persone, eventi e luoghi.
Sin dai loro esordi Bianco-Valente hanno partecipato a numerose mostre personali e collettive, in Italia e all’estero, ed eseguito interventi installativi per importanti istituzioni museali e spazi pubblici, come Museo MAXXI (Roma), MACBA (Barcellona), Museo Madre (Napoli), Fabbrica 798 (Pechino), Palazzo Strozzi (Firenze), Triennale di Milano, Urban Planning Exhibition Center (Shanghai), Museo Reina Sofia (Madrid), Palazzo delle Esposizioni (Roma), Museo Pecci (Prato), Kunsthaus di Amburgo, NCCA – National Centre for Contemporary Arts (Mosca). Hanno partecipato alla Bienal del Fin del Mundo 2015, Mar Del Plata, (Argentina) e alla 2nd Xinjiang International Art Biennale, Urumqi, Xinjiang (China). Hanno realizzato progetti site specific anche in Libano (Becharre), in Marocco (Marrakech), New York (ISP 2014 Whitney Museum a The Kitchen), Rio de Janeiro (Casa Italia – Olimpiadi Rio 2016).