Bice Lazzari – Modernist Pioneer
Richard Saltoun Gallery è lieta di presentare una grande retrospettiva della pioniera del modernismo Bice LAZZARI, la prima Roma in oltre 10 anni.
Comunicato stampa
Richard Saltoun Gallery è lieta di presentare una grande retrospettiva della pioniera del modernismo Bice LAZZARI, la prima Roma in oltre 10 anni.
Organizzata in collaborazione con l'Archivio Bice Lazzari, Roma, la mostra comprende un’incredibile collezione di lavori - alcuni mai esposti fino ad oggi - realizzati nell’arco di sei decenni (1920-70), che evidenziano le diverse fasi sperimentali dell’artista ed offrono una visione unica del lirismo e della modernità di Lazzari, consolidando ulteriormente la sua posizione come una figura di spicco nel panorama artistico italiano. Si tratta di una mostra le cui opere non saranno in vendita, ad eccezione di pochi pezzi.
Bice Lazzari (1900-1981) è una delle figure più influenti dell'arte italiana del XX Secolo. Durante la sua lunga e prolifica carriera ha prodotto dipinti, collage e opere su carta che esplorano l'estetica dell'Informale, del Minimalismo e dell'Astrattismo. Una donna moderna, un’artista autodidatta, la Lazzari ci ha lasciato un corpus di opere testimoni della sua straordinaria sensibilità artistica e della sua forza di carattere.
Nata a Venezia, Lazzari fu costretta a formarsi nelle arti applicate, in quanto le lezioni di disegno dal vivo erano considerate inappropriate per una giovane donna. Quando suo padre morì nel 1928, fu costretta a provvedere a sé stessa, così iniziò a creare design per tessuti, sciarpe, cinture e tappeti. Invece di lasciarsi limitare dalle circostanze, Lazzari colse l’opportunità per sperimentare in un campo privo di rigide regole estetiche. Così, ispirandosi alle arti decorative moderne, che erano spesso non figurative, alla fine degli anni '20 Lazzari creò le sue prime composizioni astratte, allontanandosi dalla tradizione di pittura paesaggistica al tempo in voga a Venezia.
Nel 1935 Lazzari si trasferì a Roma, allora il centro della scena artistica italiana, e iniziò a collaborare con architetti e designer, tra cui Gio Ponti e Carlo Scarpa. Dopo la Prima guerra mondiale riprese la sua ricerca artistica ed iniziò a fare le prime mostre, ma poco dopo fu costretta ad abbandonare la pittura a olio che aveva utilizzato fino ad allora a causa degli effetti dannosi che procurava ai suoi occhi.
Nel 1964 Lazzari considerò nuovamente quelli che sono gli elementi essenziali della superficie pittorica - colore, segno e ritmo - e sviluppò un nuovo linguaggio caratterizzato da segni ritmici in grafite. Alla fine del 1970, iniziò a dipingere con gli acrilici e, spinta da questo nuovo medium, si avvicinò al minimalismo e l'astrazione hard-edge, creando alcune delle opere più importanti della sua carriera nell’ ultima decade di vita.
Contemporaneamente a questa retrospettiva, Ca' Pesaro a Venezia presenta Bice Lazzari: Fra Spazio e Misura (24 aprile – 23 ottobre), un focus sull’artista curato da Paola Ugolini parte della Biennale d’Arte 2022.
Note per gli editori:
o ● Bice LAZZARI (1900, Venezia - 1981, Roma) è stata una delle più innovative astrattiste italiane del XX secolo. Descritta come la "Agnes Martin d'Italia", è tuttora poco conosciuta al di fuori del suo paese, nonostante i suoi significativi contributi all'arte astratta e minimalista. Bice Lazzari inizia la sua formazione a Venezia, studiando prima al Conservatorio Benedetto Marcello poi all'Accademia di Belle Arti, dove essendo donna le fu consigliato di non seguire il corso di nudo ma quello di decorazione. Nel 1935 la Lazzari si trasferisce a Roma, allora centro della scena artistica italiana, e inizia a collaborare con Gio Ponti e con Ernesto e Attilio Lapadula. Nella seconda metà degli anni '40 torna alla pittura, creando composizioni astratte che racchiudono le tecniche gestuali dell'Informale. L'artista lavora con la pittura a olio fino al 1959, costretta a smettere a causa degli effetti dannosi che essa procurava ai suoi occhi, decide di adottare nuove tecniche, prima le tempere poi la pittura acrilica e si rivolge all'astrazione hard-edge, realizzando, negli ultimi quindici anni di vita, alcune delle opere più importanti della sua carriera. La prima mostra personale di Bice Lazzari nel Regno Unito si è tenuta nel 2018 alla S|2 Gallery di Sotheby's a Londra. Il suo lavoro è stato esposto in mostre di rilievo, tra cui 'Bice Lazzari: La Poetica del Segno', Museo del Novecento, Firenze, Italia (2019); 'The Poetry of Mark-Making,' The Phillips Collection, Washington, D.C, USA (2019); "Themes & Variations", Collezione Peggy Guggenheim, Venezia, Italia (2011); "Bice Lazzari: Signature Line", National Museum of Women in the Arts (NMWA), Washington, D.C., USA(2013); e "From Futurism to Abstraction", Museo del Corso, Roma, Italia (2002). Il suo lavoro è presente in importanti collezioni private e pubbliche in tutto il mondo.
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o ● Fondata nel 2012, Richard Saltoun Gallery ha spazi espositivi a Mayfair, Londra e Via Margutta, Roma. La galleria è specializzata in arte contemporanea, con particolare enfasi su arte femminista, concettuale e performance art dagli anni ‘60 in poi. La galleria è guidata da un forte interesse in riscoprire il lavoro di artisti importanti eppure con poca visibilità, che viene data loro attraverso il programma di mostre a Londra e Roma, una serie di mostre virtuali e partecipazioni in fiere in tutto il mondo. La Richard Saltoun Gallery è considerata leader nella rappresentazione di artiste donne, dalle pioniere dell’avanguardia degli anni ‘60 e ‘70 come Eleanor ANTIN, Renate BERTLMANN e Gina PANE, artiste avviate come BRACHA (L ETTINGER), Vivienne KOORLAND and Everlyn NICODEMUS, fino alla nuova generazione di artiste come Silvia GIAMBRONE e Marinella SENATORE. Inoltre, la galleria è nota per rappresentare artisti innovativi come LI Yuan-chia, uno dei pionieri dell’arte astratta in Taiwan, il fotografo e performance artist ULAY, come anche grandi artisti britannici come Victor BURGIN, Rose ENGLISH, Peter KENNARD, BOB LAW, Penny SLINGER. La galleria si occupa anche di preservare i patrimoni artistici di Helen CHADWICK, David HALL, Alexis HUNTER, Bob LAW, bice LAZZARI, Marinella PIRELLI, Jo SPENCE, Barbara LEVITTOUX-ŚWIDERSKA e Shelagh WAKELY lavorando direttamente con i loro estates